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CORECOM. BIGNAMI (FI): "LA PRESIDENTE AFFIANCA SULLA PROPRIA PAGINA WEB ATTIVITÀ ISTITUZIONALE, CONSULENZE E COMMENTI DI DIFESA AD ATTACCHI A GRUPPI POLITICI. LA GIUNTA SI PRONUNCI"

26 febbraio 2016 - La Regione Emilia-Romagna dovrebbe “monitorare le consulenze che la presidentessa del Corecom ha svolto in passato e svolge tutt'ora per aziende ed enti pubblici, onde evitare il rischio potenziale di una conflittualità di interessi”. Questo perché “chi ricopre un ruolo dirigenziale o presidenziale di un organo di controllo e di garanzia dovrebbe assumere un comportamento imparziale e da garante della neutralità, come la legislazione prescrive” e quindi “non dovrebbe pubblicare nella propria pagina web ciò che svolge come attività istituzionale, affiancandolo con la propria attività di consulente e, inoltre, con commenti di difesa ad attacchi verso gruppi politici”.

E' quanto scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta in cui chiede alla Regione di "relazionare in merito all'attività di consulenza" svolta "dall’attuale presidentessa del Corecom Emilia-Romagna” e di specificare “se sia stata autorizzata dalla Regione Emilia-Romagna”.

Il consigliere sottolinea poi come la presidente del Corecom “qualche anno fa nel suo blog, parole che si possono ancora leggere, avrebbe preso le difese del suo mentore e maestro Umberto Eco, il quale durante una trasmissione televisiva espresse un giudizio negativamente marcato ed irriguardoso verso una forza politica facente parte dell'area di centrodestra”: un comportamento, prosegue Bignami, che “potrebbe pregiudicare uno svolgimento neutrale ed imparziale del ruolo che ricopre”, e su cui la Regione si dovrebbe esprimere, chiarendo se “ritenga inadeguato e lesivo per un organo istituzionale che la presidentessa dell'organo medesimo nella sua pagina web affianchi l'attività istituzionale a quella di consulente con commenti di sostegno ad attacchi verso gruppi politici”.

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RIFUTI BOLOGNA. NUOVO IMPIANTO DI STOCCAGGIO A OZZANO, BIGNAMI (FI): "TANTI DUBBI E POCA CHIAREZZA SU PROGETTO, REGIONE SOSPENDA PROCEDURA DI 'VIA'"

26 febbraio 2016 - La procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa a un impianto di stoccaggio rifiuti che la società G2 Servizi srl, proprietaria di un’area di circa 30 mila metri quadrati a sud dell’impianto di compostaggio di HerAmbiente spa, intende realizzare nel comune di Ozzano dell’Emilia (Bo), in località Ca’ Fornacetta, è oggetto di una interrogazione presentata alla Giunta da Galeazzo Bignami (Fi).

L’area in questione, segnala il consigliere, “sorge in una zona già oggetto di lamentele a causa dei miasmi provenienti dallo stabilimento di compostaggio di HerAmbiente e ospiterebbe un ulteriore sito di stoccaggio con capacità di 60 mila tonnellate annue, dando vita a un polo rifiuti di oltre 10 ettari”. Inoltre, “sembrerebbero sussistere dubbi di carattere interpretativo o quantomeno ci sarebbe poca chiarezza relativamente ai rifiuti da accogliere in tale nuovo sito, peraltro non contemplato nel piano rifiuti regionale”.

Bignami, pertanto, chiede all'esecutivo regionale “se l’ente competente al rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto in questione sia la Città metropolitana di Bologna o la Regione, a che punto sia l’iter di VIA e quali siano le tipologie di rifiuti destinate a questo sito”. Domanda, infine, “se non si ritenga opportuno sospendere la procedura di VIA in attesa di chiarimenti e se il piano rifiuti regionale debba considerarsi suscettibile di integrazioni relativamente al progetto in esame e ad altri procedimenti di VIA iniziati dalla Città metropolitana di Bologna e, nel frattempo, passati alla competenza della Regione”.

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RIFIUTI. DISCARICA 'TRE MONTI' IMOLA, BIGNAMI (FI): "FERMARE AMPLIAMENTO"

23 febbraio 2016 - “Accantonare definitivamente il progetto di ampliamento della discarica Tre Monti di Imola e disporre la bonifica del sito”. È quanto è tornato a chiedereGaleazzo Bignami (Fi) con una interrogazione alla Giunta a risposta immediata in Aula. I dati recentemente pubblicati sulle rilevazioni condotte da Arpae, ha segnalato il consigliere, indicano livelli di criticità superiori ai parametri definiti e il sito è in una condizione “di ormai completo esaurimento della sua capacità di ricevere ulteriori conferimenti”. “Anche rispetto al recente Piano rifiuti- ha quindi affermato Bignami- è evidente che la soluzione va cercata in tutt’altra direzione”.

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PROTEZIONE CIVILE. BIGNAMI (FI) SOLLECITA RISPOSTE SUL “CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO REGIONE EMILIA-ROMAGNA”

 Il “Centro servizi del Volontariato Regione Emilia-Romagna”, di cui “si avvale l’Agenzia regionale di protezione civile" per l’espletamento di alcuni servizi, è nuovamente al centro di una interrogazione del consigliere Galeazzo Bignami (Fi), che su questo tema aveva già interrogato la Giunta con due atti ispettivi nel 2014, durante la scorsa legislatura.

Facendo riferimento alle risposte ottenute a suo tempo, Bignami rivolge all’esecutivo regionale una lunga serie di domande per sapere, in primo luogo, se sia stato portato a termine, in relazione al percorso di informatizzazione dei dati, il progetto che prevedeva la stampa di un tesserino di riconoscimento per ogni volontario iscritto nell’elenco regionale.

Il consigliere chiede inoltre il dettaglio delle voci di spesa liquidate annualmente al Centro servizi per incarichi e consulenze dal 2008 ad oggi, se, successivamente al 2010, lo stesso Centro abbia effettuato o meno acquisti e il dettaglio di quanto finanziato al Centro servizi sui POA 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015.

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PAJAZ. DEMOCRATICI, MA PAJAZ

Questa storia si potrebbe applicare ad ogni Comune.
Per sei mesi abbiamo infatti detto che il Comune di Porretta aveva un buco di bilancio di circa 400.000 €. 
I sinistrati del luogo mi hanno ricoperto di insulti, dicendo che non capivo nulla di conti, che sparavo dei numeri a caso, che Porretta era ricca e sfondata e lo sarebbe stata anche di più con la fusione con Granaglione, i cui abitanti avrebbero dovuto pagare appunto anche il debito di 400.000 €. 
A neanche un mese dalla fusione, si scopre che Porretta ricca non è, mentre è sicuramente sfondata, come sfondata è la credibilità di chi diceva che non c'era alcun debito, che invece oggi loro dicono ammonti a.... Udite udite 400.000 €!
E tutti i candidati di oggi alle primarie del PD dicevano di no, preoccupati di non mettere al freddo il loro sederino. 
Bah. 
Non mi viene neanche da dire "l'avevo detto" da quanto sono desolanti. E soprattutto se non fosse che alla fine chi paga il conto è sempre Pantalone (cioè il contribuente).
Che Pajaz. Democratici, ma Pajaz. 

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AMBIENTE BOLOGNA. BIGNAMI (FI): "DISCARICA ABUSIVA A GRIZZANA SUL SETTA; LA REGIONE SI ATTIVI"

"Il Comune fornisca la documentazione sulle aziende edili e non che avevano accesso al sito autorizzato"


"Nel territorio di Grizzana Morandi (Bologna) sarebbe presente da molti anni una discarica abusiva in zona di rispetto fluviale, lungo  la  sponda  del  fiume  Setta. La massa  di  detriti scaricati  sarebbe,  in  particolare, composta da materiale di risulta dell'attività di demolizione e costruzione". lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per sapere per quali motivi non sono state assunte iniziative utili alla soluzione del problema.

Il consigliere chiede anche di sapere: quanti controlli e sopralluoghi siano previsti nell'arco di un anno dalle autorità competenti; se nell'area interessata sia stata posizionata una sbarra al fine di impedire l'accesso e se sia stato individuato un sito condiviso con altri Comuni per la realizzazione di una discarica per materiale edile di risulta.

Bignami, infine, chiede di sapere i motivi per i quali "non sarebbe stata fornita la documentazione, richiesta dal gruppo  lista  Civica  in  una  interrogazione  al  Comune di Grizzana,  attestante  lo  scarico  alla  discarica autorizzata di tutte le aziende edili e non, che avrebbero lavorato sul territorio in questione negli anni 2012-2013-2014".

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UNIVERSITA'. BIGNAMI (FI): "IN ATENEI EMILIA-ROMAGNA CALCOLO PER CONTRIBUZIONE BASATO SU ISEE E ISPE, ACCERTARNE IMPATTO SU DIRITTO ALLO STUDIO"

8 feb. 2016 - “In Italia, in linea generale, il sistema di contribuzione universitaria assume l’Isee quale indicatore per determinare la capacità contributiva del nucleo familiare dello studente, in Emilia-Romagna il sistema di contribuzione universitaria, per le università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, assumerebbe quale ‘dato di partenza’ l’importo intero della tassa, a cui sarebbero successivamente applicati eventuali esoneri e/o riduzioni: l’attribuzione del beneficio, in queste università, avviene in base alla collocazione dello studente in una delle cinque fasce previste, per il cui calcolo si tiene conto, tuttavia, sia del parametro Iseeche Ispe (indicatore situazione patrimoniale equivalente)”, che “si calcola dividendo l’Isp (indicatore situazione patrimoniale) per la scala di equivalenza del coefficiente del nucleo familiare”.

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SANITÀ BOLOGNA. BIGNAMI (FI): “AGLI OPERATORI DELL’AUSL, DEL SANT’ORSOLA E DEL RIZZOLI SONO STATE RICONOSCIUTE LE INDENNITÀ INFERMIERISTICHE, DAL 2000 AL 2015, PREVISTE DALLA NORMA?”

4 feb. 2015 - "L’indennità infermieristica è stata percepita dagli operatori interessati dal 2000 al 2015 e attualmente viene riconosciuta?”. E, in particolare, “l’Ausl di Bologna, l’Azienda ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi e l’Istituto ortopedico Rizzoli hanno incrementato i fondi dal 2000 a oggi come da normativa succitata e in che termini?”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).

L’indennità infermieristica, specifica il consigliere, è disciplinata dall’articolo 49 del DPR 384/1990, il quale al comma 1 recita che ‘agli operatori professionali di I categoria, collaboratori - infermieri professionali, vigilatrici d’infanzia, ostetriche, assistenti sanitari - compete una indennità annua lorda, fissa e ricorrente di L. 2.400.000. Tale indennità è maggiorata nel modo seguente: a) al 20° anno di effettivo servizio di L. 1.200.000; b) al 25^ anno di effettivo servizio di ulteriori L .1.200.000; c) al 30^ anno di effettivo servizio di ulteriori L. 1.200.000’; al comma 2 si dice che ‘agli operatori professionali di II categoria - infermieri generici - l’indennità di cui al comma 1 compete nella misura del 10%’. Infine, al comma 4 attesta che ‘agli operatori professionali di I categoria coordinatori - capo sala, vigilatrici d’infanzia, assistenti sanitari e ostetriche - compete una indennità  lorda,  mensile,  fissa e ricorrente pari a quella prevista dal comma 1.  Agli altri operatori professionali di I categoria coordinatori del personale infermieristico compete una indennità lorda, mensile, fissa e ricorrente di L. 130.000’”.

L’articolo 40 del Contratto nazionale di lavoro del comparto sanità del 7 Aprile 1999, aggiunge poi il consigliere nell'atto ispettivo, “prevede che ‘l’indennità della professione infermieristica di cui all’articolo 49, commi 1 secondo periodo, 2 e 4, primo periodo, del DPR 384/1990 è attribuita al personale avente diritto fino al 31 dicembre 1999’”.&

“Da una visione delle tabelle relative alla rappresentazione dei fondi contrattuali deputati alla contrattazione integrativa aziendale dell’Ausl di Bologna, del Sant’Orsola-Malpighi e dell’Istituto ortopedico Rizzoli-conclude Bignami- sembrerebbe emergere una defezione significativa nel calcolo e nell’accantonamento delle risorse economiche derivanti dall’applicazione dell'articolo 40 del Ccnl comparto sanità, del 7 Aprile 1999, dall’anno 2000 al 31 Dicembre 2015”.

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LAVORO. “GARANZIA GIOVANI”, BIGNAMI (FI): "QUANTI CASI DI RITARDATI PAGAMENTI INDENNITA' A TIROCINANTI E COSA INTENDE FARE LA REGIONE PER COORDINARSI MEGLIO CON L’INPS?"

Quanti sono i casi segnalati di ritardi nel pagamento della quota regionale ai tirocinanti iscritti al programma “Garanzia Giovani”, quale l’entità di tali ritardi e quali azioni intende mettere in campo la Regione al fine di coordinarsi al meglio con l’Inps e garantire che le somme dovute ai tirocinanti vengano effettivamente corrisposte entro i termini previsti dal programma e senza ulteriori, fastidiosi ritardi. Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi), attraverso una interrogazione alla Giunta.

Nel suo atto ispettivo, il consigliere ricorda come il 1^ maggio 2014 in Emilia-Romagna ha preso il via “Garanzia Giovani”, il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. Sarebbero 8.708 i contratti di tirocinio formativo attivato in Emilia-Romagna e 1.600 i contratti di apprendistato.

In quel programma, il rimborso mensile sarebbe ripartito tra l’azienda che prende in carico il tirocinante e la Regione, e quest’ultima erogherebbe la propria quota parte tramite l’Inps. Il procedimento “coinvolgerebbe anche il Ministero, la Regione e i Centri per l'impiego, i quali comunicherebbero all’Inps l’avvenuta adesione, la presa in carico del giovane e la sua classe di profilazione, così come si legge nell’apposita sezione del sito regionale dedicato proprio a 'Garanzia Giovani'”. Ma "si sono verificati numerosi problemi legati all’erogazione degli 'stipendi' (nello specifico della quota a carico della Regione pari a circa 300 euro al mese) ai ragazzi che starebbero svolgendo le attività di tirocinio e formazione nell’ambito di 'Garanzia Giovani'", e "lo stesso assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi, avrebbe attribuito all’Inps la responsabilità legata ai ritardi nell’erogazione degli stipendi".

Scrive Bignami che la vicenda sembrerebbe sempre più configurarsi come un “rimpallo di responsabilità” tra la Regione e l’Inps: dal suo canto, "l’ente previdenziale avrebbe infatti fatto sapere a mezzo stampa che le affermazioni dell’assessore sarebbero prive di fondamento, e che i ritardi su alcuni pagamenti sarebbero stati causati da imprecisioni nelle comunicazioni curate dalla Regione". In definitiva, questa vicenda “potrebbe mettere in dubbio la credibilità di un progetto come 'Garanzia Giovani' che invece destinerebbe risorse importanti per la formazione dei giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro”.

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SCUOLA. GARA REGIONALE SERVIZIO RISTORAZIONE, BIGNAMI (FI): 'SPECIFICARE MEGLIO PROVENIENZA PRODOTTI'

L'Agenzia regionale Intercenter-ER, riferisce Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta, ha indetto una gara allo scopo di siglare una convenzione per l'affidamento del servizio di ristorazione scolastica: si tratta di una suddivisione in 9 lotti territoriali per un importo complessivo di oltre 107 milioni di euro, una durata di 2 anni, rinnovabili per un ulteriore anno, e l’azienda vincitrice potrà stipulare contratti di fornitura direttamente con i Comuni.

Il consigliere rileva che nel capitolato tecnico, previsto tra la documentazione necessaria per partecipare alla gara, si indicano “le caratteristiche minime di provenienza delle derrate alimentari, riportando percentuali in peso sul totale che variano dal 100% di biologico richiesto per la pasta di semola al solo 15% delle carni avicunicole e bovine”, senza alcuna specificazione, invece, per la percentuale di carni di altra tipologia, mentre- aggiunge- la "normativa regionale darebbe indicazioni a sostegno dell’utilizzo di derrate alimentari di provenienza prevalentemente biologica, a produzione integrata o prodotti tipici e tradizionali, richiedendo percentuali non inferiori al 70% e, in alcuni casi, al 100%".

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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