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Islam Parma. Bignami interviene sul caso della donna spostata di stanza in ospedale

Il capogruppo regionale di Forza Italia, Galeazzo Bignami, interviene con un’interrogazione alla Giunta regionale, sul caso dell’anziana ricoverata all’Ospedale Maggiore di Parma e trasferita di stanza dopo le lamentele di una donna, di religione islamica (in stanza con lei per accudire la figlia), che ha rifiutato la presenza del figlio dell’89enne durante la notte.

"Fermo restando che, nel caso di specie, evidentemente i medici hanno agito per riportare la serenità e gestire una situazione di conflitto - scrive Bignami - appare opportuno interrogarsi sulla vicenda e aprire una riflessione poiché è indubbio che il diritto a professare la propria religione non può però ledere la libertà altrui in particolare quando si tratta di assistere un proprio familiare all’interno di una pubblica struttura. Il dibattito su tali tematiche si ripropone periodicamente ed è doveroso che la Regione lo affronti in modo compiuto dato che, in questo caso, è stata coinvolta una famiglia italiana la cui parente, anziana, ha comunque dovuto subire il fastidio di un trasferimento da una stanza all’altra per “venire incontro” a richieste di carattere religioso e culturale che non trovano minimamente riscontro nella nostra società laica".

Un’ipotesi – suggerisce – potrebbe essere quella di mettere a punto delle linee guida regionali “che chiariscano il pieno diritto del paziente di farsi assistere da un familiare, uomo o donna che sia, e il pieno rispetto del principio della laicità dello Stato all’interno dei luoghi di cura e, in primis, degli ospedali”.

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Forza Italia, unico partito che si occupa di diritti degli animali

Forza Italia è l’unico partito che, in questa campagna elettorale, si sta occupando seriamente anche degli “amici a quattro zampe”. Un Paese che si dica civile, infatti, non può dimenticarsi di un tema così caro agli italiani. Nel 2017 è stato stimato in 60 milioni il numero di animali domestici presenti nelle famiglie. Il loro riconoscimento anche dal punto di vista giuridico è un passo culturale doveroso da compiere all'interno della nostra società. 

 

“Nel nostro programma – spiega Galeazzo Bignami, candidato alla Camera per Forza Italia nei collegi di Bologna, della Romagna e di Parma, Piacenza e Reggio – è previsto chiaramente il varo di un Codice delle norme a tutela dei diritti degli animali domestici e di affezione che non devono, in alcun modo, gravare sul redditometro. Tra i nostri impegni c’è quello della creazione della figura del garante dei diritti per gli animali e la gratuità delle cure veterinarie per le fasce meno abbienti”.

“C’è molto da lavorare anche in tema di restrizioni per gli allevamenti intensivi sui quali potrebbe essere valutata una proposta di installazione, al loro interno, di sistemi di videosorveglianza – prosegue Bignami -. Servono nuove regole per i circhi e ci impegneremo per la creazione della figura del garante dei diritti degli animali”. L'impegno di Forza Italia va anche nella direzione di valorizzare e sostenere maggiormente la pet therapy e facilitare l'accesso degli animali da compagnia all'interno degli esercizi pubblici e nei luoghi di vacanza.

 

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Ausl Bologna: la Giunta faccia chiarezza sugli incarichi legali

Gli incarichi legali esterni affidati dall’Ausl di Bologna finiscono nel mirino del consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami che ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale. L’atto ispettivo prende spunto da una recente delibera della Corte dei Conti che in relazione all’anno 2015 ha rilevato che nove patrocini esterni su 10 erano stati affidati al medesimo legale per un importo di 121.134,50 euro, mentre nel 2017 sono stati assegnati allo stesso legale 12 patrocini su 16 totali.

La giurisprudenza consolidata in materia, si evidenzia nel documento, ritiene che questa tipologia di incarico “non possa essere oggetto di affidamento diretto, dovendo essere attribuito a seguito di procedura comparativa, aperta a tutti i possibili interessati”.La Corte dei conti, si sottolinea nell’interrogazione, “oltre a invitare l’Ausl Bologna ad attenersi alla normativa ha disposto l’invio della deliberazione alla procura della Corte dei conti per la Regione Emilia-Romagna ‘in relazione agli eventuali profili di danno erariale conseguenti all’affidamento diretto di incarichi di patrocinio legale, deliberati senza che vi sia stata una previa valutazione formalizzata in merito alla possibilità, da parte degli avvocati interni, di svolgere detti patrocini”.

Appare pertanto quantomeno opportuno – dice Bignami - che la Regione Emilia-Romagna chieda chiarimenti sulla vicenda e intervenga, per quanto di competenza, affinché simili situazioni non si verifichino in futuro”. Per questo Bignami chiede alla Giunta di avviare verifiche al riguardo e assumere i relativi provvedimenti oltre a intervenire con strumenti legislativi o linee guida per chiarire definitivamente quale sia l’applicazione corretta della normativa in tema di affidamento di incarichi legali esterni da parte delle Ausl.

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Strada dei vini e dei sapori: a quanto ammonta il debito in bilancio?

La situazione della Strada dei vini e dei sapori “Città Castelli Ciliegi” (che si occupava di promozione turistica di eventi enogastronomici tra Modena e Bologna) è oggetto di una interrogazione alla Giunta firmata dal consigliere di Forza Italia Galeazzo Bignami.

La sede di Vignola è ormai chiusa da tempo, gli uffici IAT affidati ad altre gestioni. I fornitori aspetterebbero ancora i pagamenti e sono state avviare indagini anche da parte della Guardia di finanza”, si legge nell'atto ispettivo.

Bignami spiega inoltre che “l’entità del debito non sarebbe mai stata chiarita del tutto (forse una somma tra i 500 e gli 800mila euro) e che, intanto, l’Unione Terre dei Castelli ha escluso la Strada dalla gestione del punto di informazione turistica degli otto comuni modenesi”.

Il consigliere di Forza Italia chiede quindi conto della situazione alla Regione visti i contributi erogato alla Strada per oltre 78mila euro nel 2014 e 45mila nel 2013.

E’ opportuno – commenta Bignami - che la Regione Emilia-Romagna ponga in essere misure normative e giuridiche volte a potenziare le operazioni di monitoraggio e controllo sugli Enti e le associazioni che ricevono contributi dalla Regione e dai Comuni e sulla trasparenza gestionale degli Enti e questo soprattutto in tempi in cui si dovrebbe osservare un principio basilare di economicità ad ogni livello istituzionale, cercando di contrastare gli sprechi di risorse pubbliche. La situazione di dissesto economico-finanziario è stata segnalata più volte, negli ultimi anni, durante le sedute consigliari dei Comuni che erano soci: pertanto la situazione assumerebbe connotati di notevole gravità poiché non sarebbe stata intrapresa nessuna azione amministrativa volta a limitare ed a risanare la situazione economica della Strada dei vini e dei sapori”.

Bignami chiede quindi alla Regione “se sia a conoscenza della situazione e quale giudizio si dia della vicenda anche sotto l’aspetto politico, economico ed amministrativo e quali iniziative intende assumere”. “La Regione deve chiarire – conclude Bignami – quali azioni di controllo sono state poste in essere negli anni e quali provvedimenti intenda assumere ora. In particolare intendiamo capire se la Regione abbia mai sollecitato la presentazione di rendiconti inerenti le spese effettuate con i contributi regionali”.

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CANTIERE DIRETTISSIMA, BIGNAMI (FI): "GARANTIRE TRASPORTI ALTERNATIVI E RIDURRE I DISAGI PER I PENDOLARI"

Il consigliere chiede se siano stati quantificati e pianificati esattamente i mezzi alternativi e sollecita l'Assessorato a investire risorse anche per il rinnovamento dei mezzi.

Nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 gennaio, lungo la linea Direttissima, è stata completamente sospesa la circolazione dei convogli ferroviari e ciò ha arrecato notevoli disagi ai residenti delle zone che usufruiscono, anche nel fine settimana, di tale servizio. A scriverlo in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale è il consigliere di FI Galeazzo Bignami che ricorda che “la sospensione della circolazione avverrà anche nel prossimo fine settimana del 3 e 4 febbraio”.

Il consigliere, già più volte intervenuto sulla questione, chiede di sapere “quali soluzioni verranno poste in essere per limitare il più possibile i disagi per coloro che abitualmente usufruiscono della linea “Direttissima”, quali forme di trasporto alternative siano state pianificate, se sia stata effettuata una quantificazione precisa dei mezzi alternativi e se sia stata valutata la possibilità di istituire un tavolo di confronto con la Regione Toscana e RFI per effettuare i lavori anche in orario notturno o comunque quando il servizio è fermo.

“Tra le preoccupazioni dei residenti interessati dai lavori in questione – ricorda Bignami - vi è il timore che i trasporti alternativi non riescano ad assorbire la considerevole ed importante mole di pendolari che quotidianamente, soprattutto nelle ore di punta, utilizzano la linea ferroviaria. Occorre operare per limitare il più possibile i disagi potenziando le corse ferroviarie nelle ore di punta e concentrare i lavori nelle ore notturne coadiuvando il tutto con l’incremento della presenza di pullman e autobus”.

“I Comuni che insistono lungo il transito della “Direttissima”, hanno già vissuto notevoli disagi, per ben undici anni, durante i lavori della Variante di Valico e rischierebbero di viverne altri tre per i lavori che riguarderanno la linea in questione” – ribadisce Bignami.

“Inoltre – conclude il consigliere – occorre che, insieme ai lavori infrastrutturali, la Regione avvii anche un rinnovamento dei mezzi ferroviari che transitano lungo la “Direttissima”. Da segnalazioni ricevute risulta che alcune “carrozze” sarebbero non riscaldate nel periodo invernale e non adeguatamente areate nel periodo estivo, arrecando notevoli disagi ai passeggeri. L’assessorato ai trasporti della Regione Emilia-Romagna non dovrebbe solamente pianificare migliorie infrastrutturali ma porre al centro anche il benessere dei pendolari durante il viaggio con treni puntuali, accoglienti, puliti e con servizi a bordo efficienti”.

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Riscatto dell'alloggio sociale, progetto di legge di Forza Italia

Forza Italia chiede alla Giunta di prevedere la “clausola di riscatto”, oltre a “incentivi di carattere economico per coloro che intendano acquistare l’alloggio”

E' di questi giorni la proposta di Forza Italia, a firma dei consiglieri Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi, per promuovere il riscatto dell'alloggio sociale da parte degli inquilini. La proposta “mira a inserire, all’interno della legge regionale 24 del 2001, uno specifico articolo volto a favorire l’esercizio del diritto al riscatto dell’alloggio sociale”, richiedendo, in particolare, “che la Regione promuova l’inserimento della clausola di riscatto all’interno delle convenzioni che disciplinano le modalità di locazione”, oltre a “garantire una corretta informazione, di concerto con gli enti locali, per l’esercizio di tale diritto e prevedendo, in più, incentivi di carattere economico per coloro che intendano riscattare l’alloggio”.

"Il riscatto dell’alloggio sociale - si legge nella relazione - è disciplinato dall’articolo 8 del DL 47/2014: tale norma consegna direttamente all’inquilino il potere di iniziativa rispetto alla richiesta di riscatto dell’alloggio sociale. Tale richiesta può essere avanzata trascorsi sette anni dall’inizio della locazione, a condizione che non si possiedano altre abitazioni adeguate alle esigenze della famiglia sul territorio regionale. Chi esercita il diritto al riscatto non può rivendere l’immobile prima dello scadere di cinque anni". 

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Interruzioni volontarie di gravidanza, Bignami (FI): "Ancora numeri elevati in Emilia-Romagna, serve riforma sistema dei consultori"

Secondo il consigliere Galeazzo Bignami (FI), nonostante la Regione confermi un trend in calo, i numeri di aborti in Emilia-Romagna sono ancora molto elevati

Riformare il sistema dei consultori e operare per ridurre in maniera significativa le interruzioni volontarie di gravidanza. A impegnare la Giunta in questa direzione è una risoluzione di Forza Italia a firma del consigliere Galeazzo Bignami. “I dati relativi al 2016- spiega il capogruppo- parlano di 7.688 interruzioni volontarie di gravidanza: nonostante la Regione confermi un trend in calo è evidente che questi numeri sono ancora molto elevati, quindi è importante che le istituzioni continuino ad occuparsi del tema”.

"Dai dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna - prosegue Bignami - risulta che tra il 1999 e il 2016 sono stati praticati, solo nella nostra Regione, e in riferimento a donne ivi residenti, 157.911 interruzioni volontarie di gravidanza. Si evince inoltre che le IVG ripetute hanno sempre superato, dal 1999 al 2016, le 2000 unità, con picchi di oltre 2700 IVG ripetute nel 2005, nel 2006, nel 2008 e nel 2010: in ogni caso, le IVG ripetute, dal 2008 al 2016, hanno rappresentato il 30% del totale delle IVG. Tale dato deve indurre a una ulteriore riflessione sull’utilizzo di tale pratica che non può e non deve, per evidenti motivi, diventare assimilabile a un metodo di contraccezione".

Secondo l’esponente azzurro “un ruolo chiave è rivestito dai consultori”, che, quindi, “dovrebbero ispirarsi ai principi sanciti dalla nostra Costituzione la quale tutela la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio e quale istituzione finalizzata al servizio della vita, all’istruzione e all’educazione dei figli, tutelando l’unità familiare, la fecondità, la maternità e l’infanzia”.

Il consigliere però sottolinea come “la relazione prodotta dalla Regione, pur analizzando le caratteristiche socio-demografiche delle donne che fanno ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza non sembra tuttavia analizzare le condizioni per le quali si ricorre all’interruzione, le modalità di supporto messe in atto per evitare il ricorso all'IVG, la collaborazione con le formazioni sociali di base e le associazioni di volontariato, tutti aspetti invece messi in evidenza dalla normativa in materia”.

Per questo il consigliere impegna la Giunta “a rivedere complessivamente le modalità di applicazione della legge 194, incentrando la propria azione sulla promozione della vita e della famiglia, a operare, con tutte le modalità possibili, per un sempre più costante e significativo calo delle interruzioni di gravidanza sul nostro territorio, a riformare il sistema complessivo dei consultori i quali devono agire supportando con atti concreti la donna per permetterle la prosecuzione della gravidanza, a coinvolgere, nell’attività svolta dai consultori e anche attraverso eventuali contributi, quelle formazioni di base e associazioni di volontariato che operano per il sostegno alle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa e per la tutela della vita del concepito e, infine, a integrare, a partire dal prossimo anno, la relazione sulle interruzioni volontarie di gravidanza, anche con i riferimenti alle motivazioni e alle modalità di supporto e di sostegno alla donna”.

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Alloggi popolari, sorpasso degli stranieri nelle graduatorie. Bignami: "Cambiare la legge"

Il centrodestra si muove in Regione Emilia-Romagna per frenare l'aumento dei cittadini stranieri nelle assegnazioni degli alloggi Erp. Ieri, il presidente di Acer Bologna, Alessandro Alberani, ha previsto che nel giro di due anni si arrivera' al sorpasso degli stranieri sugli italiani nelle case popolari del capoluogo emiliano. "Da tempo segnaliamo questa problematica- sottolinea il capogruppo di Forza Italia in Regione, Galeazzo BIGNAMI, parlando alla Dire- e' un risultato annunciato, tutte le nuove assegnazioni vanno stabilmente a cittadini stranieri nel 60% dei casi. E' un trend che si e' affermato da tempo". Secondo l'azzurro, l'attuale legge regionale "di fatto favorisce le assegnazioni agli stranieri. L'assenza dell'obbligo di dichiarazione sui patrimoni all'estero e l'assenza di controlli sull'effettiva conduzione dell'alloggio determinano un profondo squilibrio, a danno degli italiani". Per BIGNAMI, il controllo sui beni all'estero "sta diventando una priorita'". Ma non solo. "Serve anche una verifica sulla effettiva fruizione dell'appartamento da parte di queste persone- segnala l'esponente FI- tanti cittadini ci segnalano che, una volta ottenuta l'assegnazione della casa e attestata la loro presenza, questi nuclei familiari tornano al loro Paese e si verificano casi di subaffitto illegale, perche' non ci sono controlli successivi". Anche per questo, BIGNAMI rilancia il suo progetto di legge presentato in Assemblea legislativa lo scorso aprile. Un provvedimento che mira in sostanza a replicare in Emilia-Romagna quanto in vigore nella vicina Toscana. Per prima cosa, la proposta di Forza Italia e' alzare a cinque anni il periodo di residenza in Emilia-Romagna per chi richiede un alloggio Erp, prevedendo anche un meccanismo premiale nell'assegnazione del punteggio in graduatoria, che cresce all'aumentare degli anni di residenza o di attivita' lavorativa in Emilia-Romagna. Inoltre, vengono introdotti "limiti alla titolarita' di diritti di proprieta', usufrutto, uso e abitazione su immobili ad uso abitativo ubicati nel territorio italiano o all'estero". Per gli stranieri assegnatari di alloggio Erp, in particolare, si prevedono "modalita' di controllo e verifica" sui beni all'estero, attraverso autocertificazione o "documenti ufficiali rilasciati dal Paese di origine", ambasciate e consolati compresi, purche' abbiano una "traduzione giurata". 

FONTE: AGENZIA DIRE

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Bignami: "No a insinuazione ideologia gender nelle scuole"

"Abbiamo sempre ribadito, in tutte le sedi opportune e competenti, che i temi quali sessualità, aborto, identità di genere, devono trovare prioritariamente quali interlocutori le famiglie, indubbiamente in un raccordo con le scuole, ma senza mai perdere di vista la necessità di una informazione capillare ai genitori e di una condivisione dei piani dell’offerta formativa". Così il capogruppo di Forza Italia in Regione interviene nuovamente sul tema del gender e dell'educazione sessuale a scuola.

"Questo perché ancora troppi sembrano essere i tentativi di confondere le acque in merito all’ideologia gender - prosegue Bignami -. Un conto è portare avanti progetti per il superamento degli stereotipi di genere e per la non discriminazione, un altro è mettere in discussione l’identità sessuale, maschile e femminile, come se questa non esistesse, all'interno di approcci multidisciplinari non meglio definiti. Altro aspetto chiave è il trattare temi delicati quali l’aborto o la sessualità facendo semplicemente riferimento ad aspetti “clinici” o “sanitari” senza tenere in debita considerazione quel sistema valoriale dal quale non si può e non si deve prescindere". 

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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