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Passante di Mezzo, Forza Italia lancia l'appello: "Stop al progetto"

Unire le forze perche' il nuovo Governo fermi il progetto del Passante di Bologna. Forza Italia lancia un appello. "Vogliamo aprire un tavolo col Governo insieme a tutte le forze che, almeno a parole, si oppongono al progetto", afferma Galeazzo Bignami, capogruppo di Forza Italia in Regione e neoeletto deputato, in conferenza stampa a Palazzo D'Accursio.
 
"L'accordo sul nuovo Governo dipende dal no al Passante", scherza, ma neanche troppo, il numero uno azzurro in Comune, Marco Lisei, ricordando i tanti atti contrari al progetto votati insieme dal centrodestra e dai 5 stelle (ma bocciati dal Pd) in Consiglio comunale.
 
Nelle prossime settimane, Forza Italia organizzera' un'assemblea pubblica sul progetto del Passante, per dimostrare che "non c'e' consenso intorno a quest'opera", spiega Bignami, che rilancia la proposta di un "referendum cittadino sull'opera". Oltretutto, rileva l'esponente Fi, "dopo il 4 marzo il quadro politico e' mutato e chi e' stato al Governo oggi e' minoranza a livello nazionale, regionale e locale. Pertanto bisogna assolutamente fermarsi su questo progetto folle e sbagliato. Gli espropri che stanno per realizzarsi rischiano di essere una cicatrice che rende irreversibile il progetto. Quelle procedure vanno fermate". Da questo punto di vista, incalzano Lisei e Francesco Sassone, "il Comune deve impegnarsi a sospendere gli espropri. E' doveroso affrontare subito il tema in Consiglio e in commissione, il Pd non si metta di traverso".
 
FONTE: Agenzia DIRE
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Galeazzo Bignami eletto alla Camera: Grazie a tutti!

Care Amiche, Cari Amici,

     come forse già saprete alle elezioni del 4 marzo scorso sono stato eletto alla Camera dei Deputati. Un risultato che ha radici lontane grazie alla “gavetta” che ho doverosamente fatto sul territorio, iniziata nel 1995 con la mia elezione nel Quartiere Saragozza.

 

     Ma è soprattutto all'impegno e all'Amore per l’Italia di mio padre Marcello che ritengo vada attribuito il merito di questa elezione e che mi auguro, da lassù, possa essere soddisfatto di come suo figlio, grazie a tutti Voi, sta proseguendo nel suo cammino.

 

     Se questo è stato possibile è infatti solo grazie al sostegno e all'amicizia di persone che da tempo mi seguono e mi onorano della propria fiducia come molti di Voi, come tutti Voi.

     Un risultato ancor più importante se si considera che Bologna e la nostra Regione sono altresì rappresentate in Senato dallo strepitoso risultato di Anna Maria Bernini che si conferma punto di riferimento per il Centro Destra emiliano romagnolo e senza la quale, non esito a dirlo, oggi non sarei Deputato.

 

     La mia elezione non è tuttavia un punto di arrivo. Non abbiamo mai fatto politica per ruoli e incarichi, ma sempre per il bene della nostra Patria. Per questo spero di onorare quotidianamente l’impegno che i cittadini emiliano romagnoli mi hanno affidato; e spero anche che vorrete sostenermi e affiancarmi in questa nuova sfida.

 

     Vi saluto con Amicizia, sperando di incontrarvi presto.

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Baricella-Malalbergo, fusione a due? Bignami: "Impossibile, manca lo studio"

“Il buon senso avrebbe dovuto suggerire di mettere in stand by l’intero percorso di fusione” per poi aprire “un dibattito volto a coinvolgere la popolazione e i comitati territoriali”. Così il consigliere regionale di FI, Galeazzo Bignami, commenta la scelta dei Comuni di Baricella e Malalbergo di proseguire con l’iter della fusione anche dopo il ritiro ufficiale del Comune di Minerbio dal percorso di creazione del Comune unico.

Bignami ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale rilevando che “il percorso di fusione tra i soli Comuni di Baricella e Malalbergo presupporrebbe l’opportunità di un nuovo studio di fattibilità per verificare la sussistenza di requisiti e parametri favorevoli alla fusione”.

Secondo l’esponente azzurro, “risulterebbe eccessivamente frettolosa la decisione di procedere comunque nel percorso di fusione a due arrivando in tempi brevissimi (ottobre) a un referendum”, come da cronoprogramma iniziale per la fusione a tre. Inoltre, secondo Bignami, “non sembra essere stata avviata una riflessione compiuta sui motivi del ritiro dal percorso da parte del Comune di Minerbio e nemmeno risulterebbe, allo stato attuale, la volontà di procedere a un nuovo studio di fattibilità per valutare l’effettiva convenienza di una fusione a due”.

Per questo, Bignami interroga la Giunta per sapere “se la Regione ritenga di poter avviare un percorso di fusione anche in assenza di uno studio di fattibilità e se tale studio sia considerato necessario o quantomeno propedeutico all’avvio di un percorso di fusione”. Inoltre il consigliere chiede “se la Regione intenda consigliare un periodo di “stand by” per riaprire il dibattito tra la popolazione e i comitati territoriali relativamente al percorso di fusione dei soli Comuni di Baricella e Malalbergo”.

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PRESIDIO FISSO IN MONTAGNOLA? PER IL PARTITO DEMOCRATICO NON E’ UNA PRIORITA’

In Montagnola nulla è cambiato. Esaurito “l’effetto Daspo” la zona è di nuovo ostaggio degli spacciatori. Residenti, commercianti e frequentatori chiedono un presidio fisso h 24. Ma dalla maggioranza a targa Pd non arrivano risposte. 
“Dal Comune di Bologna tutto tace. Forse perché per il sindaco e la sua giunta l’Esercito è utile solo in campagna elettorale. Come quando, nel 2015, a un anno dalle amministrative, apparve “miracolosamente”, e dopo le ripetute proteste dei cittadini, il presidio fisso dell’Esercito ai Prati di Caprara” affermano Marco Lisei e Francesco Sassone, rispettivamente capogruppo e consigliere di Forza Italia in consiglio comunale.
Anche in Regione, la stessa storia. “Con apposita interrogazione – dice il capogruppo regionale e neodeputato di FI Galeazzo Bignami -  avevamo chiesto un impegno della Giunta presso il Ministero dell’Interno per ottenere in zona un presidio fisso dell’Esercito, data la grave situazione legata al fenomeno di spaccio e per coadiuvare le Forze dell’Ordine già impegnate al massimo in questa azione di contrasto”.
Ma per la Regione - che evidentemente si pone sulla medesima scia del Partito Democratico a livello comunale - l’Esercito deve essere una extrema ratio,  “un provvedimento tipico delle situazioni di grave emergenza” e dunque “non appare utile proporne il presidio né in zona Montagnola né altrove”. 
“Ci chiediamo allora cos’altro debba accadere, a Bologna, per far sì che il Pd prenda in considerazione una soluzione ovvia e non più rinviabile?”, proseguono i consiglieri. 
“Questo Partito Democratico, completamente scollegato dalla realtà continua, a ogni livello (comunale, regionale e nazionale) a negare l’evidenza in una zona, quella della Montagnola, che da anni è diventata terra di nessuno. E tutto ciò nonostante l’impegno profuso dalle nostre Forze dell’Ordine – a cui va sempre il nostro ringraziamento e sostegno – le quali si ritrovano ad arrestare più e più volte gli stessi spacciatori, rimessi di continuo in libertà”, rincarano Lisei, Sassone e Bignami. 
“Per fortuna il vento sta cambiando ed è cambiato anche a Bologna. I cittadini sono stanchi del continuo lassismo e della tenace sottovalutazione dei problemi da parte del Pd. Siamo fiduciosi che il Centro Destra saprà costruire un Governo in grado di far ripartire il Paese e di risolvere, anche a Bologna, l’annosa situazione di degrado in cui da anni versa la Montagnola”. 
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Forlì, il centrodestra punta a vincere il Comune

La "debacle" del Partito democratico getta le "basi" per la conquista del Comune di Forli' da parte del centrodestra. E forse anche per questo obiettivo la prima uscita pubblica dopo il voto del 4 marzo degli eletti in Romagna di Forza Italia, Antonio Barboni, Simona Vietina, Galeazzo Bignami e Annamaria Bernini e' proprio a Forli', per incontrare il coordinamento provinciale del partito e i gruppi comunali e territoriali.
Le urne hanno consegnato un "centrodestra unito in vantaggio in 12 dei 13 Comuni su 14 che cinque anni fa vedevano il partito di Renzi maggioranza, sono queste le basi" per vincere alle amministrative del 2019, commenta Fabrizio Ragni, coordinatore provinciale di Forza Italia e capogruppo in Consiglio comunale.
Da qui la richiesta del consigliere comunale Lauro Biondi di aprire una sede locale di Forza Italia e da settembre mettere in campo iniziative per rafforzare la presenza del partito nel territorio. La volonta', spiega Ragni, e' "trasformare in progetti da realizzare concretamente in ambito locale le risposte contenute nel programma nazionale di Fi". Dai neo parlamentari il ringraziamento ai sindaci e agli eletti del territorio e la garanzia di un "legame costante" con i cittadini e le loro istanze. Ragni e Biondi con gli eletti intendono fare rete nell'interesse del territorio e per rafforzare il progetto politico di Forza Italia. In regione, argomentano, "l'alternativa al Pd sempre piu' in calo, sempre piu' debole e' il centrodestra.
E fin da oggi si possono gia' gettare le basi per un'alleanza solida".

Fonte articolo e foto: AGENZIA DIRE

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AUMENTI IN BOLLETTA? BIGNAMI: “LA GIUNTA INTERVENGA A TUTELA DEI CONSUMATORI”

Il forzista chiede alla Giunta regionale di intervenire a tutela dei consumatori contro indebiti aumenti nella bolletta di energia.

La notizia secondo la quale una prima parte (circa 200 milioni) dell’insoluto delle bollette elettriche non pagate dagli utenti morosi sarebbe messa in conto a tutti i consumatori di energia elettrica è oggetto di un’interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi).

Secondo quanto riporta il consigliere, la decisione sarebbe stata assunta da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), che, richiamando ricorsi e sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, avrebbe disposto di imputare il recupero dell’insoluto alla voce “oneri generali di sistema” che compare nelle bollette dell’energia. Contro la decisione dell’Autorità per l’energia – scrive il capogruppo di Fi – si starebbero mobilitando le associazioni di consumatori.

Bignami ricorda inoltre che “la legge regionale 4 del 2017 “Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti” prevede tra le sue finalità la “tutela dei diritti dei cittadini come consumatori ed utenti finali e non professionali di beni e servizi” anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di consumatori.

Da qui l’iniziativa di Bignami, che chiede alla Giunta regionale “se, per quanto di competenza, e anche attraverso il ‘Comitato regionale dei consumatori e degli utenti’ intenda assumere una posizione ufficiale in merito alla questione e intervenire a tutela dei consumatori contro indebiti aumenti nella bolletta di energia”.

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Verso un nuovo Sistema Sanitario Nazionale

Il diritto alla salute, previsto dall’articolo 32 della nostra Costituzione, deve trovare la sua concreta e reale affermazione attraverso politiche sanitarie nazionali e regionali adeguate e che consentano a tutti i cittadini di curarsi. Un tema caro ai cittadini italiani che, a causa della crisi, hanno in larga parte smesso di curarsi. Il rapporto annuale del Censis-Rbm ha stimato che, nel 2016, 12,2 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi o hanno rimandato la cura per motivi economici. Numeri allarmanti che danno conto di un rapporto profondamente modificato tra cittadino e sanità. Ne abbiamo parlato con Galeazzo Bignami, consigliere regionale per Forza Italia in Emilia-Romagna e candidato alla Camera dei Deputati.

Avvocato Bignami, cosa prevede il programma di Forza Italia sul tema della sanità?

“Partendo dalla centralità del rapporto medico-paziente nel circuito dell’assistenza sanitaria, Forza Italia intende porre le basi per una riforma reale del sistema sanitario, che consenta a tutti di avere la possibilità di curarsi, che valorizzi il ruolo dei medici di base nel loro rapporto quotidiano con gli utenti, che dia il giusto merito e il meritato sostegno alle nostre eccellenze in campo specialistico e della ricerca, che metta al bando gli sprechi, combatta i conflitti di interesse tra SSN e indistria, che integri in modo equilibrato il pubblico e il privato, che ripensi al sistema sanitario anche e soprattutto in chiave di prevenzione e non solo di cura della patologia. Viviamo in una società in cui è pressante la richiesta di ‘umanizzazione’ della medicina, del rispetto del diritto di libera scelta sui percorsi di salute, di una medicina centrata sulla Persona. Queste sono sfide che dovremo raccogliere e con le quali dovremo confrontarci”.

L’Emilia-Romagna è vista come una eccellenza nel panorama della sanità italiana…

“Anche nella Regione Emilia-Romagna, che è ancora fortunatamente una eccellenza dal punto di vista sanitario, ogni anno, tuttavia, assistiamo a operazioni di razionalizzazione e di depotenziamento dei servizi. Anche qui ci sono fortissime criticità sulle liste di attesa per specifiche prestazioni, situazioni queste che abbiamo sempre segnalato e sulle quali abbiamo tenuto alta l'attenzione. Non si può, per la medesima prestazione, avere una lista di attesa di oltre un anno se poi la stessa attesa si riduce a pochi giorni se ci si rivolge al privato. Altra nosta battaglia, in Regione, è stata quella contro il depotenziamento dei presidi ospedalieri, in particolare nelle aree più svantaggiate come quelle montane. Perché è inutile fare proclami su proclami, annunciare piani per la montagna e per il suo ripopolamento se poi non si garantiscono i servizi. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di valorizzare le eccellenze e di creare un sistema sanitario metropolitano integrato, dove tutte le strutture, anche quelle periferiche vengano valorizzate e non progressivamente svuotate e depotenziate”.

E a livello nazionale?

A livello nazionale credo siano necessarie nuove linee guida, nuovi riferimenti normativi, chiari e mirati che ripensino al sistema sanitario anche come “sistema Salute”, inteso come l’insieme dei fattori che contribuiscono al benessere dell’uomo, quelle azioni che mirano a fare prevenzione (come sport e buone pratiche alimentari), a impedire l’insorgere delle patologie. Tutto ciò anche in termini di equilibrio sostenibile e di farmaco economia: aspetti questi sottolineati da diversi studi e che dovrebbero diventare parte integrante di una politica sanitaria efficiente ed efficace. In Regione Emilia-Romagna ad esempio è attivo un Osservatorio per le Medicine Non Convenzionali (OMNCER), un’esperienza che potrebbe rivelarsi valida per tutte le Regioni, ferma restando la necessità di una regolamentazione nazionale in tal senso.

I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono periodicamente al centro del dibattito sulle politiche sanitarie nel nostro Paese…

L’innalzamento dei LEA deve rimanere un caposaldo delle politiche nazionali sanitarie ovviamente tenendo in considerazione le coperture finanziarie adeguate. Nei Livelli Essenziali di Assistenza vanno inserite anche quelle malattie croniche e invalidanti che colpiscono milioni di cittadini come la malattia di Menière e la Fibromialgia per fare qualche esempio. Molti passi in avanti sono stati fatti ma non è mai abbastanza. Queste sono battaglie che non devono mai arrestarsi e l’attenzione ai malati cronici e alle loro famiglie, a chi ogni giorno convive con la malattia deve costantemente restare al centro delle nostre azioni governative.

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Università, lavoro, formazione: Forza Italia punta sui giovani e sulla meritocrazia

Forza Italia sceglie di puntare decisamente, in questa campagna elettorale, su scuola, università e formazione. In nove punti chiave sono riassunti i punti salienti di un programma che mira ad abolire le anomalie e le storture della legge impropriamente detta “Buona scuola”, a ridare centralità al rapporto studente-docente nel processo formativo, a sostenere l’aggiornamento e far valere la meritocrazia, a rilanciare l’Università italiana per farla ritornare piattaforma primaria della formazione.

 

 

“Si tratta di principi fondamentali da cui partire per sviluppare la nostra azione di Governo – spiega Galeazzo Bignami, candidato alla Camera dei deputati in Emilia-Romagna -. Il rilancio del Paese passa innanzitutto dal mettere al centro l’istruzione e la formazione creando un collegamento diretto tra scuola, Università e mondo del lavoro e fare in modo che i nostri giovani abbiano la concreta possibilità di intraprendere un percorso lavorativo sulla base delle loro inclinazioni e degli studi effettuati”.

 

“L’Università italiana deve tornare centrale nel panorama della formazione europea e internazionale – prosegue Bignami -. Occorre ripensare la formazione post laurea il cui accesso va garantito a tutti gli studenti meritevoli, le modalità di accesso ai corsi di laurea in particolare quelli a numero chiuso, abbattere i costi di gestione, riorganizzare il Consiglio Universitario Nazionale. E poi una seria riforma del lavoro per i nostri giovani costretti a fuggire all'estero. Stop ai tirocini “eterni” che diventano spesso la scusa per assumere giovani sottopagati, ma tutele certe per i nostri ragazzi e sgravi fiscali per le imprese e le aziende che li assumono". 

 

 

Infine una riflessione sul mondo dell'Università. “Le varie vicende che, anche nell’ultimo periodo, hanno visto protagoniste le nostre Università devono indurre a una seria riflessione sotto il profilo del controllo e della lotta ai conflitti di interesse – conclude Bignami -. Di recente la stessa ANAC di Cantone ha puntato l’attenzione sulla necessità di un Piano anticorruzione per l’Università. La mia proposta, tra le altre, sarà anche quella di valutare l’Istituzione di una Autorità Nazionale Garante dell’Università”.  

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Sanità Bologna. Bignami (FI): annuncio di lavori all’ospedale Maggiore ma il progetto sembra quello del 2016

L’azzurro interroga su nuovo parcheggio del nosocomio: curioso arrivi ora e sembra “ricalcare esattamente” il progetto di due anni fa esposto “in occasione delle elezioni amministrative”

“Curioso che l’annuncio della prossima realizzazione del nuovo parcheggio dell’ospedale Maggiore avvenga ancora una volta a ridosso delle prossime elezioni”. A scriverlo, in un’interrogazione presentata questa mattina, è il capogruppo di Forza Italia Galeazzo Bignami.

Il consigliere riporta nell’atto quanto scritto in questi giorni dalla stampa bolognese sul progetto che, sottolinea, “sembra ricalcare esattamente quanto già annunciato due anni fa, nel 2016 in occasione delle elezioni amministrative”: automazione, installazione di sbarre, cassa automatica e intensificazione dei controlli sui parcheggiatori abusivi. Lavori che dovrebbero terminare entro la fine di agosto.

Il consigliere rimarca anche che “analogamente a due anni fa i dipendenti dell’Ospedale Maggiore sono stati nuovamente invitati a partecipare a un incontro in Aula magna per l’illustrazione del progetto”. Per queste analogie con il passato il forzista chiede alla Regione di “farsi interprete delle necessità e che il progetto venga urgentemente realizzato per evitare che quanto annunciato non si trasformi in un’ennesima e disattesa promessa elettorale”. E domanda all’esecutivo delucidazioni sul nuovo progetto: “È sempre quello risalente al 2016? E se sì perché non è stato ancora realizzato?”

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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