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Ambiente, Bignami: "No all'ampliamento della discarica di Baricella"

Lo scorso 30 aprile la stampa locale ha riportato la notizia della protesta di un gruppo di cittadini contro il progetto di ampliamento della discarica di Baricella (Bologna) per il quale è tuttora in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), sarebbe anche stata promossa una raccolta firme, che avrebbe raggiunto 1.453 adesioni, poi trasmessa anche alla Regione.

Lo segnala Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione dove ricorda che il 23 marzo 2016 è stato “pubblicato sul BUR dell’Emilia-Romagna l’avviso di deposito degli elaborati progettuali per l’effettuazione della procedura di VIA relativa al progetto ‘Ampliamento della discarica di rifiuti non pericolosi di Baricella’ proposta da Herambiente spa”.

Si tratta – spiega il consigliere – di “un progetto che riguarda la realizzazione dell’ampliamento della discarica esistente” con “un aumento della capacità di stoccaggio per un quantitativo di rifiuti speciali non pericolosi pari a 1.147.000 metri cubi. Oltre ai rifiuti, il progetto avrebbe in previsione l’ingresso all’impianto anche di limitate quantità di materiali inerti provenienti da cave di prestito che, nel corso della vita della discarica, saranno necessari per garantire una sua corretta gestione”.

“Per quanto riguarda la tipologia di rifiuti, – aggiunge – si suddividono in rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi stabili e non reattivi”.

Bignami riferisce inoltre che “la Giunta provinciale, nel luglio 2013, aveva già dato il via libera a un ampliamento del sito di Baricella, secondo un progetto presentato da Herambiente che all’epoca era di 600.000 tonnellate, tuttavia, nell’ottobre 2013, come riportato da alcuni articoli di stampa, Hera aveva dichiarato l’intenzione di non procedere”.

Di fatto, – ribadisce il consigliere – il nuovo progetto di ampliamento di Herambiente “andrebbe a triplicare il quantitativo di rifiuti previsto in quello che aveva ricevuto il via libera a livello provinciale” e “andrebbe a configurarsi come una vera e propria riapertura di un impianto inattivo dal 2011: tra l’altro, – commenta –  il piano rifiuti regionale non annovera il sito di Baricella tra gli impianti funzionali alla gestione dei rifiuti urbani.

Bignami vuol quindi sapere per quale motivo, da un progetto iniziale di 600.000 tonnellate, Herambiente sia passata a un progetto che triplicherebbe la quantità di rifiuti da conferire in un sito neppure contemplato nel Piano rifiuti regionale, come sia stato giustificato questo fabbisogno e se si ritenga che il progetto sia coerente con il Piano rifiuti regionale, basato  su indirizzi politici che dovrebbero mirare alla riduzione costante dei rifiuti indifferenziati e del loro conferimento in discarica.

Di qui l’invito del consigliere a chiarire la posizione assunta dalla Regione su questa vicenda.

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AMBIENTE. BIGNAMI (FI): “REGIONE SENZA DOCUMENTAZIONE, ATERSIR FUORI CONTROLLO?”

Nonostante l’Ente eserciti potere di controllo sui servizi erogati, gli uffici regionali negano di essere in possesso degli atti richiesti, a norma di legge, dal consigliere

16/03/2017 

Per quali ragioni la Regione non fornisce la documentazione su alcune questioni riguardanti Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti), mentre in passato non era mai stato opposto alcun ostacolo?

Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione alla Giunta regionale, a cui domanda anche quali siano le norme di legge che impediscono la trasmissione di questi atti e quale controllo si eserciti effettivamente su Atersir, se gli uffici regionali competenti affermano di non essere in possesso della documentazione relativa all’Agenzia, tanto da non poterla poi trasmettere in caso di richiesta.

Il consigliere ricorda che Atersir è stata istituita con la legge regionale 23/2011 e che risulta “innegabile la valenza pubblica dell’Agenzia così come i servizi svolti, assicurati con risorse pubbliche” ed è la stessa norma, in vari articoli, – spiega – che stabilisce i compiti indispensabili svolti dalla Regione, tra cui il potere di controllo sui servizi erogati e quello sanzionatorio.

Appare dunque singolare – scrive – che la direzione regionale competente abbia risposto di non essere in possesso della documentazione richiesta, poiché se anche fosse stato così in quel frangente, gli uffici avrebbero poi avuto la piena facoltà di acquisire gli atti direttamente da Atersir e trasmetterli al richiedente.

Bignami vuol quindi sapere se non si ritenga che gli atti in possesso di Atersir, relativi al servizio idrico e ai rifiuti e a eventuali contenziosi, nonché la documentazione trasmessa dai gestori, siano da considerarsi atti di rilevanza pubblica e di pertinenza regionale e quindi da fornire ai consiglieri regionali a norma di legge, qualora ne facciano richiesta. Di qui, l’invito alla Giunta di un intervento urgente in tal senso.

 
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SERVIZI PUBBLICI AMBIENTALI. PROPOSTA DI BIGNAMI (FI): “BASTA SINDACI ALLA PRESIDENZA DI ATERSIR”

La carica di presidente di Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) non può essere ricoperta da sindaci o da amministratori il cui Comune o ente amministrato sia azionista di riferimento o abbia un peso societario rilevante nelle società che gestiscono il servizio idrico e il servizio rifiuti, al fine di evitare condizionamenti, anche solo potenziali, in merito al controllo che Atersir deve esercitare sui costi del servizio applicati e trasmessi dai gestori”. È la novità più importante contenuta nel progetto di legge regionale, composto da tre articoli, presentato da Galeazzo Bignami (Fi).

Oggi, si legge nella relazione introduttiva alla proposta legislativa, “il presidente di Atersir è allo stesso tempo sindaco della Città Metropolitana nonché sindaco di Bologna, Comune che risulta essere primo azionista di maggioranza relativa della società che gestisce sia il servizio idrico che quello dei rifiuti in molti comuni della Città Metropolitana e della Regione”. Per il capogruppo di Fi, “si tratta di una situazione di potenziale conflitto di interessi che il progetto di legge intende rimuovere, riportando chiarezza e trasparenza sulle funzioni di Atersir relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente”.

La proposta di legge, inoltre, affronta il problema del mancato equilibrio tra costi e ricavi relativamente alla gestione del servizio rifiuti evidenziatosi in alcuni bacini gestionali, dove alcuni Comuni avrebbero pagato molto di più rispetto al reale costo del servizio dichiarato dal gestore in sede di rendicontazione e altri Comuni, viceversa, avrebbero pagato molto di meno. “A favore dei Comuni- spiega Bignami- si introducono meccanismi di controllo in merito al raggiungimento dell’equilibrio tra costi e ricavi nei Piani economico finanziari (Pef), prevedendo un parere vincolante per il Consiglio d’ambito emesso da parte dei Comuni in caso di mancato raggiungimento del suddetto equilibrio”.

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AMBIENTE BOLOGNA. BIGNAMI (FI): "DISCARICA ABUSIVA A GRIZZANA SUL SETTA; LA REGIONE SI ATTIVI"

"Il Comune fornisca la documentazione sulle aziende edili e non che avevano accesso al sito autorizzato"


"Nel territorio di Grizzana Morandi (Bologna) sarebbe presente da molti anni una discarica abusiva in zona di rispetto fluviale, lungo  la  sponda  del  fiume  Setta. La massa  di  detriti scaricati  sarebbe,  in  particolare, composta da materiale di risulta dell'attività di demolizione e costruzione". lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per sapere per quali motivi non sono state assunte iniziative utili alla soluzione del problema.

Il consigliere chiede anche di sapere: quanti controlli e sopralluoghi siano previsti nell'arco di un anno dalle autorità competenti; se nell'area interessata sia stata posizionata una sbarra al fine di impedire l'accesso e se sia stato individuato un sito condiviso con altri Comuni per la realizzazione di una discarica per materiale edile di risulta.

Bignami, infine, chiede di sapere i motivi per i quali "non sarebbe stata fornita la documentazione, richiesta dal gruppo  lista  Civica  in  una  interrogazione  al  Comune di Grizzana,  attestante  lo  scarico  alla  discarica autorizzata di tutte le aziende edili e non, che avrebbero lavorato sul territorio in questione negli anni 2012-2013-2014".

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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