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CARCERI. FI: REGIONE SI ATTIVI PER SOLLECITARE IL RIMPATRIO DEI DETENUTI STRANIERI

In una risoluzione Aimi e Bignami ricordano: “sono il 34% della popolazione carceraria“

14/02/2017 

“Alla luce dei dati sulla composizione della popolazione carceraria in Italia, dove, su un numero complessivo di 55.381 detenuti, il 34% è di origine straniera,  appare evidente la necessità di mettere in pratica politiche mirate ed efficaci per il rimpatrio, affinché i detenuti di altre nazionalità scontino la pena nel loro Paese di origine, a cominciare da quelli condannati in via definitiva che sono ben 10.916, piuttosto che varare leggi che depenalizzano i reati e, periodicamente, ricorrere a provvedimenti ‘svuotacarceri’”

È quanto sostengono Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi (Fi) in premessa a una risoluzione che impegna la Giunta regionale “a sollecitare il Governo nazionale affinché proceda a una verifica dell’applicazione degli accordi bilaterali sottoscritti dall’Italia con altri Paesi per il rimpatrio dei detenuti . E ciò al fine di valutarne l’efficacia o evidenziarne le criticità”.

I consiglieri riferiscono che “il costo stimato per lo Stato italiano per mantenere i detenuti nelle nostre carceri sarebbe di un miliardo di euro l’anno (dato 2013): costi che potrebbero essere evitati facendo, appunto, scontare la pena nel Paese di origine del detenuto, ammesso che sia un Paese dove non vengano violati i diritti umani. Questa possibilità- ribadiscono- è prevista infatti dalla Convenzione di Strasburgo del 1983, ratificata dall’Italia che ha via via sottoscritto una serie di accordi bilaterali con alcuni Paesi tra cui l’Albania e la Romania”. A fronte degli accordi esistenti, ricordano Aimi e Bignami – “mancano all’appello quelli con il Marocco e la Tunisia, le cui nazionalità sono quelle maggiormente rappresentate nelle carceri italiane”.

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SCUOLA. BANDO ALUNNI MERITEVOLI O A RISCHIO ABBANDONO, BIGNAMI (FI): ISEE TROPPO BASSO DISCRIMINEREBBE ITALIANI E RESIDENTI DA LUNGO TEMPO

Il consigliere chiede quante borse di studio siano state concesse e a chi e invita ad aumentare la soglia Isee nel prossimo bando

13/02/2017 

La Regione Emilia-Romagna attribuisce borse di studio agli alunni meritevoli e/o a rischio di abbandono del percorso formativo, in condizioni economiche disagiate e residenti in Emilia Romagna, in modo da rendere effettivo il diritto allo studio e all’istruzione a tutti gli studenti.

Per l’anno scolastico 2015/16, l’amministrazione regionale ha stabilito di destinare le risorse disponibili agli studenti del primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado e agli studenti iscritti al secondo anno dell’Istruzione e formazione professionale.

Ne dà notizia Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione dove specifica che avrebbero potuto presentare la domanda per ottenere la borsa di studio gli studenti che avevano completato l’anno scolastico di riferimento e con il requisito economico di partecipazione stabilito dal bando con scadenza il 4 marzo 2016, che prevedeva un Isee non superiore a 10.632,94 euro. Il consigliere segnala che “lo scorso anno scolastico sarebbero state erogate più di 1000 borse di studio con importi unitari dai 700 ai 900 euro”.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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