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SANITÀ BOLOGNA. BIGNAMI (FI): “AGLI OPERATORI DELL’AUSL, DEL SANT’ORSOLA E DEL RIZZOLI SONO STATE RICONOSCIUTE LE INDENNITÀ INFERMIERISTICHE, DAL 2000 AL 2015, PREVISTE DALLA NORMA?”

4 feb. 2015 - "L’indennità infermieristica è stata percepita dagli operatori interessati dal 2000 al 2015 e attualmente viene riconosciuta?”. E, in particolare, “l’Ausl di Bologna, l’Azienda ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi e l’Istituto ortopedico Rizzoli hanno incrementato i fondi dal 2000 a oggi come da normativa succitata e in che termini?”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).

L’indennità infermieristica, specifica il consigliere, è disciplinata dall’articolo 49 del DPR 384/1990, il quale al comma 1 recita che ‘agli operatori professionali di I categoria, collaboratori - infermieri professionali, vigilatrici d’infanzia, ostetriche, assistenti sanitari - compete una indennità annua lorda, fissa e ricorrente di L. 2.400.000. Tale indennità è maggiorata nel modo seguente: a) al 20° anno di effettivo servizio di L. 1.200.000; b) al 25^ anno di effettivo servizio di ulteriori L .1.200.000; c) al 30^ anno di effettivo servizio di ulteriori L. 1.200.000’; al comma 2 si dice che ‘agli operatori professionali di II categoria - infermieri generici - l’indennità di cui al comma 1 compete nella misura del 10%’. Infine, al comma 4 attesta che ‘agli operatori professionali di I categoria coordinatori - capo sala, vigilatrici d’infanzia, assistenti sanitari e ostetriche - compete una indennità  lorda,  mensile,  fissa e ricorrente pari a quella prevista dal comma 1.  Agli altri operatori professionali di I categoria coordinatori del personale infermieristico compete una indennità lorda, mensile, fissa e ricorrente di L. 130.000’”.

L’articolo 40 del Contratto nazionale di lavoro del comparto sanità del 7 Aprile 1999, aggiunge poi il consigliere nell'atto ispettivo, “prevede che ‘l’indennità della professione infermieristica di cui all’articolo 49, commi 1 secondo periodo, 2 e 4, primo periodo, del DPR 384/1990 è attribuita al personale avente diritto fino al 31 dicembre 1999’”.&

“Da una visione delle tabelle relative alla rappresentazione dei fondi contrattuali deputati alla contrattazione integrativa aziendale dell’Ausl di Bologna, del Sant’Orsola-Malpighi e dell’Istituto ortopedico Rizzoli-conclude Bignami- sembrerebbe emergere una defezione significativa nel calcolo e nell’accantonamento delle risorse economiche derivanti dall’applicazione dell'articolo 40 del Ccnl comparto sanità, del 7 Aprile 1999, dall’anno 2000 al 31 Dicembre 2015”.

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LE LACRIME DI COCCODRILLO DEL PD

Il clima “giustificazionista” che improvvisamente ha colpito il Pd bolognese sul fronte della sicurezza e della lotta al degrado fa davvero sorridere. Dopo anni di lassismo e di indifferenza, a meno di cinque mesi dalle elezioni amministrative, Merola e compagni si sono improvvisamente svegliati dal letargo, ergendosi a paladini di battaglie che avrebbero dovuto essere priorità di governo in una Bologna che, solo per loro colpa, è stata condannata a essere una delle Città meno sicure d’Italia.

La propaganda delle videocamere per ripristinare la legalità in Bolognina, per esempio, sa di presa per i fondelli perché arriva come palliativo per zittire i commercianti dopo anni e anni di denuncia.

La presunta linea dura sugli sgomberi è dettata da mere logiche elettorali visto che solo a causa di questa sinistra allo sbando, che protegge e coccola i centri a-sociali (che fomentano le occupazioni abusive), a Bologna abbiamo una situazione insostenibile e ingestibile.

Non si ha il coraggio di mettere alla porta i clandestini, ospitati in ostelli a spese nostre e poi, con tanto di faccia tosta, ci si giustifica per la criminalità dilagante con un semplice “non è colpa nostra”, invocando l’intervento del Ministero dell’Interno. Ma dov’erano questi amministratori in questi ultimi cinque anni? Quando Bologna, giorno dopo giorno, diventava preda dell’illegalità e dell’abusivismo?

Vogliamo ancora credere alla buona fede di questi amministratori che si trincerano dietro la scusa che questi problemi sono tipici “di tutte le grandi Città”, dimenticando di dire che Bologna, tra le grandi Città, è proprio una delle più piccole e che meglio dovrebbe gestire certe situazioni? Nessun perdono, nessuna giustificazione per le scelte scellerate di una sinistra autoreferenziale che merita solo di essere mandata a casa.

Dobbiamo concentrare i nostri sforzi per creare una valida alternativa di governo, uniti in un’unica coalizione, per ridare a Bologna la speranza di tornare a essere la meravigliosa e attrattiva Città che era. Consapevoli che, qualora Merola venisse malauguratamente rieletto, si aprirebbero altri cinque anni di sofferenze per Bologna e per tutta la Città metropolitana visto che il primo cittadino di Bologna è chiamato a governare anche su tutti i Comuni della ex Provincia.

Ecco perché tutti noi abbiamo il dovere di dare il nostro contributo alla prossima tornata elettorale. Direttamente, mettendoci in gioco in prima persona, indirettamente recandoci a votare e mettendo la X sulla vera alternativa.

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DIMISSIONIAMO MEROLA

L’anno che si apre che ci porterà all’elezione del nuovo Sindaco di Bologna , nonché dell’intera Città Metropolitana e inevitabilmente, per chi ama Bologna e il proprio territorio, il 2016 diventerà un anno di svolta.
I sondaggi del PD, compiuti tra gli scaffali della Coop e gli uffici della CGIL, dicono che Merola, per vincere, dovrà passare dal ballottaggio.
Un ballottaggio che tuttavia non è detto vedrà presente il Centro Destra o altre forze politiche, come ad esempio i grillini.

E ovviamente le possibilità di vincere a Bologna passano dalla capacità di arrivare al ballottaggio .
E’ inutile dire che il Centro Destra per sfidare il PD al secondo turno, e vincere, deve essere capace di presentarsi unito ed esprimere una candidatura unitaria, sfruttando una delle migliori occasioni della storia di Bologna per dare un vero segno di discontinuità con le precedenti amministrazioni.
La Giunta Merola ha relegato Bologna all’ultimo posto nella classifica de il Sole 24 Ore sulla sicurezza , toccando il punto più basso della storia cittadina. Un declino inevitabile, determinato dalla criminalità, dall’insicurezza, dal degrado, dall’accoglienza di clandestini, sbandati e balordi che servono solo a foraggiare le varie cooperative legate alla finanza rossa a discapito dei bolognesi.
Per questo il Centro Destra ha il dovere di presentarsi unito , mettendo da parte gli interessi dei singoli partiti e dei singoli esponenti politici.

Solo premiando la volontà di Unità e di riscatto della nostra città possiamo mandare a casa Merola e compagni.
E’ necessario però anche l’impegno di tutti coloro che hanno a cuore Bologna e che, nonostante la disaffezione dalla politica e la lontananza dai partiti, sentono l’esigenza di rendersi concretamente utili e protagonisti del cambiamento.
Personalmente punto più su queste energie che su quelle dei partiti in campo.
Perché oggi Bologna non ha bisogno di ulteriori contaminazioni partitocratiche , a prescindere da dove provengano, ma di liberare energie che il sistema di potere delle sinistre sta tenendo bloccato da oltre mezzo secolo escludendo tutti coloro che non sono complici del medesimo.
Di tutti noi, insomma.
Rinunciare ad essere protagonisti di questa stagione, che inizierà a gennaio e si concluderà a giugno, significherebbe essere in qualche modo complici del PD e del suo sistema di potere.
Per questo confido davvero che, al di là delle disillusioni della politica e delle scelte incomprensibili compiuti da alcuni esponenti anche del Centro Destra, si possa realizzare quell’unità necessaria per vincere le elezioni e dare una speranza concreta al futuro di Bologna.
Aiutando noi tutti non solo a trascorrere un lieto Natale, cosa che auguro a già adesso a tutti, ma anche un Felice 2016.

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SICUREZZA BOLOGNA. OSPEDALE SANT’ORSOLA-MALPIGHI, BIGNAMI (FI): “ISTALLARE TELECAMERE E PREVEDERE CONTROLLI”

2 Dic. 2015 - “Quante le videocamere installate e funzionanti all’esterno del policlinico Sant’Orsola-Malpighi?”. “È stato programmato, nel piano di ammodernamento, un potenziamento del sistema di videosorveglianza, in particolare negli spazi adiacenti al Padiglione 1?”. E ancora, nella stessa area, “è previsto l’utilizzo di figure professionali dedicate alla sorveglianza nelle ore notturne, al fine di tutelare la sicurezza del personale dipendente reperibile?”. Infine, “quali le strategie, nel breve periodo, per ridurre il numero di episodi di microcriminalità nell’area del policlinico?”. Sono le domande poste da Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta.

Nel piano di ammodernamento dell’ospedale, si legge nel documento, “sarebbe prevista la trasformazione in poliambulatori del Padiglione 1”, struttura che “nell’entrata posteriore di via Bondi (utilizzata nelle ore notturne) risulta priva di un sistema di videosorveglianza”, oltre a “non essere vigilata da personale dedicato”. Nell’aria adiacente al Padiglione “si sarebbero evidenziati- sottolinea il consigliere- alcuni episodi di microcriminalità, in particolare furti di mezzi parcheggiati, oltra a molestie nei confronti dei passanti per l’elemosina”.

Per queste motivazioni, l'esponente Fi chiede “l’installazione di telecamere nelle aree più soggette a questo tipo di episodi, al fine di consentire una migliore garanzia per la sicurezza dei cittadini”.

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BIGNAMI: «MEROLA FAREBBE BENE A DIMETTERSI NON HA FORZA NÉ AUTOREVOLEZZA»

di Orsi Luca
Da "Il Resto del Carlino" - 13 nov. 2015

SI DICE «senza parole» per l'improvviso stop al Passante Nord decretato da Virginio Merola e di nove sindaci della Città metropolitana. Galeazzo Bignami, capogruppo in Regione e candidato sindaco di Forza Italia, ancora non ci crede: «Siamo ben oltre la polemica politica — afferma —. Questa decisione sancisce l'incapacità strutturale di una classe dirigente».

Il Passante non serve più. 

«Per dodici anni, fino a martedì, l'hanno decantato come strategico, imprescindibile. Ora, con un tratto di penna, lo cancellano». 

Lo bocciano sindaci di Comuni interessati al passaggio dell'opera. Non ne hanno diritto? 

«Non sono mai stato innamorato del progetto, ma qui siamo prigionieri di due logiche».

Quali? 

«Il tipico atteggiamento di chi dice non nel mio giardino'. E una classe politica, di amministratori, che sa guardare solo al proprio orticello. Ma qui, invece, c'è un interesse pubblico che deve prevalere».

Perché, a suo parere? 

«Per paura di perdere cinque voti oggi, bocciano opere ormai ineludibili. Manca un ragionamento di prospettiva. Ha ragione Fabio Roversi-Monaco quando dice che qui manca un'idea di città». 

Pensa a una strategia del sindaco, in prospettiva elettorale? 

«Strategia? Mah... Dico solo che sulle scelte strategiche per la città, Merola è senza bussola. Non è all'altezza».

È però pronto al secondo mandato. 

«Io credo che, invece, dovrebbe dimettersi». 

Addirittura. 

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SANITÀ BOLOGNA. INTERROGAZIONE BIGNAMI (FI) SULL’ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA EMERGENZA-URGENZA

9 novembre 2015 - Galeazzo Bignami (Fi) rivolge una interrogazione alla Giunta a proposito del sistema di emergenza pre-ospedaliero, formato dalla Centrale operativa 118 e dalle strutture adibite a soccorso e trasporto dei pazienti (Postazione territoriale 118, Punti di primo intervento, Unità operative mobili).

Il consigliere richiama le due necessità che il sistema emergenza-urgenza deve perseguire: “Affidabilità nelle scelte operative per fare intervenire il mezzo più idoneo nel più breve tempo possibile nel luogo dell’evento e di trasportare il paziente all’ospedale più adeguato”; e “realizzazione di un progetto di copertura territoriale attraverso una razionale dislocazione dei mezzi sanitari di emergenza–urgenza”. Al fine di ottenere una razionale dislocazione dei mezzi, aggiunge Bignami, occorre considerare il tipo di area interessata (rurale, montana, urbana, extraurbana), i problemi di viabilità, i fattori climatici, i flussi turistici, eccetera. Il punto fondamentale che dovrebbe orientare la dislocazione dei mezzi di soccorso è costituito dai tempi medi di arrivo dal momento dell’invio da parte della Centrale operativa; le linee guida della Conferenza Stato Regioni del 1996, definiscono i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso in emergenza in 8 minuti in area urbana e 20 minuti in area extraurbana.

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INTERVISTA A GALEAZZO BIGNAMI «CENTRODESTRA UNITO, IL RESTO CONTA POCO» - «CHI SARÀ IL CANDIDATO SINDACO? CONTA DI PIÙ L'UNITÀ DEL CENTRODESTRA»

Da: Il Resto del Carlino Bologna 3 novembre 2015
di Orsi Luca
 
«Fra noi e i leghisti non c'è un solo punto di programma che ci veda divisi» La macchina organizzativa di Forza Italia è in moto. Domenica, in piazza Maggiore, alla manifestazione contro il governo Renzi organizzata dalla Lega nord — aperta a tutto il centrodestra — sul palco ci sarà (salvo ripensamenti) anche Silvio Berlusconi. Il partito — che porterà sotto le Due Torri l'intero stato maggiore — sta organizzando pullman da tutta Italia. La manifestazione è nazionale. Ma è probabile che si parlerà anche delle prossime elezioni per il sindaco. In Forza Italia c'è chi teme che Matteo Salvini, di fronte a una piazza in buona parte leghista, possa forzare la mano e incoronare Lucia Borgonzoni, già in corsa per il Carroccio, candidata del centrodestra. Tagliando fuori Galeazzo Bignami, candidato per FI dallo stesso Berlusconi.

Bignami, è preoccupato? 

«Dovrei?».

Neanche un po'? 

«La prima cosa è l'unità del centrodestra. Solo così possiamo vincere a Bologna».

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BOLOGNA. EX CASERMA STAMOTO, BIGNAMI (FI): "TUTELARE RESIDENTI DA PRESENZA AMIANTO E NO ACCOGLIENZA IMMIGRATI PER FUTURO UTILIZZO STRUTTURA"

23 ottobre 2015 - A Bologna, “nel quartiere San Vitale, e in particolare in via del Parco, si trova l'area demaniale dell'ex caserma Stamoto, la quale non sarebbe ancora destinata ad alcun uso, e quindi verserebbe in stato di abbandono da svariato tempo, essendo in tal modo soggetta ad utilizzi impropri e non consentiti, come l'occupazione dell' 1 giugno 2015 da parte di un gruppo di attivisti della campagna 'Noi Restiamo'. A seguito dello sgombero della struttura, si sarebbe cominciato a parlare di una futura imminente bonifica dell'edificio dalla presenza di amianto”. Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se la Regione sia a conoscenza della presenza di amianto nell'ex caserma e "se si stia facendo tutto quanto possibile per tutelare la salute dei residenti delle zone limitrofe".
Il consigliere chiede inoltre alla Regione di esprimersi "in merito al possibile utilizzo dell'ex caserma, scongiurando qualunque ipotesi di impiego per l'accoglienza di immigrati; di attivarsi per richiedere che l'area venga impiegata, anche parzialmente, per incrementare il numero dei parcheggi disponibili, ritenuti insufficienti dai residenti del quartiere" e se sia a conoscenza "dell'esistenza di un progetto di riqualificazione dell'area" e, in caso positivo, "quali siano i dettagli di tale progetto".

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MANDIAMO A CASA MEROLA!

Care Amiche, Cari Amici,
in vista delle elezioni per eleggere il Sindaco di Bologna, abbiamo organizzato una serie di incontri dal titolo

“MANDIAMO A CASA MEROLA”

Ne parleremo con Marco LISEI e Francesco SASSONE oltre al sottoscritto.
Saranno inoltre presenti consiglieri e referenti di quartiere.
Mi piacerebbe che ci fossero tanti amici con cui discutere del futuro di Bologna, una Città che merita certamente più di un'amministrazione assente, che ha solo contribuito a far aumentare le tasse, il degrado, l'abbandono e la criminalità comune.
Qui potete trovare il volantino degli incontri organizzati fino al 23 ottobre in modo da poter scegliere quello a Voi più comodo.
Calendario incontri di Quartiere - Ottobre

Galeazzo Bignami

 

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LIBERARE BOLOGNA DA QUESTO SISTEMA DI POTERE. ECCO COME VINCEREMO LE ELEZIONI

La Festa della Libertà incorona Galeazzo Bignami come candidato sindaco. Quale bilancio possiamo tessere all’indomani di questa tre giorni?
Intanto abbiamo avuto la conferma che il centrodestra è tutt’altro che finito. Abbiamo dimostrato che ci sono molte energie e soprattutto molte persone che vogliono mettersi in gioco per Bologna. E questo è un aspetto fondamentale. Bologna può permettersi tutto, fuorché un secondo mandato Merola. Ma per mandare a casa questo sistema abbiamo bisogno del contributo di tutti.

Nel corso di questa tre giorni sono stati affrontati molti temi concreti e sono state definite anche le priorità per Bologna…
Sono tre le priorità per la nostra Città. In primo luogo, la sicurezza: tanti cittadini denunciano di continuo una situazione di degrado e abbandono che non è più sostenibile. Soprattutto in tanti ci dicono che hanno paura: e dobbiamo mettere in campo ogni sforzo per far sparire la parola “paura” dal vocabolario di Bologna. Poi c’è il tema del taglio della spesa pubblica: abbiamo un bilancio che supera i 500 milioni di euro con costi che vanno assolutamente abbattuti, penso in primo luogo alla necessità di ridurre al minimo la partecipazione in certe società. Infine il tema delle infrastrutture da rilanciare: Bologna è ferma a mezzo secolo fa ed è ora che riprenda a camminare.

Bisogna essere folli per candidarsi a Bologna?
Io dico solo: Bologna nella testa e Bologna nel cuore. Una scelta di comodo sarebbe stata quella di defilarsi e stare a guardare: ma a questo punto, con una Città al limite, con evidenti problemi su fronte della sicurezza e della legalità, non mettersi a disposizione avrebbe significato essere complici di questo sistema che mira solo a conservare se stesso invece di proteggere i bolognesi e perseguire il bene dei cittadini.

E quale sarà d’ora in avanti il rapporto con le altre forze di centrodestra?
Noi continueremo a ribadirlo: solo uniti possiamo vincere. E per farlo bisogna convergere tutti su un unico candidato mettendo da parte le singole posizioni dei partiti e le ambizioni personali. Noi stiamo facendo il possibile, siamo aperti al dialogo con tutti e non abbiamo mai messo veti. Abbiamo accettato di fare le primarie come ci chiedono altri alleati, ma che non sono condivise da chi pur le chiede a livello nazionale. Stiamo dimostrando di essere il collante del centrodestra, di voler coinvolgere tutti, anche le risorse civiche che si mettono a disposizione. Ma se poi scattano i veti incrociati, noi possiamo solo invitare tutti a risolversi i propri problemi per l’interesse di Bologna.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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