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PASSANTE DI MEZZO: ESPOSTO ALL’ANAC DA PARTE DI FORZA ITALIA

Sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa i contenuti dell’esposto indirizzato all’ANAC e firmato da Galeazzo Bignami (Capogruppo FI in Regione), Marco Lisei (capogruppo FI in comune a Bologna) e Francesco Sassone (consigliere comunale di FI a Bologna).

L’esposto entra nel merito delle procedure di affidamento dei lavori, in particolare quelli che, secondo l’Accordo siglato il15 aprile 2016 tra Autostrade per l'Italia S.p.A., Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Emilia Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Comune di Bologna, potrebbero essere appaltati a una società collegata ad Autostrade per l’Italia poiché particolarmente complessi dal punto di vista tecnico-organizzativo. Il codice degli appalti prevede che solo il 20% dei lavori possa essere affidato in maniera diretta. Secondo i tre firmatari, dunque, “serve un controllo da parte dell’ANAC che è l’Autorità deputata al controllo e alla vigilanza sui contratti pubblici”.

"Le motivazioni portate da Autostrade per appaltare in modo diretto i lavori in sede - sottolinea Sassone -  fanno riferimento alla complessità dei lavori, visto che vengono svolti senza bloccare il traffico. Ma questo avviene in tutta Italia e con qualunque tipologia di cantiere: per questo chiediamo ad Anac se questa procedura sia coerente con il codice degli appalti”.

La presentazione di un esposto mirato sulle procedure di affidamento dei lavori non impedisce ai consiglieri di evidenziare i loro dubbi, tra l'altro sempre espressi, rispetto al progetto nel suo complesso. “Certo, questo esposto non punta a bloccare il Passante di Mezzo – dice Bignami – ma vuole avviare una riflessione doverosa anche sulle procedure, coinvolgendo in tal senso l’ANAC. Il sentore infatti è che si voglia procedere con l’opera a tutti i costi e dunque ben venga interpellare l’ANAC nel suo ruolo di controllo”.

“Continuiamo ad avere forti perplessità sull’operazione Passante di Mezzo che a nostro avviso non risolverà i problemi di traffico di Bologna in quanto aumenterà la congestione dei flussi di traffico già esistenti – conclude Bignami -. L'allargamento in sede della tangenziale-autostrada al massimo può consentire di tamponare i problemi nel presente ma non può risolvere quelli del futuro. Per noi la soluzione migliore continua a restare quella del Passante Sud”.

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TRASPORTI BOLOGNA. BIGNAMI (FI): AEROPORTO MARCONI, RIDURRE IMPATTO AMBIENTALE

La Regione intervenga nei confronti di Aeroporto Marconi, di cui è socia, per mettere a punto azioni utili a mitigare gli impatti ambientali

03/11/2016 

“La capacità trasportistica dell'aeroporto bolognese ha consentito un significativo incremento di passeggeri, al contempo si è dovuto registrare un aumento del numero degli aerei che sorvolano la città, incrementando così un disagio già espresso nel tempo da comitati e cittadini impegnati nell'azione di sensibilizzazione e denuncia che riguardano, in particolare, sforamenti sugli orari dei voli, numero dei voli e le altre attività correlate alla presenza del Marconi in un territorio ormai così densamente abitato”. 


Lo scrive Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta per sapere se “la Regione intenda portare ai tavoli tecnici nazionali le questioni sollevate dai cittadini al fine di pervenire ad una soluzione definitiva del problema”. 


Il consigliere chiede anche se “la Regione intenda agire presso Aeroporto Marconi, di cui è socia, al fine di pervenire ad azioni concrete utili a mitigare gli impatti ambientali correlati alla presenza dello stesso nel territorio urbano bolognese e se siano mai state condotte campagne di rilevamento utili a verificare l'effettiva ricaduta, sia sotto il profilo ambientale e di tutela della salute, della presenza dell'aeroporto in prossimità di aree densamente abitate”. 
Bignami, infine, chiede se “Arpae ha condotto rilievi utili a comprendere la registrazione di sforamenti o violazioni alle disposizioni vigenti correlate all'attività dell'aeroporto sotto il profilo sanitario e ambientale e se sono stati verificati i rilevamenti delle correnti e dei venti da cui Aeroporto Marconi trae legittimazione per derogare alle disposizioni normative vigenti sui corridoi di atterraggio e di decollo”.

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ISLAM. BOLOGNA, BIGNAMI (FI) CRITICO SU APERTURA "ENNESIMO CENTRO CULTURALE"

Il consigliere, nell'interrogazione, chiede di approfondire "la provenienza dei finanziamenti di questo e di altri Centri", le "forme di sostentamento delle Associazioni" che li gestiscono e di limitare la proliferazione di questi Centri in regione la  notizia della "probabile apertura dell'ennesimo Centro culturale islamico a Bologna, in via Ristori 1O", nel "magazzino interrato" di un palazzo, dove "sarebbero già iniziati i lavori di adeguamento", avrebbe causato "forti preoccupazioni" in numerosi residenti tanto da far partire una raccolta firme.

Ne dà notizia  Galeazzo Bignami (Fi) in  un'interrogazione  rivolta  alla  Giunta  regionale  per sapere  se  il Comune di Bologna si sia confrontato in via preventiva con i residenti sull'apertura del Centro, quale soggetto ne  sia  gestore,  se  i  proprietari  del  magazzino,  dove  dovrebbe essere  allestito,  abbiano  già  presentato richiesta al Comune per il cambio di destinazione d'uso e se siano state rispettate le condizioni normative di sicurezza, strutturali e di idoneità per ospitare questa tipologia di attività.

"Molteplici le problematiche collegate all'apertura di un Centro culturale islamico - scrive il consigliere - con ripercussioni sulla vivibilità e sull'ordine pubblico" e, "nel caso in cui emergessero ulteriori dettagli e conferme sulla sua realizzazione, il Comune di Bologna- aggiunge- dovrebbe attivarsi per interrompere i lavori, poiché lo stabile potrebbe non essere idoneo" a questo tipo di insediamento.

Nel caso in cui fosse eventualmente rilasciato il "nulla osta comunale", Bignami vuole sapere quali azioni di controllo saranno effettuate e con quale frequenza, perchè il numero di frequentatori dichiarato sia rispettato e perchè l'attività  di culto rimanga  secondaria  rispetto  all'attività dell'Associazione  che lo gestisce,  di cui si chiede la forma di sostentamento.

Il consigliere  vuole  anche  conoscere  quali  siano  le  forme  di sostentamento  delle  altre Associazioni  che gestiscono attività analoghe in Emilia Romagna, a quali controlli siano sottoposte in seguito all'apertura di tali strutture e se la Regione, per quanto di competenza, intenda approfondire la provenienza dei finanziamenti di questo e degli altri Centri.

Bignami, infine, chiede alla Giunta quale opinione esprima sulla proliferazione di Centri islamici sul territorio regionale e la invita a limitarne e regolamentarne l'apertura.

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CASA BOLOGNA. ACER, DIRIGENTE NON LAUREATO, BIGNAMI (FI): "LA REGIONE VERIFICHI"

Il consigliere chiede alla Giunta di "valutare eventuali violazioni delle disposizioni di legge"


Un dirigente di Acer (Azienda casa Emilia-Romagna) Bologna, con retribuzione di oltre 90mila euro, sarebbe in possesso del solo diploma di scuola superiore, come si evince dal curriculum vitae presente sul sito internet dedicato.

Lo segnala Galeazzo Bignami  (Fi) in un'interrogazione  rivolta alla Giunta regionale, dove evidenzia che il "D.Lgs 165/2001 in materia di pubblico impiego prevede, all'articolo 19 comma 6, che gli incarichi dirigenziali 'sono  conferiti,  fornendone  esplicita  motivazione,  a  persone  di  particolare  e  comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell Amministrazione,  che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica  desumibile  dalla  formazione universitaria  e postuniversitaria''  e aggiunge  che "diversi  pareri  e sentenze della Corte dei Conti hanno chiarito come la laurea sia un requisito necessario per l'accesso alle qualifiche dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni'.

Il consigliere chiede quindi se anche l'Acer rientri tra gli enti pubblici soggetti alle disposizioni in materia di pubblico impiego o se sia assoggettabile  a altre disposizioni, se anche i dirigenti Acer debbano essere in possesso di adeguata formazione universitaria e se la Regione intenda verificare, per quanto di competenza, la vicenda segnalata e valutare eventuali violazioni delle disposizioni di legge.

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SANITA’ BOLOGNA. BIGNAMI (FI): QUANTO SPENDE LO IOR PER MANTENERE IL DIPARTIMENTO DI BAGHERIA (PA)?

A quanto ammontano le spese sostenute dallo IOR (Istituto ortopedico Rizzoli) per il mantenimento del dipartimento di Bagheria, dall' inizio dell'attività ad oggi, comprensive del costo del personale a tempo determinato e indeterminato?

Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione alla Giunta regionale, dove ripercorre le tappe della “convenzione” firmata nel 2011 dai presidenti delle Regioni Emilia-Romagna e Sicilia, con cui si individuava “l’Istituto ortopedico Rizzoli quale gestore di un centro ortopedico nella struttura di Villa Santa Teresa presso Bagheria, per arginare l’esodo di pazienti siciliani verso l’Emilia-Romagna, effettuando attività programmata di ortopedia, ortopedia oncologica e medicina fisica riabilitativa”.

“L’accordo- si legge nell’interrogazione- prevede una sperimentazione di nove anni, rinnovabile per ulteriori nove anni e rinegoziabile più volte”, ma, “a distanza di cinque anni dall’avvio della convenzione, non sono stati attivati i 16 posti letto previsti per l’ortopedia oncologica, costringendo i pazienti all’esodo verso il nord Italia”.

Si sarebbe poi rilevato- sottolinea Bignami- “un elevato numero di contratti a tempo determinato assegnati dallo IOR al Dipartimento Bagheria, circa 60 tra il 2014 e il 2016, unitamente ai numerosissimi trattamenti di trasferta in aereo di personale operante allo IOR di Bologna”.

A parere del consigliere, dunque, “i dati dimostrano che l'auspicata riduzione percentuale dell'esodo di pazienti dalla Sicilia verso lo IOR non è stata raggiunta”, mentre “si stanno depotenziando di professionalità, a tempo indeterminato e formate ad hoc, sia lo IOR che l’Ausl di Bologna, che ha autorizzato trattamenti di comando per il proprio personale”, causando “un impoverimento delle professionalità sanitarie bolognesi”.

Bignami vuole quindi sapere a quanto ammontino le entrate percepite dalla Regione Sicilia, dall'inizio dell'attività ad oggi, e le eventuali insolvenze, quali motivi abbiano determinato la mancata attivazione dei 16 posti letto per l’ortopedia oncologica e se non si ravvisino “gli estremi per recedere dal contratto (posticipati a 12 mesi)”.

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PASSANTE DI MEZZO: "CHIAMIAMO I CITTADINI A VOTARE"

da Il Resto del Carlino - 26 luglio 2016
 
REFERENDUM, avanti tutta. Lo stop di Lega e Cinque Stelle non ferma Forza Italia, gli azzurri tirano dritto e rilanciano la consultazione popolare per stoppare il progetto del Passante di Mezzo. Alle defezioni di parte delle opposizioni, replica il capogruppo in Regione Galeazzo Bignami: «Non ci interessa il consenso di questo o quel partito, ci interessa solo il confronto con i cittadini». La strada, dunque, è tracciata: l’estate sarà dedicata alla formulazione del quesito, la parte più complessa e delicata dell’operazione. Proprio sul quesito, infatti, è chiamato a esprimersi, per dare il via libera al referendum, il comitato dei garanti di Palazzo d’Accursio, che negli anni scorsi bocciò una richiesta analoga contro il People Mover, perché non di interesse esclusivamente cittadino. 
 
PER QUESTO, Forza Italia ha intenzione di coinvolgere esperti di diritto amministrativo. «Saremo pronti a settembre», assicura Francesco Sassone, consigliere comunale, mentre Marco Lisei, suo compagno sui banchi del Consiglio, promette che «in ogni caso non si fermerà la nostra attività di opposizione nei quartieri e saremo anche presenti nel percorso di confronto pubblico sul Passante». Se il quesito venisse accettato, partirà poi la corsa contro il tempo per raccogliere in tre mesi le 9mila firme autenticate previste dallo Statuto del Comune. C’è poi un’ulteriore incognita: il comitato dei garanti (cinque membri, tre espressione della maggioranza e due dell’opposizione) ‘scade’ in autunno e dovrà quindi essere rinnovato nei prossimi mesi.
 
LE CICATRICI della rottura nel fronte anti-Passante per ora, però, faticano a cicatrizzarsi. «Ci sorprende la posizione dei Cinque Stelle – attacca Lisei –, che si sono sempre dimostrati aperti alle consultazioni dei cittadini. Diversamente sarà difficile incidere o proporre cose diverse rispetto al progetto dell’amministrazione e dire di no è già alzare bandiera bianca». Più morbida Forza Italia, invece, verso la Lega, dopo che anche Lucia Borgonzoni, ex candidata sindaco del centrodestra, ha sposato la linea ‘grillina’: «Sapremo persuadere gli alleati del Carroccio», l’auspicio di Lisei. Quella della Borgonzoni, infatti, al momento resta una posizione personale, che non rappresenta la linea del partito. Linea che la Lega definirà probabilmente nei prossimi giorni, quando si riuniranno gli organismi direttivi e il confronto riguarderà tutti i rappresentanti sul territorio.
 
Durissimo, invece, Manes Bernardini. «L’asse Cinque Stelle-Borgonzoni è basata su rancori personali che fanno perno sulla cattiveria e non sulla politica», affonda il civico di ‘Insieme Bologna’, che ha sposato l’ipotesi referendum: «Se alla Borgonzoni, la città non interessa e vuole andare a Roma, le faremo volentieri il biglietto. Ormai ha detto di no a tutto e, come Bugani, fa opposizione con i comunicati stampa».
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SANITA’. TAGLI POSTI LETTO OSPEDALE DI VERGATO. BIGNAMI (FI):“NON SI AIUTA COSI’ LA MONTAGNA”

“Come intende rispondere la Regione alle richieste avanzate dai Sindaci dei Comuni del medio Reno rispetto ai tagli dei posti letto dell'Ospedale di Vergato, in provincia di Bologna, durante il periodo estivo?”.

Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta. Il consigliere chiede di sapere “a cosa si deve questa riorganizzazione, visto che la popolazione anziana sul territorio, durante il periodo estivo, è destinata ad aumentare”. Per Bignami, inoltre, tale scelta “è in contrasto con gli intenti del nuovo programma regionale della montagna atto a salvaguardare i servizi dei territori montani e a incrementarne l'attrattività”.

Il consigliere ha poi evidenziato “le preoccupazioni espresse dai Sindaci dei Comuni di Grizzana Morandi, Vergato e Marzabotto, in una missiva inviata alla Regione, sulla riduzione a 22 posti letto complessivi, con dimezzamento da 24 a 12 posti nel reparto di Medicina e la conferma dei 10 posti nel reparto di Ortopedia". Inoltre, ai medici della Medicina interna di Vergato sarebbe stato chiesto di farsi carico di alcuni turni di guardia notturna presso il Pronto Soccorso di Porretta Terme, che vanno così ad aggiungersi agli impegni di guardia, di reperibilità notturna, pomeridiana e festiva a Vergato.

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PASSANTE DI MEZZO: SOLUZIONE O PALLIATIVO ELETTORALE?

Una maggioranza confusa, senza idee, contraddittoria nella forma e nella sostanza. In questo scenario, Matteo Renzi ha firmato l'intesa sul Passante di Mezzo, il palliativo pensato per dare probabilmente man forte a Merola per la sua campagna ma che evidenzia tutto il ripensamento e le contraddizioni di 20 anni di politica anti-tangenziale, iniziata addirittura con Imbeni. 

Un'opera che creerà molte difficoltà, pensiamo agli ostacoli alla mobilità durante i lavori, ai disagi che si creeranno per i residenti, per quella scelta di intervenire su un'opera già esistente. Senza contare che dovrà essere attentamente monitorato lo svolgimento delle procedure di appalto in un momento in cui la politica è chiamata a quel doveroso sforzo di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini. 
Proprio a tal proposito, chiediamo che quanto risparmiato rispetto al Passante Nord sia effettivamente impiegato per completare le opere viarie alternative, ovvero la trasversale di pianura ed i suoi collegamenti alla città (la Lungosavena, la nuova porrettana ed il nodo di san ruffillo) e magari per uno studio di fattibilità serio per un collegamento tra Rastignano e la A1 presso Borgonuovo sotto la collina, visto che in linea d’aria distano solo 5 Km. Queste garanzie devono esserci, devono essere messe nero su bianco, devono essere pretese se non vogliamo che questo passante di mezzo, che già genera parecchi dubbi e perplessità, diventi la solita opera "spot" da campagna elettorale la cui realizzazione è destinata a protrarsi all'infinito e senza garanzie sufficienti a tutela dei cittadini.
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LA CANDIDATURA NON ERA PIU' POSSIBILE

fonte: Resto del Carlino Bologna

Lo sfogo di Bignami "La candidatura non era più possibile"


Orsi Luca

Otto mesi a bagnomaria. Da settembre è in pista come candidato sindaco per Forza Italia. Ma, nonostante l'investitura pubblica di Silvio Berlusconi e di altri big del partito, non ha mai potuto lasciare i blocchi di partenza. Ora, irritato dall'infinito standby imposto dalle liturgie della politica romana — a 57 giorni dal voto, anche a Bologna il centrodestra non ha ancora deciso come presentarsi agli elettori (dipende sempre «da cosa si farà a Roma, Torino, Milano...») — 

Galeazzo Bignami saluta la compagnia. «Si continua a ragionare non per il meglio di Bologna, ma con logiche da puzzle, di cui non capisco il senso. E, quando non capisco, mi faccio da parte». 

Ritira la candidatura? «Sì. Sono stati otto mesi di incertezza. E nell'ultimo periodo, invece che risolversi, le cose si sono complicate. Manca la condizione che avevo posto in partenza». 

Ricordiamola.. «A disposizione per fare il candidato del centrodestra unito. Mai per dividere, con la casacca di un solo partito». 

Lo dica: lascia in vista della convergenza di FI sul Lucia Borgonzoni, candidata della Lega nord. «Giovedì, al tavolo nazionale c'è stata fumata nera sull'ipotesi di accordo con la Lega». 

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SANITÀ BOLOGNA. "RIVOLUZIONATA ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA", BIGNAMI (FI) INTERROGA LA GIUNTA

24 marzo 2016 - L’Azienda ospedaliera universitaria di Bologna avrebbe rivisto la propria organizzazione amministrativa: sarebbero state ridimensionate le competenze della ex struttura complessa ‘Affari generali’, mentre sarebbe stata istituita una nuova struttura complessa ‘Anticorruzione, trasparenza e rapporti con l’Università’.

Lo segnala Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione rivolta alla Giunta dove riferisce che “la nuova articolazione organizzativa ‘Affari generali’ sarebbe stata affidata a un dirigente dell’Asl senza procedura di selezione pubblica, ma in comando”.

In precedenza, quindi, spiega Bignami, esisteva un'unica struttura complessa che svolgeva tutte le funzioni, poi si è giunti a una “duplicazione di funzioni dirigenziali” senza che fossero chiarite “prerogative e competenze amministrative della struttura ‘Affari generali’ di una struttura considerata ‘articolazione organizzativa’ a livello gestionale per quanto riguarda le responsabilità affidate”.

Bignami sollecita quindi la Giunta a relazionare sulle modalità di costituzione della cosiddetta “articolazione organizzativa ‘Affari generali’” e di chiarire le prerogative amministrative e le relative competenze di una articolazione organizzativa.

Il consigliere vuole inoltre sapere se l’esecutivo regionale intenda intervenire sulla nomina del dirigente dell’articolazione organizzativa ‘Affari generali’ che non avrebbe mai avuto in passato esperienze lavorative nel settore e domanda per quale motivo non si sia proceduto a una nomina mediante selezione pubblica.

Infine, l’esponente di Fi chiede se la nuova collocazione possa configurarsi come un passaggio di carriera per “un dirigente che, al momento, non risulterebbe possedere sufficiente anzianità di servizio e background formativo per ricoprire un incarico di direzione di struttura né complessa né semplice”.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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