Una maggioranza confusa, senza idee, contraddittoria nella forma e nella sostanza. In questo scenario, Matteo Renzi ha firmato l'intesa sul Passante di Mezzo, il palliativo pensato per dare probabilmente man forte a Merola per la sua campagna ma che evidenzia tutto il ripensamento e le contraddizioni di 20 anni di politica anti-tangenziale, iniziata addirittura con Imbeni.
Un'opera che creerà molte difficoltà, pensiamo agli ostacoli alla mobilità durante i lavori, ai disagi che si creeranno per i residenti, per quella scelta di intervenire su un'opera già esistente. Senza contare che dovrà essere attentamente monitorato lo svolgimento delle procedure di appalto in un momento in cui la politica è chiamata a quel doveroso sforzo di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini.
Proprio a tal proposito, chiediamo che quanto risparmiato rispetto al Passante Nord sia effettivamente impiegato per completare le opere viarie alternative, ovvero la trasversale di pianura ed i suoi collegamenti alla città (la Lungosavena, la nuova porrettana ed il nodo di san ruffillo) e magari per uno studio di fattibilità serio per un collegamento tra Rastignano e la A1 presso Borgonuovo sotto la collina, visto che in linea d’aria distano solo 5 Km. Queste garanzie devono esserci, devono essere messe nero su bianco, devono essere pretese se non vogliamo che questo passante di mezzo, che già genera parecchi dubbi e perplessità, diventi la solita opera "spot" da campagna elettorale la cui realizzazione è destinata a protrarsi all'infinito e senza garanzie sufficienti a tutela dei cittadini.