Università, lavoro, formazione: Forza Italia punta sui giovani e sulla meritocrazia
- Pubblicato in Bologna
Forza Italia sceglie di puntare decisamente, in questa campagna elettorale, su scuola, università e formazione. In nove punti chiave sono riassunti i punti salienti di un programma che mira ad abolire le anomalie e le storture della legge impropriamente detta “Buona scuola”, a ridare centralità al rapporto studente-docente nel processo formativo, a sostenere l’aggiornamento e far valere la meritocrazia, a rilanciare l’Università italiana per farla ritornare piattaforma primaria della formazione.
“Si tratta di principi fondamentali da cui partire per sviluppare la nostra azione di Governo – spiega Galeazzo Bignami, candidato alla Camera dei deputati in Emilia-Romagna -. Il rilancio del Paese passa innanzitutto dal mettere al centro l’istruzione e la formazione creando un collegamento diretto tra scuola, Università e mondo del lavoro e fare in modo che i nostri giovani abbiano la concreta possibilità di intraprendere un percorso lavorativo sulla base delle loro inclinazioni e degli studi effettuati”.
“L’Università italiana deve tornare centrale nel panorama della formazione europea e internazionale – prosegue Bignami -. Occorre ripensare la formazione post laurea il cui accesso va garantito a tutti gli studenti meritevoli, le modalità di accesso ai corsi di laurea in particolare quelli a numero chiuso, abbattere i costi di gestione, riorganizzare il Consiglio Universitario Nazionale. E poi una seria riforma del lavoro per i nostri giovani costretti a fuggire all'estero. Stop ai tirocini “eterni” che diventano spesso la scusa per assumere giovani sottopagati, ma tutele certe per i nostri ragazzi e sgravi fiscali per le imprese e le aziende che li assumono".
Infine una riflessione sul mondo dell'Università. “Le varie vicende che, anche nell’ultimo periodo, hanno visto protagoniste le nostre Università devono indurre a una seria riflessione sotto il profilo del controllo e della lotta ai conflitti di interesse – conclude Bignami -. Di recente la stessa ANAC di Cantone ha puntato l’attenzione sulla necessità di un Piano anticorruzione per l’Università. La mia proposta, tra le altre, sarà anche quella di valutare l’Istituzione di una Autorità Nazionale Garante dell’Università”.