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07 Dic

BIGNAMI: "SALVAGUARDARE I POSTI DI LAVORO ALLA DISMECO"

7 dic. 2015 - «QUALI AZIONI intende mettere in campo la Regione per salvaguardare i posti di lavoro della Dismeco e potenziare il settore legato all'eccellenza del trattamento e al riutilizzo del rifiuto?».

A parlare è il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami che, con un'apposita interrogazione inviata alla giunta di viale Aldo Moro, chiede all'assessore competente di trovare al più presto una soluzione per la Dismeco, azienda di Marzabotto specializzata nello smaltimento e trattamento di materiale elettrico ed elettronico che ha dovuto recentemente ricorrere alla cassa integrazione.

«I motivi della crisi della Dismeco — continua Bignami — non sono da addebitare a problemi interni gestionali, ma al fatto che i consorzi deputati alla gestione dei flussi rifiuti portino gran parte del materiale fuori Regione. Per salvaguardare i posti di lavoro occorre consentire che il rifiuto differenziato da trattare rimanga sul territorio e venga trattato da aziende insediate sul territorio regionale: allo stesso tempo, si dovranno calmierare i prezzi proposti dal consorzio citato in tribunale dalla Dismeco».

Il  riferimento del consigliere va alla vicenda del Consorzio Ecodom citato proprio dalla Dismeco per "eccessiva onerosità".

I prezzi di acquisto del materiale da trattare, proposti dalla Dismeco, sarebbero troppo elevati mentre il prezzo delle materie prime ricavate dallo smaltimento sarebbe calato del 35-40%.

Una situazione insostenibile per la Dismeco. Il consigliere Bignami interroga la Regione anche su eventuali contraddizioni legate alla recente approvazione della legge regionale sull'economia circolare dei rifiuti che prevede di portare al 73% la raccolta differenziata. Che senso ha se poi le aziende che trattano il rifiuto differenziato non vengono sostenute e incentivate?

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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