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24 Ago

DIRIGENTI REGIONALI TUTTI PROMOSSI CON LODE. BIGNAMI: "E' UN PROBLEMA, PRESENTEREMO PROGETTO DI LEGGE"

BOLOGNA - Dirigenti tutti promossi in Regione? "Sicuramente e' un problema". Non ci gira intorno Galeazzo BIGNAMI, capogruppo Fi in viale Aldo Moro, che attacca la Giunta Bonaccini per la valutazione (e conseguente premio di risultato) riconosciuta al massimo per tutti i direttori generali dell'ente e per gran parte dei dirigenti (tutte le pagelle sono tra la A e la B).
In particolare, BIGNAMI si dice "sorpreso" dalla valutazione 'eccellente' data ai due dirigenti coinvolti nel caso Terremerse, Valtiero Marzocchi (Agricoltura) e Filomena Terzini (Affari istituzionali). L'inchiesta, ricorda BIGNAMI parlando alla 'Dire', "ha portato alle dimissioni dell'ex presidente Vasco Errani.

Nel presentare la memoria in Procura (da cui poi e' scaturita l'accusa di falso ideologico, ndr), Errani ha dato fiducia ai suoi dirigenti- sottolinea l'azzurro- io non credo che l'ex presidente abbia avuto puntualita' nella ricostruzione della vicenda, ne' che sia andato a coartare la volonta' dei propri dirigenti. Si e' semplicemente affidato". Per questo, insiste BIGNAMI, "mi sorprende la valutazione" di Terzini e Marzocchi, "perche' se riconosci il massimo a loro, cosa meritano gli altri dirigenti che hanno operato senza trascinare il presidente alle dimissioni e la Regione al voto anticipato? Cosi' non e' piu' un premio, e' un integrativo".

Insomma, per Bignami "sicuramente il riconoscimento del top a tutti pone un problema. Non discuto le valutazioni ai singoli dirigenti, ma trovo quantomeno alcune incongruenze nelle modalita' della Giunta Bonaccini".
Ad esempio, sottolinea il capogruppo Fi, "trovo singolare dare una valutazione eccellente a Tiziano Carradori e poi mandarlo via".
Quindi ribadisce: "A riconoscere il massimo del premio a tutti si rischia di non premiare il merito: cosi' non e' piu' un premio di risultato, ma un integrativo contrattuale". Bignami sottolinea poi un altro problema. Le norme che regolano le valutazioni dei dirigenti pubblici "non tengono conto di un elemento secondo me da introdurre: la 'customer satisfaction'", ovvero la soddisfazione della clientela.

Secondo Bignami, "il bacino di riferimento di ogni settore della Regione, ad esempio l'agricoltura, le imprese o il mondo della formazione professionale, deve essere posto in condizione di esporre una propria valutazione sull'organizzazione del lavoro" di viale Aldo Moro.

Altrimenti, rimarca il capogruppo Fi, "i dirigenti sono attenti solo al rispetto delle procedure e al raggiungimento dei traguardi politici fissati dalla Giunta, ma non c'e' un punto di caduta sull'utenza".
La legge regionale "lo consentirebbe- chiosa Bignami- e su questo in autunno presenteremo un progetto di legge"

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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