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Il CentroDestra verso la vittoria

Ecco il sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera che mostra chiaramente l'andamento delle intenzioni di voto degli italiani. Il CentroDestra è in grande ascesa e da qui a marzo siamo certi che il consenso sia destinato a crescere ancora di più!

36% Centro Destra, 28,2% M5S, 23,4 PD.

E’ vero, i sondaggi vanno presi con le pinze e con tutte le cautele del caso.

Ma se i dati dovessero essere effettivamente questi, il risultato sarebbe semplicemente sorprendente se si pensa che un anno fa il PD era stabilmente sopra il 30% e il Centro Destra risultava abbondantemente staccato.

Eppure questa incredibile rimonta potrebbe non bastare. Il rischio concreto è che il Centro Destra vinca le elezioni, ma che la vittoria non sia sufficiente per governare.

I dati che emergerebbero dalla volontà popolare consegnerebbero un parlamento in cui sarebbe impossibile per qualsiasi forza avere una maggioranza.

Per questo è necessario che per voltare definitivamente pagina ed archiviare Renzi e Boschi tutti ci si senta impegnati e coinvolti per sostenere la coalizione del Centro Destra.

Perché farlo?

L’esigenza è quella di cambiare l’Italia costruita dal PD e Alfano in questi anni. Un’Italia che non ci piace: quella in cui l’accoglienza indiscriminata si traduce in una imposizione e chi non la condivide diventa un razzista; quella in cui ci si preoccupa più di salvare la banche di amici e parenti piuttosto che i risparmiatori e gli italiani; quella in cui si continua a tassare per qualsiasi servizio invece che operare massicci tagli fiscali per rilanciare l’economia; quella in cui si chiedono agli italiani sempre maggiori sacrifici e non si operano tagli alle burocrazie centrali e parastatali; quella in cui portare del cibo agli italiani, come da noi fatto, viene accusato di essere un atto xenofobo invece che un gesto concreto di solidarietà; quella in cui l’UE è una centrale di comando che impartisce ordini invece che uno strumento al servizio degli europei; quella in cui la sicurezza non è una priorità ed anzi viene derubricata a mera percezione, invece che essere considerata come un elemento centrale del vivere quotidiano. Questo solo per citare alcuni aspetti delle differenze di programma e di azione che sussistono tra il Centro Destra e le forze uscenti di maggioranza.

Una differenza che, per diventare realtà, passa dal voto di tutti noi.

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Spaccio in Montagnola, Bignami chiede presidio fisso dell'Esercito

Sollecitare il Ministero dell’Interno per ottenere un presidio dell’esercito H24 nella zona della Montagnola e in altre zone analogamente critiche della Città di Bologna. Lo chiede Galeazzo Bignami con una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dopo il caso dell'aggressione alla troupe di Striscia la Notizia.

Con il medesimo atto ispettivo Bignami chiede anche di sapere quanti siano, a oggi, i soggetti individuati, fermati o indiziati per reati di spaccio in Montagnola e più in generale nella Città di Bologna e quanti di questi siano stranieri. Il capogruppo di FI chiede anche di sapere su quanti di questi gravino provvedimenti di espulsione e se siano stati allontanati dalla Città anche facendo ricorso al foglio di via. 

"Anche in questa situazione - scrive Bignami - si è evidenziato il fatto che molti dei soggetti fermati erano già conosciuti alle Forze dell’Ordine e avevano precedenti di varia natura: pertanto ci si chiede per quale motivo, nonostante gli sforzi profusi dalle Forze dell’Ordine, che individuano, fermano e arrestano queste persone anche più volte, non si riesca a trovare una soluzione definitiva per debellare il fenomeno dello spaccio in Montagnola".

Più in specifico, Bignami chiede se “per le persone individuate come presunte responsabili dell’aggressione alla troupe di Striscia, siano stati emessi provvedimenti di espulsione o di allontanamento dalla città o dalla struttura di accoglienza” (è stato infatti fermato anche un gambiano che dimorerebbe presso una coop sociale onlus).

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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