Merola, nulla che lasci il segno
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Di Luca Orsi
Resto del Carlino Bologna del 3 febbraio 2019
Galeazzo Bignami, deputato di FI, sui dieci anni di mandato del sindaco
“Da un sindaco che ha governato con un respiro decennale, mi sarei aspettato un’opera vera”.
Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia, scorre la lista dei “traguardi” elencati da Virginio Merola e scuote la testa: “Non c’è un investimento pubblico che lasci il segno, al servizio dei bolognesi”.
In primavera si inaugura il people mover, la monorotaia sopraelevata stazione-aeroporto…
“Dubito che sarà molto utilizzata dai bolognesi per spostarsi in città. Su traffico e mobilità urbana, non avrà alcun effetto. Di tutt’altro impatto sulla qualità della vita dei cittadini sarebbe stato un piano parcheggi, che non vedo”.
Sono dieci anni da bocciare in blocco?
“Non sono un fan di Merola, ma gli va dato atto di poter rivendicare qualche risultato”.
Per esempio?
“Il boom del turismo. Anche se Bologna si promuove da sé, e che buona parte del merito va al lavoro di Bologna Welcome”.
Nient’altro?
“Mah, direi i T-Days, su cui sono stato piuttosto scettico”.
Li ritiene un successo?
“Oggi sono uno strumento per fare vivere la città Ma il loro successo, dopo un inizio traumatico, si deve in buona parte all’Ascom, che ne ha smussato gli angoli più spigolosi”.
Che cosa, invece, è mancato?
“Mi hanno sorpreso le omissioni del sindaco su alcuni aspetti importanti nella vita di una città”.
Qualche esempio?
“Rilevo la totale assenza di riferimenti a nodi come la viabilità, la sicurezza, il degrado, la pulizia della città. Non una parola. Credo invece che un sindaco debba anche sapere indicare i punti carenti, le pecchè della propria azione amministrativa”.
Di pulizia dei muri, in realtà, il sindaco parla.
“La sfiora appena. Il problema è che non basta parlare di muri. La sensazione è che la città sia sporca. Il contratto di servizio con Hera sarebbe un punto da rivedere, come il rapporto come le altre società partecipate”.
La sicurezza è peggiorata?
“E’ un’altra grande assenza nelle parole del sindaco. In questi anni siamo scesi nella qualità. So che a sinistra si rifiutano di legare sicurezza e degrado, mentre le cose sono legate a doppio filo. C’è poi il silenzio sull’immigrazione”.
Problema internazionale.
“Vero. Ma, per ragioni ideologiche, Bologna ha dato più di ciò che fosse giusto dare, fra hub e profusione di energie e soldi, Tutto per dimostrare un’accoglienza che, basta guardare in Montagnola, porta anche insicurezza e degrado”.