SANITA’ IMOLA. ATTIVAZIONE LABORATORIO UNICO, RITARDI NEI PRELIEVI DI SANGUE, BIGNAMI (FI): “UNA SITUAZIONE DA SUPERARE CON URGENZA”
I problemi relativi all’attuazione del Laboratorio unico metropolitano- scrive il consigliere- sembrano “mettere in dubbio l’efficacia e l’efficienza dell’integrazione tra le Aziende di Imola e Bologna”
Il consigliere Galeazzo Bignami (Forza Italia) ha rivolto un’interrogazione alla Giunta regionale per denunciare “i disservizi registrati all’Ausl di Imola, nelle ultime settimane, per i lunghi tempi di attesa per i prelievi di sangue”, ricordando che era stata la stessa azienda, a fine febbraio, a scusarsi ufficialmente per le attese di 25-30 giorni, impegnandosi a risolvere la situazione entro breve.
A monte dei ritardi sembra esserci- a parere del consigliere- l’attivazione del Laboratorio unico metropolitano (Lum) integrato con Bologna: in primo luogo, come riportato anche dalla stampa locale, la gara per l’aggiudicazione delle attrezzature uguali per tutte le strutture coinvolte ha visto il ricorso al Tar da parte della ditta esclusa dall’aggiudicazione, ma ci sarebbero anche problemi legati a “situazioni di incompatibilità informatica” ancora da risolvere. Criticità queste che avrebbero determinato- secondo quanto afferma Bignami- “un pesante rallentamento in un servizio strategico, come quello che riguarda i prelievi di sangue”.
Il consigliere, inoltre, riferendosi sempre ad articoli di stampa, evidenzia che il Laboratorio unico entrerà a regime a fine maggio-inizio giugno, con “personale ridotto” a Imola, mentre “le tecnologie e parte del personale saranno trasferiti giuridicamente all’Ausl di Bologna.
Insomma- ribadisce Bignami- un’operazione che sembra mettere in dubbio l’efficacia e l’efficienza dell’integrazione tra le aziende di Imola e Bologna.
L’esponente di Forza Italia chiede quindi alla Giunta di conoscere la situazione del personale che, eventualmente, dovrebbe essere trasferito giuridicamente all’Azienda di Bologna, quali siano i tempi per normalizzare i ritardi nei prelievi di sangue e se si ritenga che il Laboratorio unico metropolitano sia effettivamente una soluzione in grado di fornire un servizio tempestivo. Bignami chiede infine se l’Ausl di Imola sia in qualche modo “obbligata” a integrarsi con Bologna o possa ritenersi libera, per alcuni servizi, di scegliere l’integrazione con l’Area Vasta Romagna e in che modo la Regione intenda garantire medesime tempistiche nell’erogazione di una prestazione fondamentale come il prelievo di sangue nell’intero territorio regionale.