"La discarica di Imola deve essere gestita con un bando pubblico"
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da: Il Resto del Carlino 11 luglio 2017
VIA EMILIA, Porrettana e Galliera. Un tris di primi, voraci (di velocità) accessi alla città, ingressi e uscite a giornate di lavoro estenuanti. E lo stress è tra le principali cause dei sinistri, anche sulle provinciali e statali della provincia di Bologna. I numeri del triennio 2013-2015, non lusinghieri, incoronano proprio quelle tre strade: la via Emilia ha ‘collezionato’ 406 incidenti, con 6 morti e 607 feriti. Un gradino più in basso la Porrettana, con 395 incidenti, 10 morti e 610 feriti. Alle due statali fa seguito la provinciale Galliera, con 212 incidenti, 4 morti e 322 feriti.
Appena fuori dal podio altre due strade trafficatissime: la Montanara Imolese con 185 incidenti (3 morti, 281 feriti) e la Futa con 184 sinistri (7 decessi, 234 feriti). In totale, nel triennio gli incidenti sono stati 3.253, i morti 84 e gli incidenti 4.849. Dati eloquenti, che testimoniano una pericolosità delle nostre strade che resta allarmante, e che vengono fuori da un’interrogazione in Regione del capogruppo di Forza Italia, Galeazzo Bignami. «Mi colpisce la Porrettana, che presenta questo dato drammatico sulle morti – sottolinea Bignami . La strada necessita di ulteriori allargamenti, lo sosteniamo da tempo, e i numeri testimoniano che le misure adottate hanno avuto più una funzione sanzionatoria che preventiva. Si punta a fare cassa e occorrerebbe più prevenzione strutturale, rispetto a quella culturale che peraltro c’è».
BIGNAMI però chiede concretezza. «Ragioniamo su semafori intelligenti, per esempio, dove ci sono i centri abitati. Combattiamo quella frustrazione al volante, che porta a tentare sorpassi azzardati quando non si dovrebbe, soltanto perché magari ci si trova dietro qualcuno che va particolarmente piano. Per questo occorrono interventi strutturali. Si dà tanto valore alla vita umana, quel valore che non si può quantificare economicamente. Bene, allora qualsiasi intervento economico è giustificato». Al fianco di Bignami c’è Marta Evangelisti, consigliere in Città Metropolitana per ‘Uniti per l’alternativa’. «Con un emendamento siamo riusciti a far inserire nelle linee programmatiche della Città Metropolitana anche la realizzazione della bretella Reno–Setta – spiega la consigliera –. Una soddisfazione per noi, ora aspettiamo le risultanze dello studio di fattibilità effettuato dai tecnici di Palazzo Malvezzi». Anche il sindaco metropolitano, Virginio Merola, si era detto disponibile a parlarne già un anno fa alla Rocchetta Mattei. Con uno studio di fattibilità positivo, dopo il passaggio obbligato tra enti – soprattutto Anas e Regione – si potrebbe andare a cantieri nel 2018. «Visto un tasso di incidentalità così elevato nella nostra provincia – aggiunge la consigliera Evangelisti – a maggior ragione quel progetto, in ballo da tempo, ha senso e si rende oggi necessario».
Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.