BIGNAMI: «MEROLA FAREBBE BENE A DIMETTERSI NON HA FORZA NÉ AUTOREVOLEZZA»
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SI DICE «senza parole» per l'improvviso stop al Passante Nord decretato da Virginio Merola e di nove sindaci della Città metropolitana. Galeazzo Bignami, capogruppo in Regione e candidato sindaco di Forza Italia, ancora non ci crede: «Siamo ben oltre la polemica politica — afferma —. Questa decisione sancisce l'incapacità strutturale di una classe dirigente».
Il Passante non serve più.
«Per dodici anni, fino a martedì, l'hanno decantato come strategico, imprescindibile. Ora, con un tratto di penna, lo cancellano».
Lo bocciano sindaci di Comuni interessati al passaggio dell'opera. Non ne hanno diritto?
«Non sono mai stato innamorato del progetto, ma qui siamo prigionieri di due logiche».
Quali?
«Il tipico atteggiamento di chi dice non nel mio giardino'. E una classe politica, di amministratori, che sa guardare solo al proprio orticello. Ma qui, invece, c'è un interesse pubblico che deve prevalere».
Perché, a suo parere?
«Per paura di perdere cinque voti oggi, bocciano opere ormai ineludibili. Manca un ragionamento di prospettiva. Ha ragione Fabio Roversi-Monaco quando dice che qui manca un'idea di città».
Pensa a una strategia del sindaco, in prospettiva elettorale?
«Strategia? Mah... Dico solo che sulle scelte strategiche per la città, Merola è senza bussola. Non è all'altezza».
È però pronto al secondo mandato.
«Io credo che, invece, dovrebbe dimettersi».
Addirittura.
SANITÀ BOLOGNA. INTERROGAZIONE BIGNAMI (FI) SULL’ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA EMERGENZA-URGENZA
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- Scritto da Galeazzo Bignami
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9 novembre 2015 - Galeazzo Bignami (Fi) rivolge una interrogazione alla Giunta a proposito del sistema di emergenza pre-ospedaliero, formato dalla Centrale operativa 118 e dalle strutture adibite a soccorso e trasporto dei pazienti (Postazione territoriale 118, Punti di primo intervento, Unità operative mobili).
Il consigliere richiama le due necessità che il sistema emergenza-urgenza deve perseguire: “Affidabilità nelle scelte operative per fare intervenire il mezzo più idoneo nel più breve tempo possibile nel luogo dell’evento e di trasportare il paziente all’ospedale più adeguato”; e “realizzazione di un progetto di copertura territoriale attraverso una razionale dislocazione dei mezzi sanitari di emergenza–urgenza”. Al fine di ottenere una razionale dislocazione dei mezzi, aggiunge Bignami, occorre considerare il tipo di area interessata (rurale, montana, urbana, extraurbana), i problemi di viabilità, i fattori climatici, i flussi turistici, eccetera. Il punto fondamentale che dovrebbe orientare la dislocazione dei mezzi di soccorso è costituito dai tempi medi di arrivo dal momento dell’invio da parte della Centrale operativa; le linee guida della Conferenza Stato Regioni del 1996, definiscono i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso in emergenza in 8 minuti in area urbana e 20 minuti in area extraurbana.