PRIVACY & COOKIES POLICY

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Blog

PONTE SUL PO, BIGNAMI (FI) INTERROGA IL MINISTERO. COSA SI INTENDE FARE PER RIDURRE I DISAGI?

I lavori di ristrutturazione del ponte sul Po tra Santa Maria Maddalena e Pontelagoscuro sono al centro di una interrogazione parlamentare presentata dall’On. Galeazzo Bignami al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il deputato di Forza Italia, nel suo atto ispettivo, porta all’attenzione del Ministero le numerose preoccupazioni e perplessità che ancora permangono relativamente allo svolgimento dei lavori e, in particolare, “per le mancate risposte dell’ANAS a indicazioni e sollecitazioni arrivate dai Comuni stessi”.

Nelle settimane scorse la stampa locale ha riportato anche le evidenti preoccupazioni di cittadini, pendolari, titolari di attività, imprese e associazioni di categoria che temono importanti ripercussioni per il tessuto commerciale dovute alla prolungata presenza del maxi cantiere sul ponte.

“A oggi sembra si sia optato per la chiusura completa del ponte al traffico veicolare – spiega Bignami -. E i disagi per cittadini e per migliaia di pendolari che si spostano per motivi di lavoro, di studio, di salute, saranno inevitabili. Intendiamo sapere quali iniziative siano state adottate per ridurre quanto più possibile tali disagi e se criteri e modalità di esecuzione dei lavori siano stati concordati con gli enti coinvolti venendo incontro alle richieste degli amministratori locali e del territorio”.

“Tra le richieste avanzate dagli enti locali – spiega Bignami - la possibilità di consentire il transito gratuito in Autostrada nel tratto che attraversa il ponte sulla A13, individuato quale strada alternativa durante la presenza del cantiere,  e l’istituzione di turni lavorativi anche notturni in modo da poter completare l’opera nel più breve tempo”. Nelle ultime settimane inoltre è stata puntata l’attenzione anche sui costi sociali aggiuntivi che deriveranno dalla prolungata presenza del cantiere in particolare in relazione alle deviazioni che il trasporto pubblico dovrà effettuare per tutto il periodo dei lavori. Costi che, secondo una stima, potrebbero aggirarsi intorno ai 150mila euro nel periodo estivo.

“Anche in tal caso ANAS deve chiarire se intenda assumere a proprio carico tali costi aggiuntivi – prosegue Bignami -. Abbiamo inoltre chiesto se siano state previste forme di agevolazione o di esonero dal pagamento del pedaggio per coloro che saranno costretti a utilizzare il tratto autostradale alternativo al ponte per la durata del cantiere e se si siano previste anche iniziative di potenziamento del servizio ferroviario”.

Leggi tutto...

Valsamoggia, osservatorio fusioni "solo un grande flop"

“Un libro dei sogni quello scritto dal sindaco di Valsamoggia nel quale non esistono criticità, dubbi, problematiche derivanti dalla fusione. Una visione assolutamente parziale che non fotografa minimamente la realtà”. Così il capogruppo regionale di FI interviene sulle dichiarazioni di Ruscigno, definite “eccessivamente entusiastiche” sul bilancio previsionale 2018-2020 del Comune di Valsamoggia.

“In realtà – dice Bignami – si tratta di un bilancio senza nessun carattere di positiva straordinarietà. La tassazione per i cittadini continua a rimanere invariata quando la promessa era stata quella di una progressiva diminuzione, i famosi 20 milioni di investimenti vengono riproposti nel piano di anno in anno, aumentano i proventi da sanzioni e calano i trasferimenti all’azienda che si occupa di servizi sociali”. “Ma soprattutto – chiede Bignami – siamo proprio sicuri che questa fusione abbia portato tutti questi benefici e che la popolazione sia contenta?”

“A oggi, infatti, l’Osservatorio regionale sulle fusioni risulta essere solo un grande flop – tuona il consigliere -. Qualche documento, pochi dati numerici, messi a disposizione dai sindaci pro fusione. Nessuna nota negativa, nessuna indagine dell’impatto sulla tassazione nel post fusione, nessun sondaggio tra la popolazione sulla percezione della qualità dei servizi”.

I documenti messi a disposizione per il famoso monitoraggio che avrebbe dovuto evidenziare anche criticità e lacune in Valsamoggia a seguito della fusione? “Una scheda informativa del sindaco, una rendicontazione dei contributi 2015, una relazione sui contributi 2016, il regolamento sui municipi – che tra l’altro non sono mai decollati -, una guida ai servizi e agli sportelli per i cittadini. E questo dovrebbe servire per operare una valutazione obiettiva degli effetti della fusione?”

Di tutto questo Bignami intende chiedere conto alla Regione con una dettagliata interrogazione alla Giunta. “Vogliamo sapere in che modo si intenda garantire un reale funzionamento di tale Osservatorio – dice Bignami – e se si intenda, ad esempio, iniziare ad acquisire anche contributi critici come  quelli dei gruppi consiliari di opposizione o dei comitati territoriali”.

Bignami chiede inoltre alla Giunta “se si intenda, in maniera terza e imparziale, indagare la percezione della qualità dei servizi nel Comune di Valsamoggia a seguito della fusione e, in particolare, nei territori degli ex Comuni nei quali prevalse il ‘no’ al referendum per valutare, a distanza di cinque anni, se la contrarietà alla fusione si sia rafforzata o si sia affievolita” e infine “se si intenda indagare il “peso” nei bilanci comunali dei Comuni nati a seguito di fusione dei contributi statali e regionali e provare a redigere, in maniera autonoma e imparziale, simulazioni sulla tenuta della macchina amministrativa all’esaurirsi di tali risorse”.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

Altre informazioni

Offcanvas Module

Our themes are built on a responsive framework, which gives them a friendly, adaptive layout