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Spaccio in Montagnola, Bignami chiede presidio fisso dell'Esercito

Sollecitare il Ministero dell’Interno per ottenere un presidio dell’esercito H24 nella zona della Montagnola e in altre zone analogamente critiche della Città di Bologna. Lo chiede Galeazzo Bignami con una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dopo il caso dell'aggressione alla troupe di Striscia la Notizia.

Con il medesimo atto ispettivo Bignami chiede anche di sapere quanti siano, a oggi, i soggetti individuati, fermati o indiziati per reati di spaccio in Montagnola e più in generale nella Città di Bologna e quanti di questi siano stranieri. Il capogruppo di FI chiede anche di sapere su quanti di questi gravino provvedimenti di espulsione e se siano stati allontanati dalla Città anche facendo ricorso al foglio di via. 

"Anche in questa situazione - scrive Bignami - si è evidenziato il fatto che molti dei soggetti fermati erano già conosciuti alle Forze dell’Ordine e avevano precedenti di varia natura: pertanto ci si chiede per quale motivo, nonostante gli sforzi profusi dalle Forze dell’Ordine, che individuano, fermano e arrestano queste persone anche più volte, non si riesca a trovare una soluzione definitiva per debellare il fenomeno dello spaccio in Montagnola".

Più in specifico, Bignami chiede se “per le persone individuate come presunte responsabili dell’aggressione alla troupe di Striscia, siano stati emessi provvedimenti di espulsione o di allontanamento dalla città o dalla struttura di accoglienza” (è stato infatti fermato anche un gambiano che dimorerebbe presso una coop sociale onlus).

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Sanità: "Partorire nell'Alto Reno Terme è sempre più difficile"

Sempre più di frequente le donne gravide a termine, che provengono dalla zona dell’Alto Reno Terme e visitate per problemi legati a inizio contrazioni al PS Ostetrico del Maggiore, vengono dimesse a domicilio per poi, a poche ore di distanza, dover ritornare per il parto presso l’Ospedale Maggiore. 
Una situazione che costringe le gestanti a ripercorrere  60-70 Km di strada non certo pianeggiante, con tutti i conseguenti rischi connessi alla viabilità in termini di sicurezza, per fare rientro alla propria abitazione, salvo ritornare, spesso (come dimostrano i dati) a meno di 24 ore di distanza, al presidio Ospedaliero del Maggiore, per poter partorire, ripercorrendo la stessa strada.
E’ quanto segnala il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami anche a seguito della missiva inviata in data 16 ottobre alla Direzione generale e sanitaria della Ausl di Bologna, al Servizio di medicina Legale e Gestione del rischio Ausl di Bologna, al Sindaco della Città Metropolitana, ai Sindaci dell’Alto Reno Terme, all’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bologna, ai Medici dell’Emergenza Territoriale, a firma della sigla sindacale SNAMI nella persona del Presidente e della Responsabile di settore.
Il medesimo atto ispettivo è stato presentato anche nel Comune di Alto Reno Terme e in Città metropolitana a firma di Marta Evangelisti (consigliera di “Adesso Alto Reno Terme” che siede anche in Città metropolitana”. 
“In questa sede – spiegano i consiglieri - non si intende entrare nel merito dei criteri clinici di dimissioni, volendo invece porre l’attenzione su quello che gli stessi medici hanno reputato essere un inappropriato criterio logistico di dimissione”. “Tali pratiche inoltre – si legge nell’atto ispettivo -  comportano sempre più frequentemente l’attivazione last minute del servizio di emergenza territoriale, il quale, visti i tempi, le distanze, le percorrenze, le condizioni climatiche, costringono l’unica automedica presente sul territorio a frequenti accompagnamenti, comportanti la totale scopertura della intera area territoriale per le altre emergenze. Numerosi ad oggi sono già stati i casi di parti precipitosi e di bambini nati in ambulanza lungo la strada Porrettana”.
Nelle rispettive sedi di competenza i consiglieri chiedono dunque verifiche su tale situazione e in che modo ci si intenda attivare per ripristinare e incentivare l’uso di tutti gli strumenti organizzativi atti a limitare tali episodi.
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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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