STRADA CITTA’ CASTELLI E CILIEGI. DALLA REGIONE NESSUN CONTROLLO. E ALLORA, CHI CONTROLLA QUESTI ORGANISMI?
- Pubblicato in Regione Emilia-Romagna
Non è certo una situazione florida quella delineata dall’Assessorato regionale all’Agricoltura sulle note vicende della Strada dei vini e dei sapori “Città castelli ciliegi”, ubicata a Zola Predosa e che si occupava della organizzazione e promozione turistica di grandi e piccoli eventi enogastronomici, sagre e feste nella zona collinare tra Modena e Bologna.
E così dalla Regione veniamo a sapere che nel 2015 si procedette a una prima verifica presso le 15 Strade attive e che, a tale verifica, la Strada “Città Castelli Ciliegi” non ha mai partecipato né ha provveduto a giustificare la propria assenza e che le ultime notizie dirette su questa struttura “risalgono al 2016”. Con una determina dirigenziale del 25 febbraio 2015 inoltre la Regione ha disposto la revoca del contributo concesso sulla misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche” del Programma regionale di Sviluppo rurale 2007 – 2013 disponendo, contestualmente, l’escussione della garanzia fideiussoria pari a 45.000 euro.
Appare comunque alquanto singolare che, in presenza di un contributo regionale di 253mila euro da parte della Regione dal 2001 al 2011 non esistano meccanismi efficaci di controllo su quello che poi accade a questi organismi e che l’ente regionale non abbia alcun potere nemmeno sulla sollecitazione rispetto a una maggiore trasparenza nei bilanci e nella gestione.
Una vicenda certamente poco felice che mette in luce tutta la precarietà di un sistema di finanziamenti a soggetti che, al termine del percorso di erogazione del contributo, non sono più soggetti a quelle modalità di controllo che pure dovrebbero essere previste in capo all’ente (Regione) formalmente erogatore del finanziamento.
Soggetti che, come nel caso della Strada Città Castelli Ciliegi diventano assolutamente autoreferenziali e sfuggono alle normali regole in fatto di trasparenza.
Spiace anche constatare che i Comun interessati hanno probabilmente temporeggiato sul da farsi giungendo così a una situazione di non ritorno.
E’ chiaro che in questa fase occorre aprire una doverosa riflessione sugli strumenti normativi da mettere in campo per fare in modo che i bilanci dei soggetti nati sulla spinta di contributi pubblici diventino trasparenti e soggetti a controllo così come le nomine di chi amministra questi organismi.
Galeazzo Bignami - capogruppo regionale Forza Italia
Erika Seta - capogruppo FI Casalecchio