PRIVACY & COOKIES POLICY

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Stampa

Migranti: "Sostituire quote di accoglienza con quote di rimpatrio"

“In queste ore il tema dello sbarco di migranti sul nostro territorio è più che mai di attualità e serve una decisa inversione di rotta sulla gestione dei flussi migratori. Tra gli obiettivi strategici del FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) vi sono anche le misure di rimpatrio. Basterebbe rendere prioritarie queste misure in luogo dell’accoglienza sul nostro territorio che, per singolo migrante, si protrae anche per oltre due anni”.


A intervenire sul tema è il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami che pone, al centro della riflessione, le ingenti somme destinate all’accoglienza “mentre per i rimpatri la quota dei fondi FAMI destinati è minima – prosegue Bignami -. Nel programma nazionale FAMI 2017 si legge che, dal 2008 al 2013, sono stati realizzati 3200 rimpatri volontari assistiti. Numeri troppo esigui. Vorremmo che si chiarisse quanti ne sono stati rimpatriati davvero, con un monitoraggio preciso, dal 2014 a oggi”.
Bignami cita uno dei recenti avvisi emessi dal Ministero dell’Interno nel 2017 che prevedeva lo stanziamento di 12.800.000 euro per il rimpatrio di 3200 persone. “Ovvio che continuiamo a restare critici nei confronti della gestione del fenomeno – prosegue Bignami -. Ma rimpatriare i migranti è più sostenibile dell’accoglienza. Pensiamo, per esempio, che la spesa preventivata dalla sola Città metropolitana di Bologna, per un anno e mezzo di accoglienza per poco più di 1000 persone, è pari a 50.000.000 di euro”.


“Pur essendo disponibili bandi per i rimpatri, risulta che diverse Regioni non abbiano mai nemmeno partecipato agli stessi preferendo di gran lunga i bandi che stanziano risorse per l’accoglienza dei migranti sul territorio, che vengono così ospitati anche diversi anni nelle strutture di accoglienza – aggiunge il deputato azzurro -. Noi chiediamo che i fondi FAMI vengano destinati per l’80% alle misure di rimpatrio e solo per il 20% all’accoglienza. E’ inoltre necessario prevedere che ogni Regione raggiunga ogni anno l’obiettivo di una quota di rimpatri prefissata con l’intento di mutare gradualmente, nei prossimi anni, l’approccio al fenomeno migratorio che potrà così essere prioritariamente legato al concetto di 'quote di rimpatrio' in luogo delle attuali 'quote di accoglienza'. Ho intenzione di mettere nero su bianco questa proposta, magari con un emendamento alla legge di bilancio”.

Leggi tutto...

Migranti. Proposta FI: patto di responsabilità fra Regione, richiedenti asilo e strutture ospitanti

I consiglieri Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi chiedono l’istituzione di un Patto di accoglienza, “strumento fondamentale con il quale il gestore della struttura ospitante e i migranti si impegnano reciprocamente al rispetto della convivenza civile e per il perseguimento dell’integrazione”

Rivedere l’attuale legge regionale sull’accoglienza dei cittadini stranieri immigrati, istituendo un patto di responsabilità fra migranti, gestori dell’accoglienza e Regione che preveda anche i casi in cui il diritto d’asilo può essere revocato. E’ quanto propongono con un progetto di legge Galeazzo Bignami (primo firmatario) e Enrico Aimi (Fi).

I consiglieri forzisti chiedono che all’interno della Legge Regionale 24 marzo 2004, n. 5 sia introdotto l’articolo 3 bis, denominato ‘Patto di accoglienza’. Questo patto, spiegano i consiglieri, prevede che i migranti si impegnino in una permanenza attiva e partecipativa rispettando le regole della struttura e della legge italiana.

"In tutta Italia e anche nella nostra Regione - si legge nella relazione introduttiva al progetto di legge - non si può, infatti, non tenere conto anche del rilevante costo sociale determinato dalla presenza di quei migranti che, in più di una occasione, sono stati sorpresi in attività illegali quali, tra l’altro, lo spaccio di droga. E d’altro canto, ferme restando le competenze delle Autorità preposte in tema di sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico, una riflessione va indubbiamente aperta anche sulla responsabilizzazione dei soggetti gestori dell’accoglienza che dovrebbero essere in grado di vigilare con puntualità sulle attività svolte dagli ospiti delle strutture ed essere tenuti a segnalare prontamente episodi di illegalità che coinvolgano gli ospiti stessi. Tutti aspetti che possono trovare la loro giusta e imprescindibile collocazione all’interno del Patto di accoglienza, promosso dalla Regione e sottoscritto tra soggetti gestori, migranti e enti locali interessati". 

Tra gli obblighi a carico del gestore vengono introdotti, con il progetto di legge, quelli relativi alla comunicazione tempestiva alla Prefettura competente delle violazioni del Patto da parte dei beneficiari, alla vigilanza sulle attività svolte dai titolari del diritto di accoglienza e alla rendicontazione mensile degli interventi per gli ospiti.

Alla Regione Emilia-Romagna viene inoltre attribuito un ruolo di raccordo con le Prefetture territoriali per la verifica del rispetto del Patto e di monitoraggio, acquisendo i dati sugli allontanamenti degli ospiti dalle strutture, sulle violazioni delle norme del Patto e sulle espulsioni dal territorio regionale.

Leggi tutto...

Sicurezza. Richiedenti asilo a Ozzano, Bignami: "chiudere la struttura che li ospita"

L’accoglienza dei richiedenti asilo che alloggiano in un immobile di Ozzano (Bologna) finisce nel mirino di Galeazzo Bignami (Fi). Il consigliere ricorda le promesse delle istituzioni: “si tratta di una situazione di straordinaria emergenza destinata a cessare il 30 ottobre 2017” e “la struttura in cui saranno ospitati i migranti sarà sottoposta a controllo h24 da parte delle forze dell’ordine”.

Secondo Bignami, però, “non solo l’immobile risulta ancora utilizzato per accogliere richiedenti asilo, ma non risulta nessuna diminuzione degli ospiti della struttura”. In più “non si hanno notizie sull’effettiva chiusura, né risulta attivo alcun servizio di controllo h24”. Al massimo, secondo il consigliere, ci si limita ad “alcuni passaggi occasionali dei mezzi delle forze dell’ordine davanti all’immobile”.

Per questo, il consigliere chiede alla Giunta regionale “per quale motivo non si sia proceduto alla chiusura della struttura il 30 ottobre, se gli ospiti attualmente nella struttura siano gli stessi collocati lì all’inizio, quando si è scelto di destinare l’immobile a quella funzione”. Domanda, inoltre, “se non si ritenga opportuno sollecitare la chiusura della struttura, rispettando gli impegni presi dalle istituzioni, e se non si ritenga opportuno spiegare alla cittadinanza per quale motivo una soluzione prospettata come temporanea si stia invece rivelando tutt’altro che tale”.

Leggi tutto...

Bignami: "Fare chiarezza sul flusso dei migranti"

da: Il Resto del Carlino 17 agosto 2017

«Già 8716 allontanamenti e rinunce»

IL CONSIGLIERE regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami, attraverso un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, fa il punto sui nodi dell'accoglienza, chiedendo in particolare cosa accada dopo gli allontanamenti o le rinunce e su come venga monitorato il flusso dei migranti. Dal 20 luglio 2014, data di apertura dell'hub di via Mattei, a oggi, sono 4.239 i richiedenti asilo che si sono volontariamente allontanati dalla struttura a fronte dei 30.046 arrivati, mentre altri 4.477 Stato e solo nel 2017 gli allontanamenti volontari sono stati 820 e le rinunce all'accoglienza 392».

NASCE da questi dati, dunque, la richiesta di conoscere se gli allontanamenti volontari siano monitorati, e con quali dinamiche, e quali siano le modalità di rinuncia dell'accoglienza. L'interrogazione sollevata da Bignami insiste soprattutto sul futuro dei richiedenti asilo e sui percorsi che intraprendono una volta fuoriusciti dall'hub, chiedendo se eventualmente vengano rimpatriati o se ci sia l'obbligo a loro carico di dichiarare la propria presenza sul territorio bolognese, di un altro comune o, eventualmente, di un altro Stato.

«LA COSA più grave — sottolinea Bignami — è che quando questi soggetti escono dal percorso di accoglienza non è detto che lascino anche i confini italiani, semplicemente se ne perdono totalmente le tracce e il controllo».

Leggi tutto...

Migranti, esposto sulle cooperative. "Controllare i requisiti dei mediatori"

Da: Il Resto del Carlino 1 settembre 2017
 
DALLA frase choc di un sedicente mediatore culturale sullo stupro di Rimini a un’inchiesta ad ampio raggio sui requisiti dei mediatori culturali delle coop che operano nell’accoglienza dei richiedenti asilo.
Lo chiede il consigliere regionale di Forza Italia, Galeazzo Bignami che, dopo le polemiche sollevate in questi giorni dal post di un dipendente (sospeso) della coop Lai- Momo, ha depositato ieri un esposto alla Guardia di finanza. Nel mirino non è finita direttamente la cooperativa sociale di Sasso Marconi, impegnata in oltre trenta centri per l’accoglienza di migranti, quanto tutto il settore che nel Bolognese si occupa dell’accoglienza e, soprattutto, le qualifiche del personale impiegato a tali scopi.
L’ASP, nei giorni scorsi, ha chiesto documentazione integrativa a Lai-Momo, in quanto partecipante al bando Sprar metropolitano.
Documentazione che la coop ha annunciato avrebbe consegnato ieri. E lo stesso ha anticipato, sempre ieri sul Carlino, il prefetto per quanto concerne le gare gestite da Palazzo Caprara. Su tutti i partecipanti a quei bandi, però, Bignami chiede alla Finanza una verifica.
Perché proprio i capitolati di quelle gare prevedono esplicitamente che i gestori eroghino servizi di mediazione linguistico-culturale, definendo i monte-orari per tutti i servizi richiesti e personale con la «necessaria qualificazione professionale per l’espletamento di tutti i servizi oggetto del capitolato», recita ad esempio l’ultima gara della prefettura per l’accoglienza in strutture in provincia dal 1° maggio fino a fine anno. In più, il gestore deve «comunicare alla prefettura le generalità del personale impiegato, le qualifiche professionali e le mansioni di cui sono incaricati» entro dieci giorni dall’inizio dell’attività.
«Ai sensi della normativa vigente – ricorda il consigliere nell’esposto – la figura del mediatore culturale conosce due livelli di disciplina legislativa, rispettivamente di livello nazionale e regionale». E proprio la Regione è intervenuta a più riprese a disciplinare la professione (nel 2004 nel 2009), istituendo un’apposita qualifica e corsi per ottenerla a cui si accede con esperienze maturate nel settore.
NEI giorni scorsi la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini aveva dichiarato che «le cooperative non sono obbligate a far fare questi corsi di formazione perché non è prevista a livello nazionale la regolazione della competenza», ma per Bignami le cose non stanno così. «Una delibera di giunta disciplina la figura e i bandi stessi richiamano nei requisiti una qualifica professionale – dice l’esponente di Forza Italia –. Va, invece, dato atto al prefetto di stare cercando di mettere ordine a questa situazione». 
Leggi tutto...

Abbonamento gratuito ai migranti, triplicato ai disabili

Tra i benefici riconosciuti dalle pubbliche amministrazioni ai cosiddetti profughi, uno ci sembra particolarmente ingiusto: ormai da diversi anni molti Comuni italiani pagano integralmente ai migranti l'abbonamento del bus. Il comune di Bologna ha pagato nel 2015 oltre 99mila euro per 682 abbonamenti mentre nel 2016 è arrivato a pagare 121mila euro per 826 abbonamenti. Intanto l'abbonamento per i disabili è addirittura triplicato. Ritenete che tutto questo sia giusto? Ascoltate questa storia...

 

Leggi tutto...

FERMIAMO LA FOLLIA DELLO IUS SOLI! SCRIVI AI PARLAMENTARI CHE VOGLIONO APPROVARLO!

di Galeazzo Bignami

Dopo la sconfitta elettorale, Matteo Renzi ha dichiarato che lo Ius Soli va approvato ad ogni costo.

Per noi concedere la cittadinanza italiana ai figli di clandestini nati in Italia è inaccettabile: equivale a attirare centinaia di migliaia di disperati che avranno come unico obiettivo quello di avere figli sul territorio italiano per poi ottenere, mediante il ricongiungimento, il diritto a rimanere anche loro in Italia con effetti irreversibili, perché una volta ottenuta la cittadinanza, non si può togliere!

 

Non si tratta quindi solo di svendere i nostri Valori e la nostra Identità, ma anche di garantire la tenuta del nostro sistema nazionale. Chi vuole essere cittadino italiano ha già tutti gli strumenti per farlo. E a chi non lo è non viene precluso nessun servizio e non viene negato nessun diritto… anzi.Per questo Vi chiedo di aiutarmi a convincere i parlamentari dell’Emilia Romagna che vogliono votare a favore dello ius soli a ripensarci bloccando questa proposta sciagurata:rivolgetevi a queste persone per manifestare il Vostro dissenso con toni civili ed educati propri della nostra democrazia. Affinché tutti siano consapevoli dei rischi irreversibili che si corrono.

SENATO

PD – Josefa Idem Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Claudio Broglia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Giorgio Pagliari Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Francesca Puglisi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Maria Teresa Bertuzzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Giancarlo Sangalli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Stefano Vaccari Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Leana Pignedoli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Sergio Lo Giudice Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD – Stefano Collina Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

MDP - Maria Cecilia Guerra Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

MDP - Maurizio Migliavacca Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AP  -  Luigi Marino Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AP   - Bianconi Laura Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

CAMERA

AP          Mottola Giovanni Carlo Francesco Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AP          Pizzolante Sergio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

MDP        Carlo Galli   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

MDP        Ferrara Francesco Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Anzaldi Michele    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Arlotti   Tiziano  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Baruffi  Davide  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Bergonzi Marco  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Boldrini Paola    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Bolognesi Paolo    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Bratti     Alessandro  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          De Maria  Andrea Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          De Micheli  Paola     Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Di Maio Marco  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Fabbri   Marilena             Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Franceschini  Dario     Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Gandolfi   Paolo    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Ghizzoni  Manuela             Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Incerti   Antonella            Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Iori         Vanna   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Lattuca Enzo      Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Lenzi     Donata Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Maestri  Patrizia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Marchi  Maino   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Montroni  Daniele   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Pagani  Alberto   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Pini    Giuditta   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Richetti    Matteo    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Romanini   Giuseppe   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Tinagli   Irene    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PD          Zampa  Sandra  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SI           Maestri   Andrea Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SI           Paglia  Giovanni  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Leggi tutto...

Requisizione di un immobile a Ozzano per accogliere profughi. "La giunta riferisca in Aula"

“Preoccupante l’episodio relativo alla requisizione di un immobile privato a Ozzano per ospitare sedicenti profughi, che segna decisamente una sorta di “spartiacque” nelle modalità di questa finta accoglienza che da anni contestiamo. Adesso la vicepresidente venga a riferire in aula su cosa sta realmente accadendo in Regione”.

Così il presidente del Gruppo FI in Assemblea Legislativa, Galeazzo Bignami, punta il dito sul “caso” Ozzano. “Ci sembra di capire, dalle dichiarazioni odierne, che la vicepresidente regionale sappia più di quanto immaginiamo – prosegue il consigliere -. Alle nostre interrogazioni spesso viene risposto che la competenza è in capo alle Prefetture e si tende a glissare, poi invece la Gualmini comunica alla stampa di essere a conoscenza del fatto che si stava ‘lavorando’ su Ozzano per individuare immobili preposti all’accoglienza e che ci sono Comuni già pesantemente provati. Anche in questi casi, alle nostre interrogazioni relative a comunità, anche molto piccole, costrette ad accogliere senza nessun tipo di informazione preventiva, ci viene detto sempre che è tutto a posto e che c'è massima condivisione con i territori. Oltre che comunicare con i giornali, sarebbe pertanto opportuno che venisse a riferire in aula. E proprio a tale scopo presenteremo una interrogazione a risposta immediata”.

“Non solo l’emergenza non è terminata ma anzi la situazione è addirittura peggiorata: senza voler fare allarmismi, siamo preoccupati dal fatto che la requisizione a Ozzano potrebbe aprire la strada ad altri provvedimenti di questo tipo. E ciò in quei Comuni della Città Metropolitana ai quali era stato assicurato che, con l’adesione alla rete SPRAR, ci si sarebbe messi in qualche modo “al riparo” da interventi emergenziali”, afferma Bignami.

“E’ evidente ormai che non è così e che non si sta nemmeno tentando di arginare l’emergenza. Che cosa accadrà quando tutti i Comuni avranno raggiunto la quota di accoglienza? E perché, se effettivamente ci sono Comuni soprasoglia già provati, si continuano a inviare nuovi profughi nei comuni sottosoglia invece, per esempio, di redistribuire quelli che già ci sono? Perché è chiaro che la famosa “sottosoglia” è solo una scusa, perché quando i Comuni avranno esaurito la quota, qualcuno all’ANCI negozierà con il Ministero una nuova quota (da 2,5 ogni mille abitanti sarebbe già passata a 3) e allora i Comuni saranno messi nuovamente in condizione di assorbire altri presunti profughi. Presunti, lo ribadiamo, perché quelli che ricevono lo status di rifugiato sono appena il 5%”.

Leggi tutto...

Babysitter gratis ai migranti (tanto paghiamo noi) - GUARDA IL VIDEO

Lo sapevate che coi soldi delle nostre tasse paghiamo anche le babysitter ai migranti?
Le babysitter, avete capito bene.
E noi ai lavoratori italiani. Ai migranti.
18,50 € l’ora.
Lo hanno deciso Regione Emilia Romagna e Ministero dell’Interno con due bandi di poche settimane fa che potrete vedere nel video.
Poi come fa uno a non arrabbiarsi.
Questi vengono in Italia violando le nostre leggi, imponendoci i propri costumi, delinquendo sempre più e noi gli paghiamo vitto, alloggio e pure la babysitter.
Non solo.
La babysitter (che deve essere laureata…) è pagata per i minori dei migranti che vanno ai corsi di italiano, anche questi gratis per loro visto che sono pagati coi soldi nostri (45 € l’ora per insegnante).
Il tutto grazie ad un fondo di 330.000.000 (milioni!) di euro. Tutti soldi nostri.
Però poi ci dicono che devono tagliare la sanità, i trasporti, i servizi perché non ci sono i soldi… Però i soldi per la babysitter ai migranti li trovano.
E questo non è razzismo. E’ buon senso.
La verità? E’ che ci sono troppi interessi economici che girano. Questo è un business. Un esempio? Ascoltate il video fino alla fine. Per me qualcuno non dormirà tranquillo se lo sente…

 

 

Leggi tutto...

MIGRANTI. BIGNAMI (FI): LA GIUNTA SOLLECITI IL RIMPATRIO DI CHI NON OTTIENE ALCUNO STATUS DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

“La Regione Emilia-Romagna solleciti il Governo a rimpatriare coloro che non ottengono né lo status di rifugiato, né la protezione sussidiaria e umanitaria”.

E’ una delle richieste rivolte da Galeazzo Bignami (Fi) alla Giunta in un’interrogazione dove torna a evidenziare le “criticità legate all’insostenibilità sociale e economica dell’accoglienza di presunti profughi imposta alle nostre comunità locali”.

Il consigliere riferisce che, secondo i dati della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema dell’accoglienza, il 57% dei migranti che fanno richiesta di asilo non ottiene alcuno status di protezione internazionale (al 28 ottobre 2016 erano 43.898 persone a non aver avuto riconoscimenti), mentre solo il 5% effettivamente ottiene lo status di rifugiato politico (alla stessa data, 3.952 persone)”.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, Bignami segnala che, sempre “al 28 ottobre 2016, secondo la Commissione territoriale di Bologna, i richiedenti asilo erano 5.433, il totale dei casi ancora pendenti 6.129; mentre per la Commissione territoriale di Bologna/Forlì, i richiedenti asilo risultavano 2.320 e i casi pendenti 1.385”.

Dal primo gennaio al 28 ottobre 2016, inoltre, – scrive – la Commissione territoriale di Bologna ha esaminato 2.830 casi, di cui 130 (5%) con esito di riconoscimento dello status di rifugiato e 1175 (42%) senza riconoscimento alcuno, mentre la Commissione territoriale di Bologna/Forlì, nello stesso periodo, ha esaminato 2.317 casi di cui 106 (5%) con esito di riconoscimento dello status di rifugiato e 1148 (50%) senza riconoscimento.

“È innegabile – commenta l’esponente di Fi – che la maggior parte delle persone che sbarca sulle nostre coste non ottiene alcun tipo di protezione internazionale, quindi un’applicazione efficace delle politiche di rimpatrio e un monitoraggio costante della loro effettiva attuazione rappresentano uno dei rimedi per arginare l’arrivo incontrollato di presunti profughi”.

Da queste constatazioni, una serie di domande: quale sia l’iter seguito quando i migranti non ottengono alcun riconoscimento di protezione internazionale, anche dopo aver esperito tutte le alternative possibili in fatto di ricorsi, e se, in questo caso, siano allontanati dalle strutture di accoglienza o, al contrario, ne rimangano ospiti e, in entrambi i casi, in quali numeri. Il consigliere chiede quindi quale sia il percorso seguito per i pochi migranti che effettivamente ottengono lo status di rifugiato e quanti siano i migranti ospiti di strutture in Emilia-Romagna che, dal 2014 a oggi, non hanno ottenuto il riconoscimento di protezione internazionale, hanno fatto ricorso e sono ancora in attesa di pronuncia definitiva.

Bignami vuole inoltre conoscere quanti migranti, accolti in strutture del territorio regionale, abbiano esperito, dal 2014 a oggi, tutte le vie legali consentite (ricorsi) senza aver ottenuto lo status di protezione internazionale e quanti siano stati i rimpatri eseguiti dal territorio emiliano-romagnolo sempre dal 2014.

Il consigliere, infine, sollecita la Giunta a richiedere i dati alle Prefetture, nel caso in cui non ne disponga, in modo da avere un quadro dettagliato della situazione.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

Altre informazioni

Offcanvas Module

Our themes are built on a responsive framework, which gives them a friendly, adaptive layout