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BOTTEGHE STORICHE, BIGNAMI (FI): “NECESSARIO VALORIZZARLE E PROMUOVERLE”

Valorizzare le botteghe storiche attraverso il marchio nazionale di “bottega storica” e una sinergia tra Stato, Regioni e Comuni per mettere in campo “un percorso strutturato di promozione di queste realtà imprenditoriali meritevoli di grande attenzione per la loro capacità di sopravvivenza e di radicamento territoriale e per il loro forte valore identitario”. E’ questo il contenuto del progetto di legge presentato da Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia: una proposta che vuole dare il giusto riconoscimento a quelle attività che “sono testimonianza delle nostre eccellenze imprenditoriali, artigianali, gastronomiche, risorsa importantissima e preziosa anche in termini di attrattività turistica di un territorio”.

“Nel nostro progetto di legge tutti sono chiamati a fare la loro parte – spiega Bignami -. Dai Comuni o dalle loro Unioni chiamati a redigere e ad aggiornare annualmente l’elenco delle botteghe storiche che poi viene trasmesso alle Regioni ai fini della stesura dell’albo regionale. Spetterà poi alle Regioni richiedere il marchio nazionale di ‘bottega storica’ per tutte le attività di questo tipo che insistono sul territorio”.

“Tra le proposte più rilevanti – prosegue Bignami - il fatto che le botteghe storiche in possesso del marchio siano inserite di diritto nei materiali promozionali turistici, cartacei e digitali, redatti e promossi dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nonché nei materiali informativi prodotti a livello regionale. Questo perché crediamo che le botteghe storiche debbano prioritariamente trovare la loro giusta collocazione nel sistema turistico nazionale e regionale. A tal scopo si prevede anche che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo promuova la conoscenza delle botteghe storiche attraverso la creazione di una piattaforma web specifica”.

“Si propone inoltre che, con successivo decreto, siano previste agevolazioni normative e fiscali a sostegno e a tutela delle botteghe storiche e che Regioni ed Enti locali possano prevedere ulteriori forme di agevolazione burocratica e fiscale – prosegue Bignami -. Infine, si propone la facoltà di applicare il canone concordato a quegli immobili ospitanti una attività commerciale in possesso dei requisiti di storicità come ulteriore strumento di agevolazione”.

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STRADA CITTA’ CASTELLI E CILIEGI. DALLA REGIONE NESSUN CONTROLLO. E ALLORA, CHI CONTROLLA QUESTI ORGANISMI?

Non è certo una situazione florida quella delineata dall’Assessorato regionale all’Agricoltura sulle note vicende  della Strada dei vini e dei sapori “Città castelli ciliegi”, ubicata a Zola Predosa e che si occupava della organizzazione e promozione turistica di grandi e piccoli eventi enogastronomici, sagre e feste nella zona collinare tra Modena e Bologna.

E così dalla Regione veniamo a sapere che nel 2015 si procedette a una prima verifica presso le 15 Strade attive e che, a tale verifica, la Strada “Città Castelli Ciliegi” non ha mai partecipato né ha provveduto a giustificare la propria assenza e che le ultime notizie dirette su questa struttura “risalgono al 2016”. Con una determina dirigenziale del 25 febbraio 2015 inoltre la Regione ha disposto la revoca del contributo  concesso sulla misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche” del Programma regionale di Sviluppo rurale 2007 – 2013 disponendo, contestualmente, l’escussione della garanzia fideiussoria pari a 45.000 euro.

Appare comunque alquanto singolare che, in presenza di un contributo regionale di 253mila euro da parte della Regione dal 2001 al 2011 non esistano meccanismi efficaci di controllo su quello che poi accade a questi organismi e che l’ente regionale non abbia alcun potere nemmeno sulla sollecitazione rispetto a una maggiore trasparenza nei bilanci e nella gestione.

Una vicenda certamente poco felice che mette in luce tutta la precarietà di un sistema di finanziamenti a soggetti che, al termine del percorso di erogazione del contributo, non sono più soggetti a quelle modalità di controllo che pure dovrebbero essere previste in capo all’ente (Regione) formalmente erogatore del finanziamento.

Soggetti che, come nel caso della Strada Città Castelli Ciliegi diventano assolutamente autoreferenziali e sfuggono alle normali regole in fatto di trasparenza.

Spiace anche constatare che i Comun interessati hanno probabilmente temporeggiato sul da farsi giungendo così a una situazione di non ritorno.

E’ chiaro che in questa fase occorre aprire una doverosa riflessione sugli strumenti normativi da mettere in campo per fare in modo che i bilanci dei soggetti nati sulla spinta di contributi pubblici diventino trasparenti e soggetti a controllo così come le nomine di chi amministra questi organismi. 

Galeazzo Bignami - capogruppo regionale Forza Italia

Erika Seta - capogruppo FI Casalecchio

 

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TURISMO BOLOGNA. FONTANELICE, BIGNAMI (FI): CHIARIRE FUTURO COMPLESSO 'CONCA VERDE'

Per l'ampliamento del complesso turistico-ricettivo "il Comune aveva richiesto e ottenuto finanziamenti" poi revocati, ne sono seguite "vicende legali"


La 'Conca Verde', un complesso turistico/ricettivo di Fontanelice (Bologna), costituito da un ristorante/pizzeria chiuso da oltre un anno e oggi privo di gestione e da una piscina attualmente gestita da una società privata, è al centro di un'interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi).

L'area che ospita il ristorante/pizzeria- scrive il consigliere- è stata ristrutturata e ampliata e i lavori sarebbero terminati  nel  febbraio  2011:  il  progetto,  in  particolare,  prevedeva  la  costruzione  di  una  nuova  porzione dell'edificio  separata  dallo  chalet  originario,  la  cui destinazione  era  vincolata  alla  promozione  e  alla degustazione di prodotti tipici locali. Per questo ampliamento- aggiunge- il Comune aveva richiesto e ottenuto finanziamenti per circa 187mila euro nell'ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013.

"l finanziamenti, tuttavia,- riferisce il consigliere- vennero successivamente ritirati per il mancato rispetto del vincolo di destinazione della nuova porzione dell'edificio: una vicenda che ha avuto anche risvolti legali con un ricorso al Tribunale di Bologna da parte del Comune".

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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