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Tper, boom di abbonamenti gratis a rifugiati e richiedenti asilo

da "Il resto del Carlino" 2 luglio 2018 - articolo di Federico Del Prete

Con il crescere dell’emergenza profughi, è esploso anche il numero degli abbonamenti del bus gratuiti o agevolati che Tper mette a disposizione delle categoria più deboli, tra cui appunto anche i rifugiati e i richiedenti asilo. Parlano i numeri: nel 2016 solo gli abbonamenti gratuiti sono stati 826 per un costo di circa 120mila euro, una cifra destinata a essere superata nel 2017, dato che solo nel periodo gennaio-settembre le tessere gratuite avevano già toccato quota 544 con una spesa già superiore ai 100mila euro. I dati sono stati raccolti da Forza Italia che ora punta il dito contro quello che il deputato azzurro Galeazzo Bignami definisce “un ulteriore privilegio a carico dei contribuenti, una misura che va assolutamente cancellata e nel caso esistano esigenze di mobilità dei profughi, queste dovrebbero essere sostenute economicamente dalle cooperative che gestiscono l’accoglienza”.

La misura esiste da qualche anno ed è contenuta nella delibera regionale “Mi muovo insieme” del 2015, in cui si fissano agevolazioni e sgravi per le categorie più in difficoltà, come anziani, disabili, famiglie numerose e appunto rifugiati e richiedenti asilo. Per questi ultimi il diritto ad accedere a questi servizi è subordinato all’accesso ai servizi sociali ed è necessario essere residenti o domiciliati nel Comune di Bologna. Negli ultimi anni i numeri per quanto riguarda soltanto i rifugiati e i richiedenti asilo si sono inevitabilmente moltiplicati: nel 2013 gli abbonamenti gratuiti erano 118, nel 2015 sono saliti a 682, prima del boom di questi ultimi tempi. Anche le tessere agevolate seguono il medesimo trend: nel 2015 erano un’ottantina, nel 2016 già 110, nel 2017 (un dato ancora parziale) sfioravano quota 150. “A fianco del costo determinato dall’accoglienza, all’impatto sociale che queste persone portano e ai tanti problemi che le strutture creano nelle zone residenziali in cui si trovano – ragiona Bignami – c’è un ulteriore balzello determinato da queste spese parallele a carico delle amministrazioni”. Il rimborso, infatti, grava sugli enti pubblici a partire dalla Regione: “se esiste un diritto alla mobilità per i cosiddetti richiedenti asilo, a maggior ragione esiste per i tantissimi italiani in difficoltà, che non hanno i soldi per pagarsi un abbonamento o vengono multati se non lo vidimano ogni volta che salgono sul bus, come prevedono le ultime grottesche regole di Tper – continua il deputato azzurro -. Ancora una volta siamo forti con i deboli e deboli con i forti perché ritengo che questa misura sia stata introdotta proprio perché si era capito che l’emergenza profughi sarebbe esplosa e non il contrario”. 

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Migranti. Proposta FI: patto di responsabilità fra Regione, richiedenti asilo e strutture ospitanti

I consiglieri Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi chiedono l’istituzione di un Patto di accoglienza, “strumento fondamentale con il quale il gestore della struttura ospitante e i migranti si impegnano reciprocamente al rispetto della convivenza civile e per il perseguimento dell’integrazione”

Rivedere l’attuale legge regionale sull’accoglienza dei cittadini stranieri immigrati, istituendo un patto di responsabilità fra migranti, gestori dell’accoglienza e Regione che preveda anche i casi in cui il diritto d’asilo può essere revocato. E’ quanto propongono con un progetto di legge Galeazzo Bignami (primo firmatario) e Enrico Aimi (Fi).

I consiglieri forzisti chiedono che all’interno della Legge Regionale 24 marzo 2004, n. 5 sia introdotto l’articolo 3 bis, denominato ‘Patto di accoglienza’. Questo patto, spiegano i consiglieri, prevede che i migranti si impegnino in una permanenza attiva e partecipativa rispettando le regole della struttura e della legge italiana.

"In tutta Italia e anche nella nostra Regione - si legge nella relazione introduttiva al progetto di legge - non si può, infatti, non tenere conto anche del rilevante costo sociale determinato dalla presenza di quei migranti che, in più di una occasione, sono stati sorpresi in attività illegali quali, tra l’altro, lo spaccio di droga. E d’altro canto, ferme restando le competenze delle Autorità preposte in tema di sicurezza e di mantenimento dell’ordine pubblico, una riflessione va indubbiamente aperta anche sulla responsabilizzazione dei soggetti gestori dell’accoglienza che dovrebbero essere in grado di vigilare con puntualità sulle attività svolte dagli ospiti delle strutture ed essere tenuti a segnalare prontamente episodi di illegalità che coinvolgano gli ospiti stessi. Tutti aspetti che possono trovare la loro giusta e imprescindibile collocazione all’interno del Patto di accoglienza, promosso dalla Regione e sottoscritto tra soggetti gestori, migranti e enti locali interessati". 

Tra gli obblighi a carico del gestore vengono introdotti, con il progetto di legge, quelli relativi alla comunicazione tempestiva alla Prefettura competente delle violazioni del Patto da parte dei beneficiari, alla vigilanza sulle attività svolte dai titolari del diritto di accoglienza e alla rendicontazione mensile degli interventi per gli ospiti.

Alla Regione Emilia-Romagna viene inoltre attribuito un ruolo di raccordo con le Prefetture territoriali per la verifica del rispetto del Patto e di monitoraggio, acquisendo i dati sugli allontanamenti degli ospiti dalle strutture, sulle violazioni delle norme del Patto e sulle espulsioni dal territorio regionale.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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