SERVIZI PUBBLICI AMBIENTALI. PROPOSTA DI BIGNAMI (FI): “BASTA SINDACI ALLA PRESIDENZA DI ATERSIR” In evidenza
“La carica di presidente di Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) non può essere ricoperta da sindaci o da amministratori il cui Comune o ente amministrato sia azionista di riferimento o abbia un peso societario rilevante nelle società che gestiscono il servizio idrico e il servizio rifiuti, al fine di evitare condizionamenti, anche solo potenziali, in merito al controllo che Atersir deve esercitare sui costi del servizio applicati e trasmessi dai gestori”. È la novità più importante contenuta nel progetto di legge regionale, composto da tre articoli, presentato da Galeazzo Bignami (Fi).
Oggi, si legge nella relazione introduttiva alla proposta legislativa, “il presidente di Atersir è allo stesso tempo sindaco della Città Metropolitana nonché sindaco di Bologna, Comune che risulta essere primo azionista di maggioranza relativa della società che gestisce sia il servizio idrico che quello dei rifiuti in molti comuni della Città Metropolitana e della Regione”. Per il capogruppo di Fi, “si tratta di una situazione di potenziale conflitto di interessi che il progetto di legge intende rimuovere, riportando chiarezza e trasparenza sulle funzioni di Atersir relative ai servizi pubblici locali dell’ambiente”.
La proposta di legge, inoltre, affronta il problema del mancato equilibrio tra costi e ricavi relativamente alla gestione del servizio rifiuti evidenziatosi in alcuni bacini gestionali, dove alcuni Comuni avrebbero pagato molto di più rispetto al reale costo del servizio dichiarato dal gestore in sede di rendicontazione e altri Comuni, viceversa, avrebbero pagato molto di meno. “A favore dei Comuni- spiega Bignami- si introducono meccanismi di controllo in merito al raggiungimento dell’equilibrio tra costi e ricavi nei Piani economico finanziari (Pef), prevedendo un parere vincolante per il Consiglio d’ambito emesso da parte dei Comuni in caso di mancato raggiungimento del suddetto equilibrio”.
Inoltre, “viene introdotto un ulteriore meccanismo di democrazia grazie al quale è possibile chiedere un riesame di atti particolarmente importanti adottati da Atersir, come il piano d’ambito o ogni altro atto concernente la determinazione delle tariffe, purché la richiesta sia sottoscritta da almeno 1/5 dei Comuni facenti parte il consiglio locale di riferimento”. Infine, viene potenziato il ruolo di vigilanza e sanzione della Regione qualora i Comuni segnalino inadempienze da parte di Atersir".
TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI LEGGE: http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?urn=er:assemblealegislativa:coll:X;2845