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PENSIONI. BIGNAMI (FI): “GOVERNO HA NEUTRALIZZATO SENTENZA CONSULTA SU RIVALUTAZIONE E RESTITUZIONE ARRETRATI, REGIONE SI ATTIVI PER RIPRISTINARE UN DIRITTO ACQUISITO"

L’intervento legislativo con cui il Governo, dopo la sentenza di incostituzionalità della Consulta, è intervenuto lo scorso anno sulla rivalutazione delle pensioni procedendo a “una parziale restituzione degli arretrati e a una limitata ricostituzione dei trattamenti pensionistici” è oggetto di una risoluzione presentata da Galeazzo Bignami, primo firmatario, ed Enrico Aimi (Fi).

Il provvedimento del Governo, scrivono i consiglieri, “tenta di neutralizzare il pronunciamento della Corte costituzionale incidendo retroattivamente su un diritto acquisito come quello dei titolari di trattamenti pensionistici a vedersi riconosciuta integralmente la rivalutazione per gli anni 2012/2013 anche ai fini della determinazione degli assegni di pensioni successivi, secondo i meccanismi al tempo vigenti”. Tale provvedimento “arreca un grave e permanente pregiudizio a fasce della popolazione particolarmente deboli e indifese, che non dispongono di strumenti di pressione o di reazione efficaci, ad esempio lo sciopero”.

Bignami e Aimi, pertanto, chiedono alla Giunta regionale “di intervenire sul Governo e sugli organi competenti al fine di approvare nel più breve tempo possibile un atto avente forza di legge che dia piena ed effettiva attuazione alla sentenza della Consulta, prevedendo a favore dei titolari di pensione colpiti dal blocco previsto dal Governo Monti l’integrale restituzione degli importi maturati per effetto del ripristino della perequazione e la ricostituzione del trattamento pensionistico con effetti sugli importi degli assegni pensionistici erogati, inclusa la rivalutazione sull’importo rivalutato per gli anni successivi”.

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PASSANTE DI MEZZO: SOLUZIONE O PALLIATIVO ELETTORALE?

Una maggioranza confusa, senza idee, contraddittoria nella forma e nella sostanza. In questo scenario, Matteo Renzi ha firmato l'intesa sul Passante di Mezzo, il palliativo pensato per dare probabilmente man forte a Merola per la sua campagna ma che evidenzia tutto il ripensamento e le contraddizioni di 20 anni di politica anti-tangenziale, iniziata addirittura con Imbeni. 

Un'opera che creerà molte difficoltà, pensiamo agli ostacoli alla mobilità durante i lavori, ai disagi che si creeranno per i residenti, per quella scelta di intervenire su un'opera già esistente. Senza contare che dovrà essere attentamente monitorato lo svolgimento delle procedure di appalto in un momento in cui la politica è chiamata a quel doveroso sforzo di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini. 
Proprio a tal proposito, chiediamo che quanto risparmiato rispetto al Passante Nord sia effettivamente impiegato per completare le opere viarie alternative, ovvero la trasversale di pianura ed i suoi collegamenti alla città (la Lungosavena, la nuova porrettana ed il nodo di san ruffillo) e magari per uno studio di fattibilità serio per un collegamento tra Rastignano e la A1 presso Borgonuovo sotto la collina, visto che in linea d’aria distano solo 5 Km. Queste garanzie devono esserci, devono essere messe nero su bianco, devono essere pretese se non vogliamo che questo passante di mezzo, che già genera parecchi dubbi e perplessità, diventi la solita opera "spot" da campagna elettorale la cui realizzazione è destinata a protrarsi all'infinito e senza garanzie sufficienti a tutela dei cittadini.
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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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