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PASSANTE DI MEZZO: "CHIAMIAMO I CITTADINI A VOTARE"

da Il Resto del Carlino - 26 luglio 2016
 
REFERENDUM, avanti tutta. Lo stop di Lega e Cinque Stelle non ferma Forza Italia, gli azzurri tirano dritto e rilanciano la consultazione popolare per stoppare il progetto del Passante di Mezzo. Alle defezioni di parte delle opposizioni, replica il capogruppo in Regione Galeazzo Bignami: «Non ci interessa il consenso di questo o quel partito, ci interessa solo il confronto con i cittadini». La strada, dunque, è tracciata: l’estate sarà dedicata alla formulazione del quesito, la parte più complessa e delicata dell’operazione. Proprio sul quesito, infatti, è chiamato a esprimersi, per dare il via libera al referendum, il comitato dei garanti di Palazzo d’Accursio, che negli anni scorsi bocciò una richiesta analoga contro il People Mover, perché non di interesse esclusivamente cittadino. 
 
PER QUESTO, Forza Italia ha intenzione di coinvolgere esperti di diritto amministrativo. «Saremo pronti a settembre», assicura Francesco Sassone, consigliere comunale, mentre Marco Lisei, suo compagno sui banchi del Consiglio, promette che «in ogni caso non si fermerà la nostra attività di opposizione nei quartieri e saremo anche presenti nel percorso di confronto pubblico sul Passante». Se il quesito venisse accettato, partirà poi la corsa contro il tempo per raccogliere in tre mesi le 9mila firme autenticate previste dallo Statuto del Comune. C’è poi un’ulteriore incognita: il comitato dei garanti (cinque membri, tre espressione della maggioranza e due dell’opposizione) ‘scade’ in autunno e dovrà quindi essere rinnovato nei prossimi mesi.
 
LE CICATRICI della rottura nel fronte anti-Passante per ora, però, faticano a cicatrizzarsi. «Ci sorprende la posizione dei Cinque Stelle – attacca Lisei –, che si sono sempre dimostrati aperti alle consultazioni dei cittadini. Diversamente sarà difficile incidere o proporre cose diverse rispetto al progetto dell’amministrazione e dire di no è già alzare bandiera bianca». Più morbida Forza Italia, invece, verso la Lega, dopo che anche Lucia Borgonzoni, ex candidata sindaco del centrodestra, ha sposato la linea ‘grillina’: «Sapremo persuadere gli alleati del Carroccio», l’auspicio di Lisei. Quella della Borgonzoni, infatti, al momento resta una posizione personale, che non rappresenta la linea del partito. Linea che la Lega definirà probabilmente nei prossimi giorni, quando si riuniranno gli organismi direttivi e il confronto riguarderà tutti i rappresentanti sul territorio.
 
Durissimo, invece, Manes Bernardini. «L’asse Cinque Stelle-Borgonzoni è basata su rancori personali che fanno perno sulla cattiveria e non sulla politica», affonda il civico di ‘Insieme Bologna’, che ha sposato l’ipotesi referendum: «Se alla Borgonzoni, la città non interessa e vuole andare a Roma, le faremo volentieri il biglietto. Ormai ha detto di no a tutto e, come Bugani, fa opposizione con i comunicati stampa».
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REATI COMMESSI DA MIGRANTI: COME FA LA REGIONE A PARLARE DI FENOMENO RESIDUALE? In evidenza

Eccola qua la finta integrazione della sinistra: profughi arruolati dai pusher per spacciare. Ma per la Regione va tutto bene, non esistono problemi. Sono queste infatti le risposte che ci sono sempre state date quando denunciavamo la situazione al collasso del Cie, l'aumento della criminalità comune e in particolare dello spaccio che ormai è una realtà quotidiana in qualunque angolo della Città.

La posizione assunta dalla vicepresidente della giunta regionale, poi, appare assolutamente indifendibile laddove afferma che è del tutto normale che su migliaia di persone, ci possa scappare qualche delinquente. Questo, in sostanza, l'assunto che la Regione vorrebbe far passare. Ma come fa la Regione a dire che i migranti che delinquono sono una minima parte quando la Regione stessa non ha la minima idea dell'incidenza dei reati commessi dai migranti da quando questa scellerata operazione di accoglienza è cominciata?
 
A tal proposito, alla nostra interrogazione con la quale chiedevamo di poter avere una fotografia circa i reati commessi da persone richiedenti asilo la Regione rispondeva che le questioni di ordine pubblico sono di competenza delle Prefetture e che la Regione "non ritiene di acquisire i dati in quanto non attinenti e rilevanti ai fini delle competenze regionali".
Come fa dunque la Gualmini a sostenere che si sia in presenza di fenomeni residuali e "minimi"  e non si sia invece in presenza di un fenomeno ben più ampio per il quale i sei recenti arresti rappresentano solo la punta dell'iceberg? Come fa, se la Regione non dispone di quei dati?
 
Se la Gualmini è davvero convinta di ciò che afferma, acquisisca i dati dalle Prefetture relativi ai reati commessi dai migranti e li metta a disposizione della comunità per valutare soluzioni efficaci a una accoglienza ormai fuori controllo che ha l'obiettivo solo di ingrossare le tasche dei soggetti che questa accoglienza la gestiscono.
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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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