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No all'accorpamento della Chirurgia Toracica del Sant'Orsola con quella del Maggiore

Apprendo della intenzione, già in fase avanzata di realizzazione, di accorpare la chirurgia toracica del Sant’Orsola con quella del Maggiore.

Ho già avuto modo di dire più e più volte che il progressivo depauperamento dell’offerta sanitaria sul territorio bolognese sta divenendo sempre più insostenibile, creando evidenti carenze a danno dell’utenza. Nel caso della chirurgia toracica del Sant’Orsola la situazione di gravità sarebbe estenuata da una serie di fattori, a partire dal fatto che il Policlinico risulta oggi sprovvisto di Direttore Generale che possa governare le esigenze dell’Ospedale stesso. Altresì l’imminente svolgimento delle elezioni regionali consiglierebbe più prudenza da parte degli attuali governanti, evidentemente preoccupati di salvare il salvabile e di avvelenare i pozzi di chi verrà dopo, cioè il centro destra. Tutto ciò viene compiuto con l’insopportabile complicità dell’Università, chiaramente preoccupata di compiacere le sinistre per logiche interne che non ci interessano, ma non ci sfuggono. Senza dimenticare l’investimento di decine e decine di milioni di euro sul padiglione cardio-toraco-vascolare che a questo punto si qualificherebbe come una succursale del Maggiore in sfregio alle competenze professionali medico sanitarie che esistono al Policlinico e che hanno consentito allo stesso di divenire un punto di riferimento di eccellenza del settore. 

Una politica schizofrenica insomma, in cui l’unica stella polare pare essere il mantenimento del potere fine a se stesso da parte dei soliti noti preoccupati anche in Emilia Romagna della volontà popolare che va in una chiara direzione di cambiamento. 

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Sanità, Bignami: "Al S.Orsola no a spostamento nei weekend della consulenza ortopedica verso l’area Ps"

“La Giunta si opponga alla proposta avanzata della Direzione sanitaria del policlinico Sant’Orsola-Malpighi in merito all’ipotesi di suddividere, durante il fine settimana, l’attività di consulenza ortopedica presso l’Unità operativa di ortopedia fra l’Unità operativa di medicina interna e la geriatria”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).

L’attività di consulenza ortopedica, spiega il consigliere, “si innesta in un quadro sanitario di guardia attiva, infatti risulta operante nell’ambito del pronto soccorso generale, nel quale i carichi di pazienti sono costantemente gravosi”. La Direzione sanitaria, evidenzia, “non tiene conto dei carichi di lavoro che si realizzerebbero nei giorni prefestivi e festivi, nei quali il numero degli ingressi da pronto soccorso e medicina d’urgenza subirebbero inevitabilmente un incremento rispetto al flusso nei giorni feriali”, quindi “si verificherebbe un grave disservizio per gli utenti bisognosi di assistenza e consulenza ortopedica”. Inoltre, aggiunge, “i tempi di assistenza si dilaterebbero e sarebbe più complessa la gestione delle criticità”.

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PARCHEGGI RISERVATI AI DIRIGENTI DEL SANT'ORSOLA? BIGNAMI: "BENEFIT DA LIMITARE"

Il consigliere segnala disparità di trattamento e chiede se “non sia più in linea con le politiche di sostenibilità ambientale” un abbonamento bus Tper per il personale, invece che “far dilazionare in due comode rate annuali la sosta dei direttori”

Permessi bianchi per il posteggio dell’auto in tutte le aree del Policlinico S.Orsola-Malpighi a 400 euro l’anno (rateizzabili) e permessi arancioni per tutta l’area del Padiglione Albertoni a 200 euro (sempre rateizzabili) riservati ai Direttori e ai redditi più elevati del Policlinico, quando la sosta a pagamento per il personale dipendente nel parcheggio Sipa di via Albertoni costerebbe annualmente 1.053 euro. Galeazzo Bignami (Forza Italia) interroga la Giunta per chiedere se non sia “professionalmente discriminatorio offrire un tale vantaggio sia economico che di comodo” ai direttori e dirigenti pubblici e come questo “benefit possa essere regolamentato, limitato e rendicontato”.

Il consigliere ricorda che l’area di sosta del Policlinico, privata ma aperta al pubblico, è gestita dalla stessa azienda ospedaliera, e i proventi derivanti dal pagamento dovrebbero essere utilizzati, così come comunicato dall’azienda, per “incentivare maggiormente il personale all’uso del mezzo pubblico condiviso e/o l’uso di mezzi a emissioni zero”. Il personale dipendente e convenzionato con l’Università di Bologna può invece sostare gratuitamente nelle aree dedicate con un permesso grigio/argento, ma questo non viene rilasciato a chi ha un contratto atipico (co.co.co, prestazione d’opera intellettuale…), e nemmeno a borsisti e ai liberi professionisti. Inoltre da settembre 2016 il parcheggio sotterraneo del Polo cardio-toraco- vascolare costa a tutti i dipendenti almeno 1 euro al giorno, e 1,5 euro al giorno al personale medico e non medico.

Il consigliere domanda anche “se sia coerente con il regolamento aziendale” il fatto che l’ex e l’attuale direttore sanitario abbiano avuto in dotazione il permesso grigio del personale dipendente convenzionato, nonostante i liberi professionisti e contratti atipici non lo abbiano.

Bignami chiede infine se “non sia più in linea con le politiche di sostenibilità ambientale e di promozione del mezzo pubblico” offrire agli operatori e dipendenti la possibilità di sottoscrivere con l’azienda un abbonamento autobus Tper, invece che “far dilazionare in due comode rate i pagamenti annuali dei permessi sosta dei direttori”.

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SANITÀ BOLOGNA. BIGNAMI (FI): “AGLI OPERATORI DELL’AUSL, DEL SANT’ORSOLA E DEL RIZZOLI SONO STATE RICONOSCIUTE LE INDENNITÀ INFERMIERISTICHE, DAL 2000 AL 2015, PREVISTE DALLA NORMA?”

4 feb. 2015 - "L’indennità infermieristica è stata percepita dagli operatori interessati dal 2000 al 2015 e attualmente viene riconosciuta?”. E, in particolare, “l’Ausl di Bologna, l’Azienda ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi e l’Istituto ortopedico Rizzoli hanno incrementato i fondi dal 2000 a oggi come da normativa succitata e in che termini?”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).

L’indennità infermieristica, specifica il consigliere, è disciplinata dall’articolo 49 del DPR 384/1990, il quale al comma 1 recita che ‘agli operatori professionali di I categoria, collaboratori - infermieri professionali, vigilatrici d’infanzia, ostetriche, assistenti sanitari - compete una indennità annua lorda, fissa e ricorrente di L. 2.400.000. Tale indennità è maggiorata nel modo seguente: a) al 20° anno di effettivo servizio di L. 1.200.000; b) al 25^ anno di effettivo servizio di ulteriori L .1.200.000; c) al 30^ anno di effettivo servizio di ulteriori L. 1.200.000’; al comma 2 si dice che ‘agli operatori professionali di II categoria - infermieri generici - l’indennità di cui al comma 1 compete nella misura del 10%’. Infine, al comma 4 attesta che ‘agli operatori professionali di I categoria coordinatori - capo sala, vigilatrici d’infanzia, assistenti sanitari e ostetriche - compete una indennità  lorda,  mensile,  fissa e ricorrente pari a quella prevista dal comma 1.  Agli altri operatori professionali di I categoria coordinatori del personale infermieristico compete una indennità lorda, mensile, fissa e ricorrente di L. 130.000’”.

L’articolo 40 del Contratto nazionale di lavoro del comparto sanità del 7 Aprile 1999, aggiunge poi il consigliere nell'atto ispettivo, “prevede che ‘l’indennità della professione infermieristica di cui all’articolo 49, commi 1 secondo periodo, 2 e 4, primo periodo, del DPR 384/1990 è attribuita al personale avente diritto fino al 31 dicembre 1999’”.&

“Da una visione delle tabelle relative alla rappresentazione dei fondi contrattuali deputati alla contrattazione integrativa aziendale dell’Ausl di Bologna, del Sant’Orsola-Malpighi e dell’Istituto ortopedico Rizzoli-conclude Bignami- sembrerebbe emergere una defezione significativa nel calcolo e nell’accantonamento delle risorse economiche derivanti dall’applicazione dell'articolo 40 del Ccnl comparto sanità, del 7 Aprile 1999, dall’anno 2000 al 31 Dicembre 2015”.

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SICUREZZA BOLOGNA. OSPEDALE SANT’ORSOLA-MALPIGHI, BIGNAMI (FI): “ISTALLARE TELECAMERE E PREVEDERE CONTROLLI”

2 Dic. 2015 - “Quante le videocamere installate e funzionanti all’esterno del policlinico Sant’Orsola-Malpighi?”. “È stato programmato, nel piano di ammodernamento, un potenziamento del sistema di videosorveglianza, in particolare negli spazi adiacenti al Padiglione 1?”. E ancora, nella stessa area, “è previsto l’utilizzo di figure professionali dedicate alla sorveglianza nelle ore notturne, al fine di tutelare la sicurezza del personale dipendente reperibile?”. Infine, “quali le strategie, nel breve periodo, per ridurre il numero di episodi di microcriminalità nell’area del policlinico?”. Sono le domande poste da Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta.

Nel piano di ammodernamento dell’ospedale, si legge nel documento, “sarebbe prevista la trasformazione in poliambulatori del Padiglione 1”, struttura che “nell’entrata posteriore di via Bondi (utilizzata nelle ore notturne) risulta priva di un sistema di videosorveglianza”, oltre a “non essere vigilata da personale dedicato”. Nell’aria adiacente al Padiglione “si sarebbero evidenziati- sottolinea il consigliere- alcuni episodi di microcriminalità, in particolare furti di mezzi parcheggiati, oltra a molestie nei confronti dei passanti per l’elemosina”.

Per queste motivazioni, l'esponente Fi chiede “l’installazione di telecamere nelle aree più soggette a questo tipo di episodi, al fine di consentire una migliore garanzia per la sicurezza dei cittadini”.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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