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Sanità Vergato. Bignami: "Riaprire dibattito su riorganizzazione ospedaliera"

Il capogruppo invita la Giunta a spiegare come intenda riportare i presidi della montagna al centro di un dibattito “sulla realizzazione di un modello metropolitano sanitario efficiente”

Galeazzo Bignami (Fi) si inserisce nel dibattito interno al Pd sull’assessore alla sanità Sergio Venturi, tornando a chiedere più attenzione ai presidi ospedalieri dell’Appennino. Lo fa con un’interrogazione depositata oggi nella quale, oltre ai chiarimenti sul futuro della sanità della montagna, invita a “riaprire il dibattito sul piano di riorganizzazione territoriale e ospedaliera della Città metropolitana con particolare riferimento all’area montana e al presidio ospedaliero di Vergato. Proprio in occasione della definizione di tale piano si sono riscontrati malumori e malcontenti da parte delle popolazioni interessate dal rischio di depotenziamento dei presidi sanitari territoriali”.

Il capogruppo diForza Italiasottolinea come l’incontro tra il titolare della Sanità di viale Aldo Moro e alcuni esponenti del Pd, “capogruppo regionale e quattro parlamentari”, presupponga “in ogni caso, la necessità di una maggiore attenzione per i territori e per le esigenze dei cittadini”.

Bignami chiede pertanto alla Regione se “alla luce di quanto accaduto, intenda sospendere l’attuale piano di riorganizzazione territoriale e ospedaliera della Città metropolitana, che sta fortemente penalizzando i servizi sanitari con particolare riguardo all’area montana, riaprendo il dibattito con le popolazioni e le parti sociali coinvolte anche con specifico riferimento all’ospedale di Vergato” e “in che modo si intenda riportare i presidi ospedalieri della montagna al centro di una dibattito sulla realizzazione di un modello metropolitano sanitario realmente efficiente che consenta di mantenere eccellenze e servizi di alta qualità anche nelle zone considerate periferiche”.

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Sanità Bologna. Bignami (FI): annuncio di lavori all’ospedale Maggiore ma il progetto sembra quello del 2016

L’azzurro interroga su nuovo parcheggio del nosocomio: curioso arrivi ora e sembra “ricalcare esattamente” il progetto di due anni fa esposto “in occasione delle elezioni amministrative”

“Curioso che l’annuncio della prossima realizzazione del nuovo parcheggio dell’ospedale Maggiore avvenga ancora una volta a ridosso delle prossime elezioni”. A scriverlo, in un’interrogazione presentata questa mattina, è il capogruppo di Forza Italia Galeazzo Bignami.

Il consigliere riporta nell’atto quanto scritto in questi giorni dalla stampa bolognese sul progetto che, sottolinea, “sembra ricalcare esattamente quanto già annunciato due anni fa, nel 2016 in occasione delle elezioni amministrative”: automazione, installazione di sbarre, cassa automatica e intensificazione dei controlli sui parcheggiatori abusivi. Lavori che dovrebbero terminare entro la fine di agosto.

Il consigliere rimarca anche che “analogamente a due anni fa i dipendenti dell’Ospedale Maggiore sono stati nuovamente invitati a partecipare a un incontro in Aula magna per l’illustrazione del progetto”. Per queste analogie con il passato il forzista chiede alla Regione di “farsi interprete delle necessità e che il progetto venga urgentemente realizzato per evitare che quanto annunciato non si trasformi in un’ennesima e disattesa promessa elettorale”. E domanda all’esecutivo delucidazioni sul nuovo progetto: “È sempre quello risalente al 2016? E se sì perché non è stato ancora realizzato?”

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Sanità: "Partorire nell'Alto Reno Terme è sempre più difficile"

Sempre più di frequente le donne gravide a termine, che provengono dalla zona dell’Alto Reno Terme e visitate per problemi legati a inizio contrazioni al PS Ostetrico del Maggiore, vengono dimesse a domicilio per poi, a poche ore di distanza, dover ritornare per il parto presso l’Ospedale Maggiore. 
Una situazione che costringe le gestanti a ripercorrere  60-70 Km di strada non certo pianeggiante, con tutti i conseguenti rischi connessi alla viabilità in termini di sicurezza, per fare rientro alla propria abitazione, salvo ritornare, spesso (come dimostrano i dati) a meno di 24 ore di distanza, al presidio Ospedaliero del Maggiore, per poter partorire, ripercorrendo la stessa strada.
E’ quanto segnala il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami anche a seguito della missiva inviata in data 16 ottobre alla Direzione generale e sanitaria della Ausl di Bologna, al Servizio di medicina Legale e Gestione del rischio Ausl di Bologna, al Sindaco della Città Metropolitana, ai Sindaci dell’Alto Reno Terme, all’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bologna, ai Medici dell’Emergenza Territoriale, a firma della sigla sindacale SNAMI nella persona del Presidente e della Responsabile di settore.
Il medesimo atto ispettivo è stato presentato anche nel Comune di Alto Reno Terme e in Città metropolitana a firma di Marta Evangelisti (consigliera di “Adesso Alto Reno Terme” che siede anche in Città metropolitana”. 
“In questa sede – spiegano i consiglieri - non si intende entrare nel merito dei criteri clinici di dimissioni, volendo invece porre l’attenzione su quello che gli stessi medici hanno reputato essere un inappropriato criterio logistico di dimissione”. “Tali pratiche inoltre – si legge nell’atto ispettivo -  comportano sempre più frequentemente l’attivazione last minute del servizio di emergenza territoriale, il quale, visti i tempi, le distanze, le percorrenze, le condizioni climatiche, costringono l’unica automedica presente sul territorio a frequenti accompagnamenti, comportanti la totale scopertura della intera area territoriale per le altre emergenze. Numerosi ad oggi sono già stati i casi di parti precipitosi e di bambini nati in ambulanza lungo la strada Porrettana”.
Nelle rispettive sedi di competenza i consiglieri chiedono dunque verifiche su tale situazione e in che modo ci si intenda attivare per ripristinare e incentivare l’uso di tutti gli strumenti organizzativi atti a limitare tali episodi.
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PARCHEGGI RISERVATI AI DIRIGENTI DEL SANT'ORSOLA? BIGNAMI: "BENEFIT DA LIMITARE"

Il consigliere segnala disparità di trattamento e chiede se “non sia più in linea con le politiche di sostenibilità ambientale” un abbonamento bus Tper per il personale, invece che “far dilazionare in due comode rate annuali la sosta dei direttori”

Permessi bianchi per il posteggio dell’auto in tutte le aree del Policlinico S.Orsola-Malpighi a 400 euro l’anno (rateizzabili) e permessi arancioni per tutta l’area del Padiglione Albertoni a 200 euro (sempre rateizzabili) riservati ai Direttori e ai redditi più elevati del Policlinico, quando la sosta a pagamento per il personale dipendente nel parcheggio Sipa di via Albertoni costerebbe annualmente 1.053 euro. Galeazzo Bignami (Forza Italia) interroga la Giunta per chiedere se non sia “professionalmente discriminatorio offrire un tale vantaggio sia economico che di comodo” ai direttori e dirigenti pubblici e come questo “benefit possa essere regolamentato, limitato e rendicontato”.

Il consigliere ricorda che l’area di sosta del Policlinico, privata ma aperta al pubblico, è gestita dalla stessa azienda ospedaliera, e i proventi derivanti dal pagamento dovrebbero essere utilizzati, così come comunicato dall’azienda, per “incentivare maggiormente il personale all’uso del mezzo pubblico condiviso e/o l’uso di mezzi a emissioni zero”. Il personale dipendente e convenzionato con l’Università di Bologna può invece sostare gratuitamente nelle aree dedicate con un permesso grigio/argento, ma questo non viene rilasciato a chi ha un contratto atipico (co.co.co, prestazione d’opera intellettuale…), e nemmeno a borsisti e ai liberi professionisti. Inoltre da settembre 2016 il parcheggio sotterraneo del Polo cardio-toraco- vascolare costa a tutti i dipendenti almeno 1 euro al giorno, e 1,5 euro al giorno al personale medico e non medico.

Il consigliere domanda anche “se sia coerente con il regolamento aziendale” il fatto che l’ex e l’attuale direttore sanitario abbiano avuto in dotazione il permesso grigio del personale dipendente convenzionato, nonostante i liberi professionisti e contratti atipici non lo abbiano.

Bignami chiede infine se “non sia più in linea con le politiche di sostenibilità ambientale e di promozione del mezzo pubblico” offrire agli operatori e dipendenti la possibilità di sottoscrivere con l’azienda un abbonamento autobus Tper, invece che “far dilazionare in due comode rate i pagamenti annuali dei permessi sosta dei direttori”.

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SICUREZZA BOLOGNA. OSPEDALE SANT’ORSOLA-MALPIGHI, BIGNAMI (FI): “ISTALLARE TELECAMERE E PREVEDERE CONTROLLI”

2 Dic. 2015 - “Quante le videocamere installate e funzionanti all’esterno del policlinico Sant’Orsola-Malpighi?”. “È stato programmato, nel piano di ammodernamento, un potenziamento del sistema di videosorveglianza, in particolare negli spazi adiacenti al Padiglione 1?”. E ancora, nella stessa area, “è previsto l’utilizzo di figure professionali dedicate alla sorveglianza nelle ore notturne, al fine di tutelare la sicurezza del personale dipendente reperibile?”. Infine, “quali le strategie, nel breve periodo, per ridurre il numero di episodi di microcriminalità nell’area del policlinico?”. Sono le domande poste da Galeazzo Bignami (Fi) in una interrogazione alla Giunta.

Nel piano di ammodernamento dell’ospedale, si legge nel documento, “sarebbe prevista la trasformazione in poliambulatori del Padiglione 1”, struttura che “nell’entrata posteriore di via Bondi (utilizzata nelle ore notturne) risulta priva di un sistema di videosorveglianza”, oltre a “non essere vigilata da personale dedicato”. Nell’aria adiacente al Padiglione “si sarebbero evidenziati- sottolinea il consigliere- alcuni episodi di microcriminalità, in particolare furti di mezzi parcheggiati, oltra a molestie nei confronti dei passanti per l’elemosina”.

Per queste motivazioni, l'esponente Fi chiede “l’installazione di telecamere nelle aree più soggette a questo tipo di episodi, al fine di consentire una migliore garanzia per la sicurezza dei cittadini”.

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SANITÀ. BIGNAMI (FI): “OSPEDALE COSTA DI PORRETTA TERME; ATTIVARSI CON IL MINISTERO PER RIAPERTURA PUNTO NASCITE”

23 nov. 2015 - Galeazzo Bignami (Fi) ha presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di attivarsi sulla possibilità, prevista dal Decreto Ministeriale dell'11 novembre 2015, di sperimentazione in aree montane di punti nascita inferiori ai 500 parti annui. La condizione è che vengano mantenuti gli standard di qualità e di sicurezza previsti dalla normativa. Nella risoluzione si chiede anche di inoltrare la richiesta di mantenimento o, come nel caso del punto nascita dell'Ospedale Costa di Porretta Terme, di riapertura di punti nascita inferiori ai 500 parti annui nelle zone montane.

Il consigliere chiede, poi, di attivarsi per elaborare un piano di investimenti logistico, strutturale e del personale sanitario, seguendo giuridicamente la normativa del Decreto Ministeriale (“per non ritrovarsi respinte le richieste”), da inoltrare al Comitato Percorso Nascita nazionale, e di inoltrare la richiesta per la riapertura del punto nascita dell'Ospedale Costa di Porretta Terme. Bignami, infine, chiede alla Giunta di sollecitare i singoli Distretti sanitari della Regione per relazionare anzitempo su ciò che necessitano dal punto di vista strutturale e logistico i punti nascita inferiori ai 500 parti annui delle rispettive zone montane.  

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BIGNAMI (FI): “NON PENALIZZARE ANCORA MA DARE FUNZIONALITA’ E PIENA OPERATIVITA’ ALL'OSPEDALE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO”

29 settembre 2015 - Galeazzo Bignami (Fi) ha presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di attivarsi al fine "di non penalizzare ulteriormente l'Ospedale di San Giovanni in Persiceto", nel bolognese, "che ha già subito numerosi tagli ai servizi sanitari in passato e comunque permane un punto di riferimento per coloro che risiedono nel Comune omonimo e nelle zone limitrofe".
Il consigliere chiede anche "di elaborare un piano di investimenti, programmato nel tempo, per ridare funzionalità e piena operatività all'Ospedale di S.Giovanni in Persiceto cercando di salvaguardare le eccellenze professionali e tecniche presenti".

Nel documento, si chiede inoltre alla Giunta di fare chiarezza sul "piano di definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera che la Regione Emilia-Romagna dovrà adottare conseguenti alla promulgazione del decreto ministeriale n.7012015 del ministero della Salute".
Nell'applicazione di quest'ultimo provvedimento, Bignami auspica che "si osservi innanzitutto l'importanza della erogazione del servizio sanitario, nel rispetto della garanzia della tutela della salute, secondo il principio della efficacia, qualità e sicurezza delle cure, della centralità del paziente nel rispetto della dignità della persona".

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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