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LA RAGIONE DEI FATTI. E DEI NUMERI.

Ora è chiaro.
Accettando la proposta di candidarmi a Sindaco di Bologna, avrei spaccato il Centro Destra esattamente come accaduto a Roma.
Ed esattamente come a Roma si sarebbe determinato il ballottaggio PD-M5S.
Un disastro di cui non potevo essere responsabile.
I numeri infatti parlano chiaro.
Lucia Borgonzoni ha preso il 22,2%.
Il Movimento 5 Stelle il 16,6%.
Noi il 6,2%.
C'è poco da aggiungere: senza il nostro apporto, al ballottaggio ci sarebbe andato il Movimento 5 Stelle.
Per questo Vi ringrazio.


Perchè chi fa politica non deve guardare il proprio interesse e vantaggio personale, ma deve ascoltare la gente con tanta umiltà e attenzione; compiendo scelte anche difficili, ma sempre basate sui consigli che le persone, gli amici, i sostenitori danno.
Ed io parlando con Voi ho capito che se avessi presentato la mia candidatura a Sindaco avrei inevitabilmente spaccato il Centro Destra regalando il ballottaggio ai grillini e al PD: come a Roma, appunto.
Per questo ho deciso di ritirare la mia disponibilità, appoggiando Lucia con lealtà, come sempre i numeri dimostrano.
Lo so, in politica di solito si pensa più all' "Io" che al "Noi".
Ma grazie a Voi tutti, che mi avete aiutato e consigliato nel compiere questa scelta, ho preso la strada giusta e raggiunto assieme il ballottaggio contro Merola, come tutti noi speravamo.
Non è stato facile. Non tutti dentro il partito lo hanno accettato, mi sono preso i miei begli attacchi, le mie critiche, tanti rimbrotti. Ma sapevo di poter contare su di Voi e per questo di essere forte nella mia decisione.
Certo, ho dovuto fare un passo indietro.
Ma so anche che nella vita, prima ancora che in politica, a volte bisogna saper fare un passo indietro per farne due avanti.
E quei due passi avanti che ci siamo guadagnati il diritto di fare, li dobbiamo fare assieme, per Bologna, tra 15 giorni, completando l'opera.
Forza!
Dimissioniamo Merola, prepariamogli gli scatoloni e diamo un Futuro e una Speranza a Bologna.
Se lo merita la nostra Città, ce lo meritiamo noi tutti!!

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LA CANDIDATURA NON ERA PIU' POSSIBILE

fonte: Resto del Carlino Bologna

Lo sfogo di Bignami "La candidatura non era più possibile"


Orsi Luca

Otto mesi a bagnomaria. Da settembre è in pista come candidato sindaco per Forza Italia. Ma, nonostante l'investitura pubblica di Silvio Berlusconi e di altri big del partito, non ha mai potuto lasciare i blocchi di partenza. Ora, irritato dall'infinito standby imposto dalle liturgie della politica romana — a 57 giorni dal voto, anche a Bologna il centrodestra non ha ancora deciso come presentarsi agli elettori (dipende sempre «da cosa si farà a Roma, Torino, Milano...») — 

Galeazzo Bignami saluta la compagnia. «Si continua a ragionare non per il meglio di Bologna, ma con logiche da puzzle, di cui non capisco il senso. E, quando non capisco, mi faccio da parte». 

Ritira la candidatura? «Sì. Sono stati otto mesi di incertezza. E nell'ultimo periodo, invece che risolversi, le cose si sono complicate. Manca la condizione che avevo posto in partenza». 

Ricordiamola.. «A disposizione per fare il candidato del centrodestra unito. Mai per dividere, con la casacca di un solo partito». 

Lo dica: lascia in vista della convergenza di FI sul Lucia Borgonzoni, candidata della Lega nord. «Giovedì, al tavolo nazionale c'è stata fumata nera sull'ipotesi di accordo con la Lega». 

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DIMISSIONIAMO MEROLA

L’anno che si apre che ci porterà all’elezione del nuovo Sindaco di Bologna , nonché dell’intera Città Metropolitana e inevitabilmente, per chi ama Bologna e il proprio territorio, il 2016 diventerà un anno di svolta.
I sondaggi del PD, compiuti tra gli scaffali della Coop e gli uffici della CGIL, dicono che Merola, per vincere, dovrà passare dal ballottaggio.
Un ballottaggio che tuttavia non è detto vedrà presente il Centro Destra o altre forze politiche, come ad esempio i grillini.

E ovviamente le possibilità di vincere a Bologna passano dalla capacità di arrivare al ballottaggio .
E’ inutile dire che il Centro Destra per sfidare il PD al secondo turno, e vincere, deve essere capace di presentarsi unito ed esprimere una candidatura unitaria, sfruttando una delle migliori occasioni della storia di Bologna per dare un vero segno di discontinuità con le precedenti amministrazioni.
La Giunta Merola ha relegato Bologna all’ultimo posto nella classifica de il Sole 24 Ore sulla sicurezza , toccando il punto più basso della storia cittadina. Un declino inevitabile, determinato dalla criminalità, dall’insicurezza, dal degrado, dall’accoglienza di clandestini, sbandati e balordi che servono solo a foraggiare le varie cooperative legate alla finanza rossa a discapito dei bolognesi.
Per questo il Centro Destra ha il dovere di presentarsi unito , mettendo da parte gli interessi dei singoli partiti e dei singoli esponenti politici.

Solo premiando la volontà di Unità e di riscatto della nostra città possiamo mandare a casa Merola e compagni.
E’ necessario però anche l’impegno di tutti coloro che hanno a cuore Bologna e che, nonostante la disaffezione dalla politica e la lontananza dai partiti, sentono l’esigenza di rendersi concretamente utili e protagonisti del cambiamento.
Personalmente punto più su queste energie che su quelle dei partiti in campo.
Perché oggi Bologna non ha bisogno di ulteriori contaminazioni partitocratiche , a prescindere da dove provengano, ma di liberare energie che il sistema di potere delle sinistre sta tenendo bloccato da oltre mezzo secolo escludendo tutti coloro che non sono complici del medesimo.
Di tutti noi, insomma.
Rinunciare ad essere protagonisti di questa stagione, che inizierà a gennaio e si concluderà a giugno, significherebbe essere in qualche modo complici del PD e del suo sistema di potere.
Per questo confido davvero che, al di là delle disillusioni della politica e delle scelte incomprensibili compiuti da alcuni esponenti anche del Centro Destra, si possa realizzare quell’unità necessaria per vincere le elezioni e dare una speranza concreta al futuro di Bologna.
Aiutando noi tutti non solo a trascorrere un lieto Natale, cosa che auguro a già adesso a tutti, ma anche un Felice 2016.

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BIGNAMI: "PER VINCERE A BOLOGNA SERVE CANDIDATURA UNITARIA E CONDIVISA"

BOLOGNA, 4 AGOSTO 2015 - Un incontro molto soddisfacente quello svoltosi oggi tra il responsabile bolognese di Fratelli d’Italia Fabrizio Nofori e il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami, delegato a seguire il tavolo di coordinamento per le amministrative 2016.

In particolare, c’è stata piena condivisione del programma elettorale da parte dei due movimenti: un programma che deve mettere al centro la sicurezza e la tutela degli Italiani, temi completamente abbandonati da Merola e dalla sua maggioranza a targa Pd che sta tentando di rifarsi in quest’ultimo anno e solo in vista del voto amministrativo. I risultati del mandato di Merola sono sotto gli occhi di tutti: Bologna è una delle città meno sicure d’Italia ed è quotidianamente preda della criminalità comune.  A degrado si è aggiunto degrado: nulla è stato fatto per mettere un freno a problemi pressanti e urgenti quali la presenza dei campi nomadi, le occupazioni abusive, l’arrivo di centinaia di clandestini senza alcun tipo di controllo. Il tutto, nella completa inerzia del sindaco e della sua giunta.

Altri importanti temi sono stati affrontati durante l’incontro quali: rilancio delle infrastrutture e dell’occupazione, tagli alla spesa pubblica a livello comunale, necessità di restringere le partecipazioni societarie del Comune di Bologna al minimo indispensabile.

Bologna merita molto di più: Fratelli d’Italia e Forza Italia concordano sulla necessità di arrivare pertanto a una candidatura unitaria e condivisa, in grado di attrarre consenso non solo negli ambienti del centrodestra ma di tutta la società civile. Nel corso dell’incontro, è stata sottolineata l’importanza di perseguire la strada delle primarie, come proposto anche a Bologna dal leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e che rappresenterebbe una novità assoluta anche per Forza Italia.

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SONDAGGIO PER BOLOGNA

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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