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MIGRANTI. BIGNAMI (FI): QUANTE STRUTTURE PRIVATE REQUISITE PER ACCOGLIENZA PROFUGHI?

Bignami: operazioni che potrebbero "mettere in pericolo il diritto alla proprietà e creare preoccupanti precedenti in materia"

02/11/2016 

Sul tema dell’accoglienza “è intervenuto l’assessore al welfare del Comune di Bologna ribadendo che bisogna fare di più altrimenti ‘ci sarà l’intervento delle Prefetture’”.
Ne dà notizia Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove evidenzia che “l’assessore ha poi tenuto a precisare che tale affermazione non vuole essere ‘una minaccia’, tuttavia, facendo questa dichiarazione a seguito a quanto accaduto a Goro, l’effetto non è stato certamente dei più felici, considerato anche il risalto mediatico dato nei medesimi giorni ai 15 Comuni della Città metropolitana di Bologna che non hanno ancora accolto profughi sul loro territorio”.

Bignami punta il dito, in particolare, sulla “requisizione di immobili di proprietà privata, anche a uso turistico”: “operazioni che- a suo avviso- appaiono lesive del diritto alla proprietà privata e potrebbero creare precedenti preoccupanti sotto il profilo del rispetto di tale diritto, visto che gli orientamenti in materia sarebbero spesso discordanti in particolare per quanto riguarda i motivi di somma urgenza”.

Il consigliere vuole quindi sapere quante e quali strutture private risultino attualmente requisite dalle Prefetture sul territorio regionale senza che ci sia stato un accordo con la proprietà, quante persone vi siano attualmente ospitate, a quanto ammonti l’indennità corrisposta ai proprietari, in caso di danni alle strutture requisite a chi sia da ascrivere la responsabilità e a carico di chi sia il relativo risarcimento.

Bignami invita infine la Giunta a prendere posizione, anche presso il Governo nazionale, in merito alle requisizione di immobili privati per ospitare profughi: si tratta infatti di operazioni che potrebbero mettere in pericolo il diritto alla proprietà e creare preoccupanti precedenti in materia.

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BIGNAMI (FI): CONDANNARE RISOLUZIONE UNESCO, GIUNTA SI ATTIVI PRESSO GOVERNO

I consiglieri chiedono alla Giunta di “sollecitare il Governo nazionale affinché operi per la tutela e per la salvaguardia del legame storico, culturale e religioso tra la religione ebraica e Gerusalemme”
 
31/10/2016 

La Giunta si attivi presso le sedi competenti affinché l’Italia prenda le distanze dai contenuti del documento “Palestina occupata” approvato dall’Unesco il 18 ottobre. A chiederlo, attraverso una risoluzione rivolta all’Assemblea legislativa, sono Galeazzo Bignami e Enrico Aimi di Forza Italia.

Il 18 ottobre, si legge nell’atto di indirizzo, “è stata approvata dal Comitato esecutivo dell’Unesco la risoluzione ‘Palestina occupata’ con 24 voti a favore, 6 contrari e 26 astensioni: il documento, presentato da un gruppo di paesi arabi, nello specifico Algeria, Egitto, Libano, Marocco, Oman, Qatar e Sudan, di fatto sembra negare qualsiasi legame tra l’ebraismo e luoghi sacri, quali il Monte del tempio e il Muro del pianto, di Gerusalemme”. Nel documento, inoltre, “viene espressamente condannato lo Stato di Israele, definito ‘potenza occupante’”.

L’atto dell’Unesco, sottolineano gli esponenti di Forza Italia, “appare pertanto come l’ennesimo tentativo di negare un legame storico evidente tra l’ebraismo e i suoi luoghi sacri, una sorta di pericolosa propaganda da utilizzare come ‘arma di logoramento’ nei confronti di Israele e ‘per la liberazione di Gerusalemme’ che starebbe prendendo piede anche tra i seguaci dell’Isis, con una campagna mediatica chiamata ‘reclutamento per al-Aqsa’, la moschea considerata ‘prigioniera’ degli ebrei”.

Il nostro Paese, aggiungono Bignami e Aimi, “figura tra i ventisei che si sono astenuti sulla risoluzione (contrari Estonia, Germania, Lituania, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti). Astensione, evidenziano, che “ha suscitato numerose perplessità: una scelta che ha fatto emergere una sostanziale debolezza dell’Italia” e che “potrebbe avere risvolti negativi sotto il profilo delle alleanze e dei rapporti con Israele”.

I consiglieri di Forza Italia chiedono quindi alla Giunta di “sollecitare il Governo nazionale affinché operi per la tutela e per la salvaguardia del legame storico, culturale e religioso tra la religione ebraica e la città di Gerusalemme” e la invitano a “promuovere convegni, eventi e ogni altra iniziativa” sullo stesso tema.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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