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OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE PATRIMONI E REDDITI, BIGNAMI (FI): “REGIONE SI ADEGUI A SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE”

L’Azienda USL della Romagna, a firma del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, ha inviato a tutti i Dipendenti, al Direttore Sanitario e al Direttore Amministrativo un “secondo e ultimo sollecito” con il quale  si sollecitano tutti i dipendenti ad adempiere all’obbligo di compilazione/aggiornamento delle dichiarazioni previste dal Codice di comportamento aziendale. Obbligo che prevede il deposito delle dichiarazioni patrimoniali e reddituali (solo per dirigenti, Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario), la comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse (per tutti i dipendenti, Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario), la dichiarazione a partecipazioni azionarie e altri interessi finanziari (solo per dirigenti, Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario), la comunicazione adesione/appartenenza ad associazione o organizzazione (tutti i dipendenti, Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario).

Sul tema interviene il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami che già con una interrogazione parlamentare aveva sollevato il tema della potenziale illegittimità di tali disposizioni poiché “la Corte Costituzionale, con sentenza n.20/2019, ha ritenuto incostituzionali gli obblighi, per tutti i dirigenti pubblici, di pubblicare i dati relativi a redditi e patrimonio per violazione del principio di proporzionalità, richiamato dall’Art.3 della Costituzione, con riferimento particolare alle questioni di legittimità costituzionale sollevate dal TAR Lazio”. “L’obbligo pertanto – spiega Bignami - permane solo a carico dei Dirigenti che rivestono un ruolo apicale, ossia per i titolari di incarichi dirigenziali di cui all’art. 19, commi 3 e 4, del d.lgs. n. 165 del 2001”.

“Alla luce di tale sentenza – conclude il deputato – la Regione dovrebbe tempestivamente varare nuove linee guida e procedere a una revisione della normativa regionale, dato che l’adempimento di questi obblighi, da parte dei dipendenti che non rivestono ruoli dirigenziali apicali, nonché la producibilità di documenti riguardanti redditi da Partita Iva percepiti fuori dalle strutture ospedaliere, come nel caso dei possessori di Partita IVA che esercitano in regime libero professionale extramoenia, apparirebbe illegittimo e non più dovuto”.

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Obbligo di deposito dichiarazione patrimoniale da parte dei dirigenti sanitari, Bignami (FI): "Il governo faccia chiarezza"

Chiarire la normativa in tema di obbligo di deposito della dichiarazione della situazione patrimoniale dei dirigenti sanitari. Questo chiede, con una interrogazione al Governo, il deputato di FI Galeazzo Bignami dopo le numerose segnalazioni di dirigenti sanitari che chiedono di sapere se tale pratica sia eventualmente lesiva del loro diritto alla privacy.

Tutto nasce dalle linee guida regionali dell’Emilia Romagna in tema di trasparenza e che prevedono “l’obbligo di deposito, per mezzo del portale informatico regionale denominato "GRU", da parte del personale titolare di incarico dirigenziale delle informazioni relative alla propria situazione patrimoniale e delle dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'IRPEF previste dalla legge”.

“Tali indicazioni – spiega Bignami - dalle quali derivano comunicazioni inviate a tutti i dirigenti medici e veterinari delle Aziende sanitarie della Regione Emilia Romagna per l'applicazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici adottato con DPR 62/2013, parrebbero contrastare con le linee guida dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, con particolare riferimento ai criteri per l'individuazione dei soggetti destinatari degli obblighi di pubblicazione”. L’ANAC infatti parrebbe aver chiarito che per soggetti destinatari degli obblighi devono intendersi i Dirigenti del SSN, sia del ruolo sanitario che di altri ruoli, ma che ricoprono esclusivamente le posizioni di Direttore generale, Direttore sanitario, Direttore amministrativo, Responsabile di Dipartimento e di Strutture semplici e complesse. Insomma, un obbligo che non andrebbe esteso indistintamente a tutti i medici con una generica qualifica dirigenziale. Pertanto Bignami interroga il Governo per sapere “quali iniziative di competenza, e anche di carattere legislativo, si intenda assumere per rendere più chiara ed esaustiva la normativa in materia limitando l'obbligo di pubblicazione dei dati patrimoniali ai Dirigenti con responsabilità gestionali”.

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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