RIFIUTI IMOLA. CONTAMINAZIONI NEI POZZI SPIA DELLA DISCARICA TRE MONTI, BIGNAMI (FI): "REGIONE FERMI PROCEDURA AMPLIAMENTO"; ASSESSORE GAZZOLO: "CHIESTE INTEGRAZIONI CHE DETERMINERANNO SOSPENSIONE"
- Pubblicato in Provincia
- Scritto da Galeazzo Bignami
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18 nov. 2015 - “Alla luce delle contaminazioni delle acque nei pozzi spia, rilevate da Arpa, la Regione, ottemperando al principio di precauzione, sospenda il percorso di autorizzazione all’ampliamento della discarica Tre Monti, nei comuni di Imola (Bo) e Riolo Terme (Ra), iniziato nel settembre scorso con l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via)”. A chiederlo, in una interrogazione a risposta immediata in Aula, è Galeazzo Bignami (Fi).
Secondo quanto ricostruito dal consigliere nell'atto ispettivo, “il 12 ottobre scorso l’Arpa avrebbe effettuato un primo campionamento di acqua dai pozzi spia che si trovano all’ingresso delle vasche 1 e 2 adibite allo stoccaggio del percolato, rilevando, invece della presenza di sola acqua meteorica, sforamenti importanti per quanto attiene la presenza di nitriti e solfati e di alcuni metalli pesanti quali arsenico, cromo e nichel”. Dopo un secondo campionamento effettuato il 17 ottobre, “che avrebbe evidenziato la rottura dell’impermeabilizzazione, Arpa avrebbe deciso di estendere il controllo anche alle vasche 3 e 4”. Considerato che “le autorità locali si sono pubblicamente pronunciante contro l’ampliamento della discarica se i parametri non torneranno nei limiti di legge, la Regione deve intervenire risolutamente avviando studi istituzionali sull’intera area”.
L’assessore alla Difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo, ha risposto che “le norme vigenti che disciplinano la Via non prevedono la possibilità per le autorità competenti di sospendere il procedimento avviato. L’episodio denunciato nell'interrogazione- ha proseguito- è avvenuto nella discarica esistente e le autorità preposte al controllo e alle autorizzazioni hanno già assunto gli atti necessari a far fronte alla situazione rilevata”. Ovviamente “nella procedura di Via si terrà in debito conto dell’episodio segnalato e degli esiti dei controlli e delle conseguenti azioni- ha concluso l'assessore-, e a tal fine saranno chieste integrazioni che determineranno la sospensione del procedimento per il tempo assegnato al richiedente”.
Bignami si è dichiarato “totalmente insoddisfatto” della risposta, giudicandola “insufficiente, inadeguata e lesiva del principio di precauzione, che dovrebbe guidare la Regione in una materia delicata come la tutela dell’ambiente e, di conseguenza, della salute dei cittadini”.