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LIBERARE BOLOGNA DA QUESTO SISTEMA DI POTERE. ECCO COME VINCEREMO LE ELEZIONI

La Festa della Libertà incorona Galeazzo Bignami come candidato sindaco. Quale bilancio possiamo tessere all’indomani di questa tre giorni?
Intanto abbiamo avuto la conferma che il centrodestra è tutt’altro che finito. Abbiamo dimostrato che ci sono molte energie e soprattutto molte persone che vogliono mettersi in gioco per Bologna. E questo è un aspetto fondamentale. Bologna può permettersi tutto, fuorché un secondo mandato Merola. Ma per mandare a casa questo sistema abbiamo bisogno del contributo di tutti.

Nel corso di questa tre giorni sono stati affrontati molti temi concreti e sono state definite anche le priorità per Bologna…
Sono tre le priorità per la nostra Città. In primo luogo, la sicurezza: tanti cittadini denunciano di continuo una situazione di degrado e abbandono che non è più sostenibile. Soprattutto in tanti ci dicono che hanno paura: e dobbiamo mettere in campo ogni sforzo per far sparire la parola “paura” dal vocabolario di Bologna. Poi c’è il tema del taglio della spesa pubblica: abbiamo un bilancio che supera i 500 milioni di euro con costi che vanno assolutamente abbattuti, penso in primo luogo alla necessità di ridurre al minimo la partecipazione in certe società. Infine il tema delle infrastrutture da rilanciare: Bologna è ferma a mezzo secolo fa ed è ora che riprenda a camminare.

Bisogna essere folli per candidarsi a Bologna?
Io dico solo: Bologna nella testa e Bologna nel cuore. Una scelta di comodo sarebbe stata quella di defilarsi e stare a guardare: ma a questo punto, con una Città al limite, con evidenti problemi su fronte della sicurezza e della legalità, non mettersi a disposizione avrebbe significato essere complici di questo sistema che mira solo a conservare se stesso invece di proteggere i bolognesi e perseguire il bene dei cittadini.

E quale sarà d’ora in avanti il rapporto con le altre forze di centrodestra?
Noi continueremo a ribadirlo: solo uniti possiamo vincere. E per farlo bisogna convergere tutti su un unico candidato mettendo da parte le singole posizioni dei partiti e le ambizioni personali. Noi stiamo facendo il possibile, siamo aperti al dialogo con tutti e non abbiamo mai messo veti. Abbiamo accettato di fare le primarie come ci chiedono altri alleati, ma che non sono condivise da chi pur le chiede a livello nazionale. Stiamo dimostrando di essere il collante del centrodestra, di voler coinvolgere tutti, anche le risorse civiche che si mettono a disposizione. Ma se poi scattano i veti incrociati, noi possiamo solo invitare tutti a risolversi i propri problemi per l’interesse di Bologna.

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FORZA ITALIA, BIGNAMI HA L'OK DI SILVIO

Forza Italia, Bignami ha l'ok di Silvio

«Con me anche tesserati del Pd»

Il capogruppo in Regione: «il sindaco ha fallito, va ribaltato tutto»

ADDIO candidato civico. Alle elezioni per il sindaco della prossima primavera, Forza Italia gioca la carta Galeazzo Bignami.
Il nome circola da mesi, tra rumors, pression dai vertici nazionali del partito, ricerca (infruttuosa) di un profilo civico.
Lui 40 anni, capogruppo di FI in Regione, dove è stato eletto con quasi 10 mila preferenze – ha sempre tenuto un profilo bassissimo.
Ora, alla viglia della Festa della libertà (al Baraccano, da domani a domenica), rompe gli indugi.
E accetta una candidatura che dovrebbe ottenere il placet di Silvio Berlusconi domenica, durante la telefonata in diretta alla Festa che l'ex premier farà alle 18.
Nel campo del centro-destra la candidatura di Bignami si aggiunge così a quella della leghista Lucia Borgonzoni, lanciata in estate dal leader del Carroccio, Matteo Salvini.

Bignami, perché si candida?

«Bologna va cambiata a fondo. Bisogna ridarle slancio. E qualche idea ce l'ho».

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Nato a Bologna il...

Nato il 25 ottobre 1975 a Bologna, città dove risiede fin dalla nascita, Galeazzo Bignami non è mai entrato nella Destra bolognese. Ci è nato, grazie soprattutto al padre, Marcello, che del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi è stato sempre colonna portante, fino alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2006.

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